Decreto Milleproroghe: tre mesi in più per le assicurazioni contro i rischi catastrofali

Il Consiglio dei Ministri, nell’ambito del Decreto Milleproroghe, ha previsto uno slittamento di tre mesi per l’entrata in vigore dell’obbligo di sottoscrizione di polizze di assicurazione contro le calamità naturali da parte delle imprese italiane. La scadenza originaria del 31 dicembre 2024 è stata prorogata al 31 marzo 2025, concedendo ulteriore tempo per licenziare il decreto attuativo necessario per rendere pienamente operativo l’obbligo normativo.
Un obbligo complesso e un’attuazione tardiva
Introdotto con la legge di bilancio dello scorso anno, l’obbligo di sottoscrivere polizze anti-calamità si configura come una misura innovativa e ambiziosa, pensata per coprire i danni a terreni, fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature industriali e commerciali iscritti a bilancio.
Tuttavia, la sua applicazione si è rivelata un percorso irto di ostacoli. Infatti, ad oggi, il decreto attuativo – documento cruciale per definire modalità, tempistiche e contenuti delle polizze – è ancora fermo presso il Consiglio di Stato. L’assenza di regole operative ha creato incertezza tra le imprese, già alle prese con la complessità di una misura che richiede una riorganizzazione sia gestionale che finanziaria.
Il Decreto Milleproroghe e l’assicurazione contro le calamità naturali
Il Milleproroghe rappresenta una sorta di “scialuppa di salvataggio” legislativa per tutte quelle disposizioni che, per vari motivi, non riescono a rispettare le scadenze prefissate. In questo contesto, il rinvio dell’obbligo di polizza catastrofale appare come un intervento necessario, data la mancanza di indicazioni chiare e il ritardo accumulato.
La misura è al centro di una doppia difficoltà:
- da un lato, quella del legislatore, che fatica a completare il quadro regolamentare in tempi utili;
- dall’altro, quella delle imprese, che devono fare i conti con i costi aggiuntivi e la complessità di contratti assicurativi altamente specializzati.
Il rinvio potrebbe, tuttavia, non essere sufficiente a superare le criticità applicative della norma. Occorre lavorare in modo coordinato per fornire al più presto linee guida precise e modelli contrattuali standardizzati. L’assenza di questi strumenti rischia di tradursi in una bassa adesione all’obbligo e in una conseguente inefficacia della misura, che mirava a proteggere il tessuto economico nazionale dagli effetti sempre più frequenti e devastanti di eventi climatici estremi.
L’auspicio è che i prossimi tre mesi siano utilizzati per colmare le lacune e fornire alle imprese strumenti chiari e accessibili per affrontare questa nuova sfida.
Fotovoltaico “semplificato” in alberghi e terme: proroga fino al 2025
Energia pulita più accessibile per le strutture turistiche e termali. Il decreto Milleproroghe, prevede una proroga fino a tutto il 2025 per le semplificazioni dedicate all’installazione di impianti fotovoltaici fino a 1 MW.
La norma prorogata è quella dell’articolo 6, comma 2-septies, del dl 50/2022, che consente la realizzazione di impianti a terra o su tetto tramite Dila (Dichiarazione di inizio lavori asseverata). La condizione: l’energia prodotta deve essere destinata prioritariamente ai fabbisogni delle strutture stesse. Il provvedimento posticipa anche al 1° gennaio 2025 l’entrata in vigore dell’Oiert, obbligo per le società che vendono energia termica di garantire una quota di rinnovabili per forniture superiori a 500 Tep annui.
Le ultime modifiche del Decreto Milleproroghe
Con l’approvazione definitiva alla Camera, il decreto Milleproroghe è ora legge. Tra le misure di maggiore impatto per il settore tecnico spicca la conferma dell’obbligo per le aziende di stipulare polizze contro le calamità naturali, senza ulteriori rinvii. Slitta invece l’adeguamento alla normativa antincendio per gli edifici scolastici, mentre sul fronte edilizio sono previste nuove scadenze per i titoli abilitativi. Vediamo nel dettaglio cosa cambia per professionisti e imprese.
Polizze catastrofali entro il 31 marzo. Manca il decreto attuativo
Il Milleproroghe 2025 ha confermato l’obbligo per le aziende di stipulare polizze contro le calamità naturali, senza ulteriori rinvii. Il termine, inizialmente fissato al 31 dicembre 2024, slitta ora al 31 marzo 2025, nonostante fossero stati proposti emendamenti bipartisan per prorogarlo ulteriormente fino a giugno o dicembre. Tali richieste sono state ritirate o respinte, lasciando alle imprese poco più di un mese per adeguarsi.
Una criticità significativa riguarda l’assenza del decreto attuativo del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e del Ministero dell’Economia e delle Finanze, necessario per stabilire nel dettaglio l’ambito di applicazione dell’obbligo assicurativo.
Il decreto definirà le categorie di imprese coinvolte, le tipologie di copertura e le calamità naturali da includere nelle polizze. La sua approvazione tardiva potrebbe creare difficoltà operative, specie per chi deve ancora sottoscrivere una polizza o adeguare quelle esistenti.
Articolo aggiornato il 20 febbraio 2025