Il primo febbraio 2022 scattano le sanzioni legate all’obbligo vaccinale per gli over 50. È solo una delle novità varate dal Cdm n. 55 del 5 gennaio 2022 dopo il decreto di modifica delle
tempistiche della quarantena. Il
decreto n. 1 del 7 gennaio 2022, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, è in vigore dall’8 gennaio 2022. Ecco cosa prevede il decreto-legge che introduce
Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza COVID-19, in particolare nei luoghi di lavoro e nelle scuole, proposto del Presidente Mario Draghi e del Ministro della salute Roberto Speranza. È un nuovo tentativo per provare a “rallentare la curva di crescita dei contagi relativi alla pandemia – spiega la nota di Palazzo Chigi – e fornire maggiore protezione a quelle categorie che sono maggiormente esposte e che sono a maggior rischio di ospedalizzazione”. Nel Consiglio dei Ministri si è scelto di prorogare l’obbligo di mascherine all’aperto e di chiusura delle discoteche fino al 10 febbraio 2022. Ma sono all’orizzonte nuove misure.
Obbligo vaccinale, cosa cambia nel mese di febbraio
Dal’8 gennaio 2022 è introdotto l’obbligo vaccinale per tutti coloro che hanno compiuto i 50 anni. Per i lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età sarà necessario il Green Pass Rafforzato dal 15 febbraio 2022. Senza limiti di età, l’obbligo vaccinale è esteso al personale universitario così equiparato a quello scolastico.
Per tutti coloro (lavoratori e non) che non saranno in regola con l’obbligo vaccinale a partire dal 1 febbraio 2022, è prevista una
sanzione di 100 euro una tantum. Ad occuparsi delle sanzioni sarà l’Agenzia delle entrate, attraverso l’incrocio dei dati della popolazione residente con quelli risultanti nelle anagrafi vaccinali regionali o provinciali. Sempre dal 15 febbraio 2022 e fino al 15 giugno 2022 è prevista una
sanzione da 600 a 1.500 euro invece nel caso di accesso ai luoghi di lavoro in violazione dell’obbligo di green pass rafforzato.
Green Pass Base
È esteso dal 20 gennaio 2022 l’obbligo di Green Pass cosiddetto ordinario (che si può ottenere con un tampone negativo) a coloro che accedono ai servizi alla persona (il parrucchiere per esempio). Dal primo febbraio 2022 servirà il green pass base anche per entrare in banca e alla posta o in attività commerciali fatte salve le eccezioni che saranno individuate con il dpcm del 21 gennaio 2022, che sono nello specifico, supermercati e negozi di surgelati, farmacie, negozi di sanitaria, negozi di ottica, negozi per la vendita del cibo per animali, benzinai. Questo nell’ottica per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona.
Smart working, Brunetta si adegua
L’aumento dei contagi rende di fatto necessario consentire l’uso dello smart working a tutte le categorie nella PA, solo poche ore prima del varo del decreto legge del 5 gennaio 2022, il Ministro per la pubblica amministrazione, Renato Brunetta aveva messo a punto una
to do list relativa all’uso dello smart working che resta utile, ma che deve tenere conto delle mutate esigenze di queste ore.
Il correttivo di Brunetta è un’intesa con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando che consta dell’invio di una
circolare rivolta alle pubbliche amministrazioni e alle imprese private per
raccomandare il massimo utilizzo, nelle prossime settimane, della flessibilità prevista dagli
accordi contrattuali in tema di lavoro agile.
“Una grande prova di responsabilità condivisa, una decisione straordinaria per organizzare lo smart working in maniera intelligente e flessibile, nell’ambito delle regole vigenti e sulla base delle effettive necessità, coniugando la piena operatività dei servizi pubblici e delle attività economiche con la massima sicurezza dei lavoratori e degli utenti. Il privato utilizzerà il massimo della flessibilità per garantire sicurezza e servizi e per abbassare la curva del contagio e la stessa cosa farà il lavoro pubblico. La circolare firmata da me e dal ministro Orlando – ha dichiarato Renato Brunetta – è
immediatamente in vigore per mettere insieme il massimo di efficienza dei servizi alle famiglie e alle imprese con il massimo della sicurezza, e con il contributo a controllare l’evoluzione della curva pandemica”.
Facile prospettare che negli uffici scatterà un obbligo di smart working a rotazione almeno per due giorni a settimana. Almeno per ora.
Positivi in classe, come cambiano le regole per la DAD
Non c’è solo l’introduzione dell’obbligo vaccinale per gli over 50 nel decreto del 5 gennaio 2022 del Governo. Cambiano le regole per la gestione dei casi di positività nelle
scuole. E il decreto ha fissato delle differenze a seconda dei vari gradi di istruzione. Vediamo quali sono.
Scuola dell’infanzia
Già in presenza di un caso di positività nel gruppo/sezione, è prevista la sospensione delle attività per una durata di dieci giorni.
Scuola primaria (Scuola elementare)
Con un caso di positività, si attiva la sorveglianza con testing. L’attività in classe prosegue effettuando un test antigenico rapido o molecolare appena si viene a conoscenza del caso di positività (T0), test che sarà ripetuto dopo cinque giorni (T5).
In presenza di due o più positivi è prevista, per la classe in cui si verificano i casi di positività, la didattica a distanza (DAD) per la durata di dieci giorni.
Scuola secondaria di I e II grado (scuole medie e superiori)
Per le scuole medie e superiori scatta la differenziazione tra i soggetti vaccinati e non. Fino a un caso di positività nella stessa classe è prevista l’auto-sorveglianza e con l’uso, in aula, delle mascherine FFP2.
Con due casi nella stessa classe è prevista la didattica digitale integrata per coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, che sono guariti da più di 120 giorni, che non hanno avuto la dose di richiamo. Per tutti gli altri, è prevista la prosecuzione delle attività in presenza con l’auto-sorveglianza e l’utilizzo di mascherine FFP2 in classe.
Con tre casi nella stessa classe è prevista la DAD per dieci giorni.
Articolo pubblicato il 6.01.2022 – aggiornato il 01.02.2022