Rischio idrogeologico

Dardos il software che "vede" le discariche abusive dal satellite

Condividi
Dardos il software che "vede" le discariche abusive dal satellite

Nasce, dall’esigenza di arginare il fenomeno dello smaltimento dei rifiuti illegale, un sistema unico nel suo genere in grado di individuare territori contaminati o contenenti rifiuti. Si chiama Dardos Control ed è un software sviluppato dall’Università di Pisa che si basa su un algoritmo progettato per l’analisi di mappe satellitari e fotografie aeree.

L’idea scaturisce dal professor Pietro Armienti, ordinario di Petrologia, e di Alberto Tricoli, libero professionista nel settore ICT (Information, Communication, Technology). La novità principale del progetto consiste nell’elaborazione cartografica che utilizza tecniche innovative di filtraggio di immagini satellitari e aeree ad alta risoluzione, mettendo in evidenza con precisione i luoghi in cui sono stati depositati di recente materiali sparsi come rottami, manufatti e rifiuti abbandonati o a rischio ambientale, oppure scavi e movimenti terra o ancora le coperture in amianto.

La caratteristica che rende unica la mappatura sta nella logica di filtraggio e di elaborazione adottata, in quanto non utilizza gli spettri di emissione e quindi non comporta l’elaborazione di segnali associati a specifici inquinanti ma rileva la tessitura caratteristica di depositi, scavi e manufatti in un’immagine telerilevata da aereo o da satellite.

L’approccio finora utilizzato, invece, implica un’elaborazione di segnali molto deboli, con riprese che integrano lunghe e costose serie temporali di immagini con un costo molto alto. Il sistema s’ispira al  funzionamento del petrografo che rileva la disposizione relativa degli oggetti nell’immagine. Il sistema, già sperimentato con successo in Toscana, Puglia e Campania, riesce ad individuare con esattezza millimetrica i siti a rischio o comunque bisognosi di bonifica.

I suoi punti di forza dunque stanno nella praticità di utilizzo e nella sua accuratezza, infatti, l’algoritmo funziona con le mappe satellitari o aeree e dunque non è necessario avere a disposizione cartografie ad hoc, e riesce a “vedere” aree anche molto piccole in cui sono stati abbandonati rifiuti pericolosi.

L’obiettivo adesso è quello di realizzare un vero e proprio pacchetto integrato per la gestione del territorio anche al di là dei punti critici rappresentati dalle discariche abusive. «Il monitoraggio ambientale potrebbe estendersi fino a un rilevamento sulla qualità delle strade, o, per esempio, sulla presenza, e in che numero, di auto o di alberi», spiega il professor Armienti.

L’obiettivo del progetto è ora quello di stringere contatti con amministrazioni pubbliche e imprese interessate al controllo ed alla bonifica delle discariche, all’identificazione di aree in frana e delle caratteristiche tessiturali di manufatti e murature.

Condividi

Potrebbero interessarti

Decreto Salva Casa

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 124 del 29 maggio 2024 il Decreto Legge 29 maggio 2024, n. 69 recante “Disposizioni urgenti in materia di...

Nuovo Codice appalti

Un vero e proprio cambio di paradigma, mirato a ristabilire un equilibrio tra la necessità di velocizzare le procedure di appalto e...