Sicurezza sul lavoro

Perché accadono gli incidenti sul lavoro?

Noi non ne conosciamo i motivi. Allora come si dovrebbe affrontare la tutela della sicurezza dei lavoratori in Italia?
Condividi
Perché accadono gli incidenti sul lavoro?
In Italia, nella media, scontiamo un particolare approccio alla Sicurezza negli ambienti di lavoro. Innanzitutto, l’opinione diffusa è che le regole che la definiscono siano state studiate ed abbiano avuto origine nel mondo della legge, per cui si assiste al bizzarro spettacolo di persone che si occupano di reprimere i reati, che vengono chiamate a consigliare imprenditori e tecnici su come meglio organizzare le attività produttive. Come se chiedessimo ad un pubblico ministero di prescriverci una terapia per una malattia dalla quale siamo affetti, solo perché ha fatto condannare qualche medico. In realtà, questa premessa è sbagliata fino nelle sue basi. Oggi consideriamo la sicurezza sotto due aspetti principali: le regole per svolgere le attività e quelle per definire l’organizzazione, ovvero le norme tecniche e quelle organizzative. Sono concetti entrambi nati nel mondo industriale, le norme tecniche a partire dagli anni Dieci del Novecento e quelle organizzative il decennio successivo. Solo in seguito, la legge ha individuato queste tecniche come appropriate per tutelare l’integrità psicofisica del lavoratore, e ha trasformato regole che i datori di lavoro decidevano volontariamente di adottare, in obblighi.

La Sicurezza è diventata un insieme di prassi con poco costrutto

Persone con una formazione da giurista non hanno né la forma mentis, né le competenze e l’esperienza professionale per offrire un effettivo valore aggiunto nell’implementazione di queste regole. Il motivo è la loro estraneità ai processi tecnici, organizzativi e produttivi che sono l’ambiente nei quali queste soluzioni sono state definite, messe alla prova e sviluppate, con l’obiettivo di migliorarli. Il tentativo di imporre regole senza tenere conto delle loro basi culturali, attraverso meccanismi sanzionatori e repressivi, si è mostrato inefficace: come sanno bene i preti e coloro che sono genitori, sono veramente poche le persone che regolano il loro comportamento perché hanno paura di una punizione. Per questo la sicurezza è diventata un insieme di prassi con poco costrutto, che il pensiero comune ritiene interferiscano nelle normali attività produttive. La loro eventuale efficacia viene valutata, forse, solo a posteriori, con un esito paradossale: la sicurezza non serve a nulla fino a che si riesce a produrre. L’evento incidente è la prova della sua utilità, ma è troppo tardi.

Perché le aziende non sanno i motivi per cui accadono gli incidenti sul lavoro?

È questo il motivo per cui le aziende non sanno perché accadono gli incidenti, perché i nostri sistemi organizzativi sono focalizzati su chi può commettere i reati. Affrontare la tutela della salute e della sicurezza come una branca della giurisprudenza, significa disconoscere che i fondamenti delle regole che siamo chiamati ad applicare appartengono ad altre discipline, come l’ingegneria, gli studi organizzativi, la psicologia. Questa lacuna ci ha reso incapaci di riconoscere ed indagare gli eventi che hanno portato ad un infortunio. Tutto lo sforzo è concentrato sull’individuazione dei colpevoli, e non per definire perché il fatto è accaduto. Ma non è tutto: l’incapacità di comprendere i motivi delle scelte organizzative e tecniche che sono state studiate per prevenire gli infortuni, previene l’industria da adottarli efficacemente nei processi di tutti i giorni. E non solo le aziende, ma anche la nostra società non conosce il vero motivo per cui accadono gli infortuni, e tutti gli sforzi che vengono fatti per diminuire i nostri tragici numeri non raggiungono alcun risultato apprezzabile. Dall’adozione delle Direttive UE ad oggi, le norme sono state più volte modificate, le pene aumentate. Sono stati assunti nuovi ispettori per vigilare sulle aziende. E siamo ancora lì: tra i tre e i quattro incidenti mortali ogni giorno, qualche giorno tre, qualche giorno quattro.

Migliorare il sistema per diminuire gli incidenti sul lavoro

Non sappiamo il vero motivo per cui avvengono gli infortuni, e quindi non riusciamo ad agire in maniera incisiva per contenerli, perché, per formazione culturale, ci sentiamo appagati quando riusciamo ad individuare un colpevole. Questo può essere appagante a livello personale, ma non ci aiuta a migliorare il sistema. Non sappiamo perché accadono gli infortuni perché qualcuno conosce già le risposte: ci sono poche ispezioni, le sanzioni sono troppo basse, la formazione è insufficiente. In realtà, non sappiamo perché accadono gli infortuni perché, quando investighiamo quello che è capitato, è più facile descrivere le conseguenze, spiegando cosa è accaduto piuttosto che comprendere perché è successo. La letteratura professionale internazionale è in accordo nel dire che è solo utilizzando tecniche investigative che hanno il fine esplicito di identificare le cause radice, che le organizzazioni potranno imparare dagli errori, e non ripeterli più in futuro. Sono stati sviluppati modelli formali di indagine, tutti concordi nell’individuare tre componenti chiave a questo processo: individuare le cause immediate, e quindi descrivere e rappresentare la sequenza dell’incidente e i suoi fattori contributivi. Identificare le cause sottostanti, ovvero gli eventi critici e gli atti e le condizioni pericolosi nella sequenza dell’incidente, e analizzare i fattori gestionali e organizzativi che hanno permesso agli atti e alle condizioni pericolose di verificarsi, le cause radice. L’errore umano, quello sul quale si può intervenire con la formazione, ad esempio, potrà essere un fattore da analizzare come causa apparente o causa sottostante. Perché per i fondamenti stessi della disciplina della salute e della sicurezza, non è concepibile che possa essere riconosciuto come una causa radice. Entra a far parte della community Wolters Kluwer per gli HSE Manager d’Italia Questo articolo è offerto da SIMPLEDO, la piattaforma web-based, organizzata in moduli, nata per monitorare e gestire a 360° tutte le attività del Manager HSE. Per maggiori informazioni clicca nel box qui sotto:  
Condividi

Potrebbero interessarti

Condominio

Dalla costituzione del condominio alla gestione delle tabelle millesimali, dalle delibere assembleari ai lavori edilizi e ai titoli abilitativi:...

Decreto Salva Casa

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 124 del 29 maggio 2024 il Decreto Legge 29 maggio 2024, n. 69 recante “Disposizioni urgenti in materia di...