Architettura

Social housing come volàno per la rigenerazione urbana

L'esempio di Casa+ a Taranto: un complesso di social housing avanzato che contribuirà alla rigenerazione del centro storico grazie a servizi e attività
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Social housing come volàno per la rigenerazione urbana
Casa+ è uno dei progetti di rigenerazione urbana che interverrà nel borgo storico di Taranto realizzando un complesso ‘avanzato’ di social housing. Vincitore della sezione Nuove modalità dell’abitare e del produrre del Premio Urbanistica 2020, si colloca nel pieno centro dell’Isola Vecchia. È stato ideato per conto del Comune di Taranto da K-City Rigenerazione Urbana, società milanese specializzata nel supporto alla progettazione e realizzazione di interventi di rigenerazione urbana e valorizzazione sostenibile del costruito.

Social housing avanzato volano di rigenerazione

Il progetto Casa+ trasformerà una delle parti più compromesse del centro storico di Taranto. Farà leva sul social housing di nuova generazione e sulla creazione di servizi nuovi e avanzati in un’area oggi interdetta nell’accesso e in attesa di riqualificazione strutturale, urbana, economica e sociale. La sua realizzazione, in più fasi, prevede l’avvio di un’operazione di partenariato pubblico privato che conta su un primo investimento pubblico di 20 milioni di euro. Dovrà essere integrato da investimenti privati attirati dalle potenzialità di un intervento che non guarda solo alla semplice creazione di residenzialità, ma realizza una casa potenziata, una ‘casa+’. L’operazione punta a creare una domanda attraverso un’offerta specifica di spazi per l’abitare rivolti primariamente alla popolazione giovane e studentesca. La domanda è la chiave anche per la creazione di un nuova comunità di residenti che possa essere parte attiva nel processo di recupero. Attende oggi l’ingresso nelle fasi esecutive.

150 alloggi sociali per 450 residenti

L’area di intervento, di superficie pari a 20.000 mq, è in posizione centrale all’interno dell’Isola, collocata a metà strada tra la parte alta e la parte bassa. L’idea progettuale di cui KCity ha redatto il Documento di fattibilità delle Alternative progettuali prevede la realizzazione di 150 nuovi alloggi sociali per un totale di 450 nuovi residenti. Costruirà 18.000 nuovi mq e 3.000 mq di spazi per nuovi servizi, incentrati su alcuni dei temi chiave posti alla base del rilancio della città. Questi sono la cultura e il turismo “lento” ed esperienziale (oggi Taranto Vecchia è meta di croceristi e di rapido turismo di massa). Ma anche l’alta formazione e la creazione di spazi condivisi, di lavoro “smart” e studio, e per attività micro-imprenditoriali e servizi di prossimità. Il progetto comprende anche 2.500 mq di spazi aperti e pubblici risultato di un’operazione di diradamento. Prevede anche un allargamento all’interno della città, estendendosi al di fuori del suo perimetro e collegandosi al waterfront e alle attività che offre questa parte di città.

L’Isola Vecchia di Taranto, un settore urbano da rivitalizzare

Casa+ è uno dei più importanti progetti previsti per la rinascita dell’Isola Vecchia. Collegata al resto della città attraverso due ponti, è l’insediamento più antico di Taranto. Ospita la sede comunale e una parte consistente del suo patrimonio storico e architettonico, tra cui il Castello Aragonese e la Cattedrale di San Cataldo. Gli anni sessanta, con la costruzione dell’Ilva e l’espansione della città sulla terraferma, hanno portato a un progressivo abbandono e spopolamento del centro storico. Questo processo negli ultimi decenni ha trasformato radicalmente il borgo antico, rendendolo un’area di diffuso degrado, fisico, edilizio e sociale. La parabola ha dimostrato di avere leggermente modificato la sua traiettoria negli anni più recenti grazie all’Università di Bari. La nuova sede dei corsi di Giurisprudenza hanno portato giovani, nuovi servizi e funzioni nell’area orientale di questa parte di città, dimostrando che un recupero è possibile.

Il Contratto istituzionale di sviluppo per Taranto

L’Isola Vecchia da molti anni è al centro delle azioni dell’amministrazione comunale. Il programma più importante, il Contratto istituzionale di sviluppo per Taranto, è stato firmato nel 2015. Sotto il suo cappello, man mano più ampio, si stanno gestendo una grande molteplicità di operazioni. Ne fa parte anche Casa +, il cui primo finanziamento è possibile grazie alla sua dotazione economica. Nel 2016 viene indetto #OpenTaranto, concorso di idee gestito attraverso la piattaforma Invitalia per rilanciare e valorizzare la Città Vecchia. In una scala più allargata, fa parte delle azioni in programma anche la realizzazione del nuovo ospedale San Cataldo. Nella programmazione regionale si affianca al nuovo nosocomio di Andria recentemente affidato dietro concorso di progettazione. In primavera è stata esperita la gara per la progettazione definitiva ed esecutiva. La collaborazione con il Ministero della Difesa e il Ministero per i Beni Culturali dovrebbe portare alla valorizzazione turistica e culturale dell’Arsenale militare, che sembra ancora fermo allo stadio di fattibilità. Tra le ultime azioni intraprese, Taranto Crea ha invece bandito finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto per incentivare la localizzazione di nuove imprese turistico-culturali. Nella seconda parte del 2020 l’amministrazione comunale ha infine bandito l’acquisto di case a 1 euro nell’Isola Vecchia. Le finalità erano il “ripopolamento urbano e rivitalizzazione del sistema socio economico”. Maggiormente premiate erano le proposte finalizzate all’impianto di attività ricettive e commerciali, culturali o terziario. Sette gli immobili a bando, con offerte pervenute per quattro di essi.

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