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Green Pass, dal 1° luglio operativo in tutta Europa. Come funziona?

Il Decreto in Gazzetta Ufficiale definisce modalità e criteri per ottenere il documento digitale. Vediamo come funziona e a cosa serve
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Green Pass, dal 1° luglio operativo in tutta Europa. Come funziona?
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha firmato il Decreto (GU n. 143 del 17 giugno 2021) che definisce le modalità di rilascio delle Certificazioni verdi digitali COVID-19. Con la ratifica del Dpcm, si realizzano le condizioni per l’esecutività del Regolamento Ue sul “Green Pass”, che a partire dal prossimo 1° luglio garantirà la piena interoperabilità delle certificazioni digitali di tutti i Paesi dell’Unione. Il documento faciliterà la partecipazione ad eventi pubblici, l’accesso alle strutture sanitarie assistenziali (RSA) e gli spostamenti sul territorio nazionale. In tal modo, sarà assicurata la piena libertà di movimento sul territorio dell’Unione a tutti coloro che avranno un certificato nazionale valido. La Commissione europea ha realizzato una piattaforma tecnica comune per garantire che i certificati emessi da uno Stato possano essere verificati nei 27 Paesi dell’Ue, più Svizzera, Islanda, Norvegia e Lichtenstein.

La Certificazione verde

La Certificazione verde è digitale e stampabile, contiene QR Code e un sigillo elettronico qualificato. In Italia la emette solo la piattaforma del Ministero della Salute. La Certificazione attesta una delle seguenti condizioni:
  • aver fatto la vaccinazione anti COVID-19;
  • essere negativi al test molecolare o antigenico rapido nelle ultime 48 ore;
  • essere guariti dal COVID-19 negli ultimi 6 mesi.
Il Regolamento europeo sulla “Certificazione verde COVID-19 – EU digital COVID certificate”, approvato il 9 giugno 2021, prevede che gli Stati membri non possano imporre ulteriori restrizioni di viaggio ai titolari di certificati, come quarantena, autoisolamento o test. A meno che “non siano necessarie e proporzionate per salvaguardare la salute pubblica”. Esiste una piattaforma tecnica comune, attiva dall’1 giugno 2021, per garantire che i certificati emessi dagli Stati europei possano essere verificati in tutta l’UE. La Certificazione resterà in vigore per un anno a partire dal 1° luglio.

Come funziona

Dopo la vaccinazione, un test negativo oppure la guarigione da COVID-19, la Certificazione viene emessa automaticamente dalla piattaforma nazionale. Il documento è inviato via SMS o via e-mail. Il messaggio contiene un codice di autenticazione (AUTHCODE) da usare sui canali che lo richiedono e brevi istruzioni per recuperare la certificazione. Per ottenere la Certificazione sono a disposizione diversi canali:
  • dal sito https://www.dgc.gov.it/web/ con accesso tramite identità digitale (Spid/Cie) oppure con Tessera Sanitaria (o con il Documento di identità se non sei iscritto al SSN), in combinazione con il codice univoco ricevuto via email o SMS;
  • tramite il Fascicolo sanitario elettronico;
  • tramite l’App “Immuni”;
  • attraverso l’App IO.
Agli operatori autorizzati al controllo va mostrato soltanto il QR Code sia nella versione digitale, direttamente da smartphone o tablet, sia nella versione cartacea.

Come ottenere il Certificato

Utilizzando il sito https://www.dgc.gov.it/web/, come già menzionato, sono due le strade da seguire per ottenere il Green Pass. Innanzitutto, tramite Spid/carta di identità elettronica. Oppure con la tessera sanitaria. In quest’ultimo caso, il form prevede l’inserimento dei dati della tessera sanitaria e di un numero identificativo. Questo numero può essere di 4 tipi: un Authcode (un codice di autorizzazione ricevuto per email o sms ai recapiti che comunicati quando è stata fatta la vaccinazione), un Cun (Codice univoco nazionale del tampone molecolare), un Nrfe (Numero di referto elettronico del tampone antigenico) o un Nucg (Numero univoco di guarigione). Questi codici sono inviati via SMS e via email ai recapiti che il cittadino ha comunicato nel momento della prestazione sanitaria. Altra modalità, il Fascicolo Sanitario Elettronico, al quale si accede attraverso le modalità decise dalle singole regioni.

