Istituita la Commissione nazionale Grandi Rischi
Una Commissione Grandi Rischi, utile alle attività di prevenzione della Protezione Civile. Con il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile dell’8 febbraio 2023, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 67 del 20 marzo 2023, è stata istituita la Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi, organo di consulenza tecnico scientifica del Dipartimento della protezione civile, che dura in carica cinque anni dalla data di entrata in vigore del decreto.
La commissione fornirà pareri tecnico-scientifici su quesiti e argomenti posti dal Capo del Dipartimento della protezione civile, in relazione alle diverse tipologie e situazioni di rischio potenziali, imminenti o in atto, tenuto conto anche delle conoscenze e dei risultati derivanti da attività di ricerca e innovazione che abbiano raggiunto un livello di maturazione e consenso riconosciuti secondo le prassi in uso nella comunità scientifica e tecnica.
Commissione Grandi Rischi, le attività di miglioramento da programmare
La Commissione fornirà al Capo del Dipartimento della protezione civile anche proposte per migliorare le capacità di valutazione, previsione e prevenzione rispetto alle diverse tipologie di rischio. La Commissione comprende otto settori, in relazione alle diverse tipologie di rischio:
- Rischio sismico;
- Rischio vulcanico;
- Rischio da maremoto;
- Rischio idraulico, idrogeologico, da fenomeni meteorologici e climatici;
- Rischio da incendi boschivi e da deficit idrico;
- Rischio nucleare e radiologico;
- Rischio chimico, tecnologico, industriale e da trasporti;
- Rischio ambientale e igienico-sanitario.
Ogni settore di rischio è composto da un numero massimo di otto componenti, compreso il referente, individuati dal Capo del Dipartimento della protezione civile, tenendo conto delle specificità dei rischi trattati e garantendo un’adeguata rappresentatività di genere, tra i legali rappresentanti dei Centri di competenza e tra esperti di comprovata esperienza in materia, avvalendosi del supporto degli organi di coordinamento nazionali delle università e degli enti di ricerca.
Cosa farà la Protezione Civile
Il Capo del Dipartimento della protezione civile, sentito il Presidente, in caso di potenziali situazioni emergenziali, può integrare con proprio decreto, sino al perdurare delle esigenze, la partecipazione alle riunioni della stessa Commissione con ulteriori esperti.
Potranno essere invitati alla sessione illustrativa delle riunioni della Commissione, in accordo con il Presidente della Commissione, o in ogni momento auditi, specialisti con competenze tecnico-scientifiche e rappresentanti delle autorità territoriali di protezione civile o di altri enti e amministrazioni.
La Commissione si riunirà di norma per singoli settori di rischio o, nel caso di esame di questioni interdisciplinari, in seduta congiunta tra due o più settori, e, in ogni caso, in seduta plenaria almeno una volta all’anno per la verifica delle attività svolte e per provvedere alla programmazione annuale dei lavori.
La Commissione opera a titolo gratuito e ai suoi componenti, agli ulteriori esperti, specialisti e rappresentanti delle autorità territoriali di protezione civile o di altri enti e amministrazioni, non spetta la corresponsione di compensi o di emolumenti a qualsiasi titolo riconosciuti.


