Sicurezza sul lavoro

Green pass, il Governo vara due Dpcm: alert su verifiche e PA

A meno di 72 ore dall'obbligo di green pass per l'accesso nei luoghi di lavoro dal Governo Draghi due nuovi Dpcm e le FAQ in vista del 15 ottobre 2021
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Green pass, il Governo vara due Dpcm: alert su verifiche e PA
Dopo il decreto che ha fissato dal 15 ottobre l’obbligo di green pass per accedere nei luoghi di lavoro, il Governo ha varato, a poco meno di 72 ore dal nuovo obbligo, due Dpcm necessari alla gestione degli ingressi con il green pass nei luoghi di lavoro.  Il primo è relativo alle linee guida per l’attuazione del nuovo obbligo nelle Pubbliche Amministrazioni, proposto il Ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta e dal Ministro della Salute, Roberto Speranza. Il secondo invece è proposto dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, e dal Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale, Vittorio Colao. Questo secondo decreto del presidente del consiglio dei ministri contiene le modalità di verifica del possesso delle certificazioni verdi COVID-19 in ambito lavorativo. Il decreto interviene per fornire ai datori di lavoro pubblici e privati gli strumenti informatici che consentiranno una verifica quotidiana e automatizzata del possesso delle certificazioni. Analizziamo i contenuti dei provvedimenti.

Green pass su richiesta per entrare in ufficio: per chi vale?

Oltre ai lavoratori dipendenti della singola amministrazione, sono soggetti all’obbligo i dipendenti delle imprese che hanno in appalto i servizi di pulizia, di ristorazione, di manutenzione, di rifornimento dei distributori automatici, i consulenti e collaboratori e i prestatori o frequentatori di corsi di formazione, come pure i corrieri che recapitano all’interno degli uffici posta d’ufficio o privata. Gli utenti degli uffici sono esclusi dall’obbligo. A questo link trovi la guida gratuita per sapere tutto quello che serve sul Green pass obbligatorio nei luoghi di lavoro Coloro che sono in attesa di rilascio di valida certificazione verde potranno utilizzare i documenti rilasciati dalle strutture sanitarie pubbliche e private, dalle farmacie, dai laboratori di analisi, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta. I soggetti sprovvisti di certificazione verde dovranno essere allontanati dal posto di lavoro. Ciascun giorno di mancato servizio, fino alla esibizione della certificazione verde, è considerato assenza ingiustificata, includendo nel periodo di assenza anche le eventuali giornate festive o non lavorative. In nessun caso l’assenza della certificazione verde comporta il licenziamento.

Il datore di lavoro delega al controllo

Il soggetto preposto al controllo è il datore di lavoro, che può delegare questa funzione con atto scritto a specifico personale, preferibilmente con qualifica dirigenziale. Le linee guida lasciano libero il datore di lavoro di stabilire le modalità attuative. Il controllo potrà avvenire all’accesso, evitando ritardi e code durante le procedure di ingresso, o successivamente, a tappeto o su un campione quotidianamente non inferiore al 20% del personale in servizio, assicurando la rotazione e quindi il controllo di tutto il personale. Per le verifiche, sarà possibile usare l’applicazione gratuita Verifica C-19. Inoltre, saranno fornite alle amministrazioni applicazioni e piattaforme volte a facilitare il controllo automatizzato, sul modello di quanto avvenuto per scuole e università.

Green pass e flessibilità negli orari di ingresso e di uscita

Ogni amministrazione, anche al fine di non concentrare un numero eccessivo di personale sulle mansioni di verifica della certificazione verde, dovrà provvedere ad ampliare le fasce di ingresso e di uscita dalle sedi di lavoro del personale alle proprie dipendenze. Sarà quindi consentito il raggiungimento delle sedi di lavoro stesse e l’inizio dell’attività lavorativa in un più ampio arco temporale.

Con l’obiettivo di garantire una corretta e omogenea attuazione delle disposizioni previste nel “Decreto del Ministro per la Pubblica Amministrazione sulle modalità per il rientro in presenza dei lavoratori delle pubbliche amministrazioni”, il Dipartimento della Funzione pubblica ha previsto una serie di servizi a supporto delle stesse amministrazioni.

Le verifiche previste dal Dpcm e le FAQ da monitorare

Il Dpcm che interviene per chiarire le modalità di verifica chiarisce che la stessa potrà avvenire secondo diverse modalità, molte già in uso nei contesti lavorativi, non solo attraverso l’app Verifica C19. Ecco quali sono secondo il Dpcm:
  • integrazione del sistema di lettura e verifica del QR code del certificato verde nei sistemi di controllo agli accessi fisici, inclusi quelli di rilevazione delle presenze, o della temperatura;
  • gli enti pubblici aderenti alla Piattaforma NoiPA, realizzata dal Ministero dell’economia e delle finanze, possono beneficiare dell’interazione asincrona tra la stessa e la Piattaforma nazionale-DGC;
  • per i datori di lavoro con più di 50 dipendenti, sia privati che pubblici non aderenti a NoiPA, possono avere l’interazione asincrona tra il Portale istituzionale INPS e la Piattaforma nazionale-DGC;
  • per le amministrazioni pubbliche con almeno 1.000 dipendenti, anche con uffici di servizio dislocati in più sedi fisiche, è possibile una interoperabilità applicativa, in modalità asincrona, tra i sistemi operativi di gestione del personale e la Piattaforma nazionale-DGC.
Ma resta da sciogliere il nodo dei lavoratori che non hanno il green pass. In questo caso arrivano le FAQ stilate dal Governo per comprendere meglio cosa fare, sia in ambito pubblico che privato.

Chi aiuta la PA con il green pass?

Ci sono diverse fonti per aiutare le pubbliche amministrazioni a far rispettare l’obbligo del green pass per l’accesso in ufficio. Attraverso un Help desk Amica digitale, ovvero un servizio di assistenza alle pubbliche amministrazioni sulle novità in vigore dal 15 ottobre, e attraverso FormezPA, saranno disponibili due canali di comunicazione: una linea telefonica dedicata attiva dal 13 ottobre (un numero verde 800 254 009) e una mail ad hoc a cui scrivere per indirizzare i propri quesiti: lavoropubblico@governo.it. Il Dipartimento della Funzione pubblica ha previsto anche la predisposizione di FAQ che saranno pubblicate sul sito Linea Amica Digitale.

Anci ha invece pubblicato una nota di lettura al decreto del ministro della Funzione pubblica. È un utile strumento per tutti i Comuni, in cui sono illustrati i principali contenuti del provvedimento per il graduale e progressivo superamento del lavoro agile emergenziale come una delle modalità ordinarie di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni.

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