App “Immuni” e IO

La Certificazione verde si ottiene utilizzando anche l’App “Immuni” attraverso l’apposita sezione “EU digital COVID certificate”. Per ottenerla bisogna inserire:
  • le ultime 8 cifre del numero identificativo della tessera sanitaria;
  • la data di scadenza della stessa.
Uno dei codici univoci ricevuti con:
  • il tampone molecolare (CUN);
  • il tampone antigenico rapido (NRFE);
  • il certificato di guarigione (NUCG).
In alternativa a questi codici, è possibile inserire il codice autorizzativo (AUTHCODE) ricevuto via email o SMS. Altra opportunità, l’App IO, ricevendo direttamente un messaggio ogni volta che la Piattaforma nazionale rilascerà un certificato intestato al richiedente. Non appena aperto il messaggio, l’App mostrerà il QR Code e i dati del certificato, da esibire direttamente da IO.

Emissione e modo d’utilizzo

L’emissione della Certificazione è gratuita per tutti, disponibile in italiano e in inglese. Per i territori dove vige il bilinguismo, anche in francese o in tedesco. Le Certificazioni verdi COVID-19 associate a tutte le vaccinazioni effettuate a partire dal 27 dicembre 2020 saranno generate in automatico entro il 28 giugno. Fino al 30 giugno 2021, le documentazioni rilasciate dalle Asl, laboratori, medici e farmacie attestanti l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dall’infezione o l’esito negativo di un test molecolare o antigenico effettuato nelle 48 ore antecedenti, avranno la stessa validità della Certificazione verde. Va ricordato che il certificato non è un documento di viaggio. I dati scientifici relativi alla vaccinazione, ai test e alla guarigione dalla COVID-19 continuano a evolvere, anche alla luce delle nuove varianti del virus.  

Certificato e prima dose

In Italia il Certificato verde può essere rilasciato già dopo la prima dose di vaccino. E’ doveroso sottolineare, però, che ogni Stato ha l’autonomia di regolarsi come crede può decidere di comportarsi come crede. Se il nostro Paese emette il pass dopo la prima dose, altre nazioni come la Francia, la Germania o la Spagna non consentono l’ingresso senza un ciclo vaccinale completo o (in alternativa) un test negativo. Ad ogni modo, il regolamento Ue impone agli Stati membri di accettare certificati di vaccinazione alle stesse condizioni. Vale a dire che, per esempio, se uno Stato decide di abolire le restrizioni di viaggio per i propri cittadini che dispongono di un certificato per la prima dose di un vaccino a 2 dosi, deve estendere lo stesso trattamento ad altri cittadini dell’Ue.

Il Garante per la privacy

La firma del decreto da parte del Governatore Draghi è arrivata dopo che il Garante per la protezione dei dati personali, al termine di lunghe e complesse interlocuzioni con il Ministero della salute, ha dato parere favorevole sullo schema di decreto attuativo. Con Provvedimento 9 giugno 2021, n. 229, il GPDP ha dato l’ok all’attivazione della Piattaforma nazionale-DGC per il rilascio del green pass, “prevedendo adeguate garanzie per l’utilizzo delle certificazioni verdi”. L’Autorità aveva notificato al Governo la necessità di individuare con chiarezza, in sede di conversione in legge del decreto, delle varie casistiche necessarie per l’esibizione del documento e l’accesso a luoghi o locali. Il Decreto in Gazzetta Ufficiale dimostra che il testo finale soddisfa in pieno le richieste del GDPD. Decreto (GU n. 143 del 17 giugno 2021)
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