Sicurezza sul lavoro

Linee guida INAIL per la prevenzione del COVID-19 nel TPL per il ritorno a scuola

Condividi
COVID-19: dall’INAIL il nuovo documento tecnico sulla prevenzione dei contagi nelle attività correlate all’ambito scolastico, con particolare riferimento al trasporto pubblico locale.

È stato pubblicato sul sito dell’INAIL, il 7 dicembre 2020, il nuovo documento tecnico, elaborato in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità, che ha lo scopo di dettare le linee guida per la preparazione al ritorno delle attività in presenza degli studenti di ogni ordine e grado. Punti di attenzione sono stati riservati al percorso casa-scuola, ai momenti di studio condiviso e in generale a tutti i casi di assembramento.

Finalità

La finalità del documento, acquisito dal Comitato Tecnico Scientifico nella seduta del 4 dicembre 2020, è fornire dati ed elementi utili per la riflessione e il dibattito sulle attività correlate all’ambito scolastico, con particolare riferimento al trasporto pubblico locale, insieme a indicazioni operative e pratiche anche nell’ottica della prospettiva concreta di riavvio delle attività didattiche in presenza per tutte le scuole di ogni ordine e grado. Viene ribadito come l’intero sistema di trasporto pubblico, anche sulla base della classificazione del livello di rischio di contagio da SARS-CoV-2 di cui al Documento Tecnico INAIL, debba essere considerato un contesto a rischio di aggregazione medio-alto, con possibilità di rischio alto nelle ore di punta, soprattutto nelle aree metropolitane ad alta urbanizzazione. Tale livello di rischio richiede un’efficace riorganizzazione del sistema di trasporto pubblico, affiancata a misure di prevenzione e protezione collettive e individuali che necessitano, comunque, della collaborazione attiva degli utenti che dovranno continuare a mettere in pratica i comportamenti previsti per il contrasto alla diffusione dell’epidemia.

In questo contesto, l’obiettivo del documento è quello di fornire elementi utili per l’analisi e la gestione del rischio di contagio in tutte le attività all’ambito scolastico con particolare riferimento all’utilizzo del trasporto pubblico locale.

Mobilità connessa al sistema scolastico

Nell’elaborato vengono evidenziate le principali differenze di mezzi di trasporto usati e preferiti dagli studenti delle diverse zone geografiche, (in particolare, il documento si sofferma sulla differente modalità di mobilità fra gli studenti appartenenti alle zone metropolitane e quelli invece appartenenti a zone più periferiche). Tra i mezzi pubblici maggiormente utilizzati si registrano il pullman e la corriera (13,9%) e il tram e i bus (11,7%), mentre sono circa 500.000 gli studenti che utilizzano la metropolitana (presente in sette città) nel tragitto casa-scuola. Sono 3,2 milioni gli studenti che si sono spostati a piedi o in bici.

I dati disaggregati per fascia di età evidenziano un incremento sensibile nell’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico (treno, tram e bus, metropolitana, pullman e corriera) tra le fasce di età con più di 14 anni rispetto a quelle più giovani (0-13 anni). Infatti, le percentuali dell’utilizzo di tutti i mezzi di trasporto pubblico negli ultraquattordicenni sono circa pari al 60%, mentre per gli studenti al di sotto dei 13 anni raggiunge circa il 18%. Se si esplorano i risultati del trasporto pubblico, tra i mezzi maggiormente utilizzati dagli studenti si registrano pullman e corriere con il 29,7% nella fascia di età 14-17 anni; seguono tram e bus con percentuali comprese tra il 17% e il 20% nelle fasce da 14 anni a 34 anni. Il treno risulta essere maggiormente utilizzato nella fascia di età 20-24 anni (18,5%) e la metropolitana risulta essere preferita maggiormente dagli studenti di 20 anni e oltre con percentuali all’incirca del 14%.

