Rischio idrogeologico

Bradisismo dei Campi Flegrei, il Governo approva un decreto legge per l’emergenza

Il decreto legge per l’emergenza in Campania definisce quattro attività, tra cui un piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate
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Bradisismo dei Campi Flegrei, il Governo approva un decreto legge per l’emergenza

Il Consiglio dei ministri, nella seduta del 5 ottobre 2023, ha approvato un decreto legge per l’emergenza dovuta al fenomeno del Bradisismo nell’aerea dei Campi Flegrei in Campania. Il decreto introduce  un piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate direttamente interessate dal fenomeno bradisismico, che dovrà essere approvato con decreto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, di concerto con il Ministro dell’economia, d’intesa con il Presidente della Regione Campania e sentiti la Città Metropolitana di Napoli e i Sindaci dei Comuni interessati.

Il piano sarà composto da 4 attività:

  • uno studio di microzonazione sismica;
  • un’analisi della vulnerabilità sismica dell’edilizia privata;
  • un’analisi della vulnerabilità sismica dell’edilizia pubblica e un primo piano di misure per la mitigazione;
  • un programma d’implementazione del monitoraggio sismico e delle strutture.

Sulla base dei dati di sollevamento bradisismico e della sismicità dell’area, il Dipartimento della protezione civile provvederà a una prima delimitazione urgente della zona di intervento. Per la celere attuazione del piano, il Dipartimento si avvale di una struttura di supporto.

Inoltre, si definisce il piano di comunicazione alla popolazione, approvato dalla Regione Campania, in raccordo con il Dipartimento della protezione civile. Tale piano concerne il potenziamento di iniziative già avviate e lo sviluppo di nuove iniziative finalizzate alla diffusione della conoscenza dei rischi, con specifico riguardo alle persone con disabilità.

Tempi e altre misure per far fronte al bradisismo dei Campi Flegrei

Si prevede, entro 60 giorni, la definizione del piano di emergenza per il territorio interessato dal fenomeno bradisismico, basato sulle conoscenze di pericolosità elaborate dai Centri di competenza e che contiene le procedure da adottare in caso di aggravamento del fenomeno in atto.

Si introducono misure urgenti per la verifica della funzionalità delle infrastrutture di trasporti e di altri servizi essenziali. Si prevede che la Regione Campania coordini le attività di verifica delle criticità per assicurare la funzionalità delle infrastrutture di trasporto.

Infine, si prevede il potenziamento della risposta operativa territoriale di protezione civile. In particolare, la Città Metropolitana di Napoli coordina: la ricognizione dei fabbisogni urgenti relativamente al reclutamento di personale a tempo determinato, da impiegare per dodici mesi per il potenziamento della struttura comunale di protezione civile; l’acquisizione di materiali necessari per garantire un’efficace gestione delle attività di protezione civile; l’allestimento di aree e strutture temporanee per l’accoglienza della popolazione.

Quanto ai profili finanziari, l’onere complessivo derivante dalle disposizioni del decreto-legge ammonta ad un importo quantificato in 52,2 milioni di euro, che sarà sostenuto integralmente dallo Stato.

Nel dibattito sulla pianificazione della protezione civile, gli esperti raccomandano di diminuire significativamente la popolazione residente nella zona rossa (circa 600mila persone), adottare uno schema di evacuazione progressiva che inizia da una piccola area considerata a maggior rischio, evacuare, almeno temporaneamente, gli edifici localizzati entro 1 chilometro e mezzo dall’area di Solfatara-Agnano, vale a dire nella zona in cui si producono i terremoti maggiori, per verificare l’agibilità e la capacità di resistenza degli edifici ad altre scosse rilevanti.

Il Piano di esodo “verrà adottato solo in casi di estrema necessità“, ha detto il ministro Musumeci, e terrà conto della decisione della Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei Grandi Rischi, di non modificare il livello di allerta giallo per il rischio vulcanico, pur sostenendo che degli sciami sismici possano ripetersi in futuro, data la maggiore frequenza, l’aumento della loro magnitudo e il perdurare del sollevamento del suolo.

Un breve recap del fenomeno bradisismico

Il bradisismo dei Campi Flegrei si manifesta da più di un secolo. Fra il 1983 e il 1984, il suolo nell’area dei Campi Flegrei si è sollevato in modo molto rapido, con circa 16.000 terremoti di bassa magnitudo. Il bradisismo è ripreso nel 2012 con terremoti di magnitudo inferiore a 3. Nelle ultime settimane il sollevamento del suolo è stato di circa 1,5 centimetri e le scosse di terremoto sono state di magnitudo da 1.7 a 4.3 (quest’ultima avvertita anche a Napoli), con ipocentro a 2,6-3 km di profondità. Secondo Francesca Bianco, direttrice del dipartimento Vulcani dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), le scosse rientrano “negli eventi legati al fenomeno bradisismico. Quest’ultimo ha una relazione con la dinamica vulcanica, ma al momento non ci sono variazioni per supportare l’ipotesi che ci sia un’eruzione imminente”.

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