La presente analisi non tratta il trasporto scolastico organizzato dalle amministrazioni comunali e che riguarda soprattutto gli studenti del primo ciclo.

Indicazioni per una mobilità sostenibile e sicura

Nell’elaborato si impone l’idea che per poter fronteggiare al meglio il ritorno in sede scolastica, si debba “creare un sistema di collaborazione diretta tra mondo della scuola e chi assicura la mobilità (soprattutto nelle aree metropolitane) finalizzato ad azioni concrete, sia a livello complessivo che distrettuale, anche attraverso l’attivazione di tavoli di coordinamento presso Prefetture-UTG in coerenza con la normativa vigente”.

Queste collaborazioni dovranno essere sopportate da varie e approfondite analisi soprattutto circa la mobilità nei grandi centri urbani, vero punto critico e possibile pericolo di futuri contagi per quanto riguarda la prevenzione in tema di mobilità.

Sulla base di tale percorso analitico e di collaborazione potranno essere identificate e attivate specifiche misure organizzative finalizzate:

  • alla differenziazione degli orari di accesso a scuola;
  • al potenziamento dell’offerta di trasporto pubblico;
  • al potenziamento del personale dedicato alle stazioni di scambio;

viene consigliato infine, di incentivare la mobilità sostenibile anche mediante sovvenzioni per l’utenza scolastica, (come ad esempio nel caso della micromobilità, fenomeno nato e cresciuto grazie ai vari servizi di sharing.

Saranno le azioni e i provvedimenti più importanti da compiere per cercare di arginare il più possibile il rischio di contagi fra gli studenti.

Altrettanto importanti sono le iniziative di comunicazione per promuovere la responsabilità individuale degli studenti e di tutti gli utenti dei servizi di trasporto, per la prevenzione di comportamenti che possano aumentare il rischio di contagio attraverso il rispetto delle regole cardine anti-COVID (uso costante e corretto della mascherina, distanziamento, igiene personale) e per favorire forme alternative di mobilità sostenibile, soprattutto nei contesti ad alta urbanizzazione, privilegiando il ricorso al trasporto pubblico da parte di chi ne ha realmente bisogno.

Altre attività correlate all’ambito scolastico

Nonostante, al contrario della mobilità, non si abbiano dei dati precisi a disposizione circa la pericolosità e l’andamento di questo tipo di fenomeni, limitare le aggregazioni studentesche al di fuori delle mura scolastiche è un altro elemento essenziale del piano previsto dall’INAIL e dall’ISS per il ritorno a scuola. È ormai infatti ovvio che durante questo tipo di avvicinamento tra studenti le probabilità di contagio aumentino, e nonostante esse siano già numericamente ridotte come conseguenza delle disposizioni previste precedentemente, in tali contesti è auspicabile il potenziamento di personale dedicato al controllo dei punti di accesso e di uscita dagli edifici, oltre ad un richiamo alla responsabilità individuale degli studenti e genitoriale delle famiglie nel mettere in atto, anche in queste occasioni, le misure di prevenzione (distanziamento e uso della mascherina) già in uso nel contesto scolastico.

Per le attività di studio in collaborazione, è raccomandato rispettare le regole previste come nei contatti tra i “non-congiunti”. Il documento specifica che non sono assolutamente vietate le iniziative di studio in “collaborazione” tra gli studenti, in quanto sono parte integrante della formazione e hanno un forte effetto positivo per quanto riguarda la socialità e le relazioni tra i singoli.

Tuttavia, è nella responsabilità della famiglia assicurarsi che vengano rispettate tutte le regole e le indicazioni di prevenzione previste. In particolare, qualora si ospitino studenti per attività di studio in condivisione, dovrà essere limitato il numero di presenze, assicurando il rispetto delle indicazioni previste per i contatti tra “non congiunti” (distanziamento e uso di mascherina) con gli stessi indicatori e scalabilità delle misure previste nel contesto scolastico locale.

Condividi