Architettura

È il momento della rigenerazione urbana: ecco perché

Politiche di coesione targate UE e fondi dal Viminale spingono su opere di riqualificazione urbanistica e di recupero aree
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È il momento della rigenerazione urbana: ecco perché

Pioggia di risorse per la rigenerazione urbana. Nello specifico, ben 600 milioni arrivano dal Ministero dell’Interno, per progetti legati alla riqualificazione dei territori, medie e piccole opere, interventi di messa in sicurezza degli edifici e manutenzione straordinaria delle strade comunali, dei marciapiedi e dell’arredo urbano. Altri 90, invece, sono di Bruxelles.

La Commissione Ue lancia un terzo invito a presentare proposte nell’ambito dell’Iniziativa Urbana Europea (IUE): l’obiettivo è rafforzare e potenziare lo sviluppo sostenibile delle città. L’IUE è uno strumento chiave della politica di coesione per il periodo di programmazione 2021-2027. Nei due precedenti inviti, il primo bando nel 2022 sostiene il “Nuovo Bauhaus europeo”; nel maggio 2023, poi, ecco l’iniziativa legata a città sempre più green e al turismo sostenibile.

Rigenerazione urbana: il Viminale

Andiamo con ordine e iniziamo dalle risorse approntate dal Viminale. In base alle disposizioni del decreto PNRR quater, a Roma hanno predisposto il pagamento a 452 Comuni di € 459.127.501,30 a titolo di ulteriore acconto, nella misura del 20%. Si tratta di somme per progetti di rigenerazione urbana, con lavori già aggiudicati.

Come ha sottolineato il ministro Piantedosi, l’obiettivo è “migliorare le condizioni di vivibilità e decoro delle nostre città, contrastare i fattori di marginalità e di esclusione sociale, prevenire i fenomeni criminali e promuovere la cultura della legalità. Progetti che assumono pertanto una grande importanza anche nell’ambito delle politiche della sicurezza. Una città è vitale se è sicura, se i suoi luoghi sono salvaguardati e tutelati, se i suoi cittadini si sentono protetti”.

Fondi per oltre 7 mila enti

Ma non è tutto. Il Ministero dell’Interno ha inoltre erogati i seguenti contributi:

  • € 11.159.058,55, a titolo di acconto o relativamente agli stati di avanzamento lavori degli interventi finanziati e contabilizzati, in favore di 137 enti per gli investimenti in progetti di medie opere;
  • € 109.074.930,09, a titolo di acconto o per il saldo degli interventi, a 4544 enti per gli investimenti in progetti di piccole opere;
  • € 1.603.811,80, relativamente agli stati di avanzamento lavori degli interventi finanziati e contabilizzati, a favore di 3 enti per progetti di messa in sicurezza degli edifici e del territorio;
  • € 21.764.514,01, a titolo di acconto o saldo degli interventi, nei confronti di 2586 enti per progetti di manutenzione straordinaria delle strade comunali, dei marciapiedi e dell’arredo urbano.

I 90 milioni dell’Ue

Il terzo invito lanciato dalla Commissione Ue, nell’ambito dell’iniziativa urbana europea, prevede la presentazione di progetti che devono concentrarsi essenzialmente su due priorità:

  • Transizione energetica: sperimentare ed esplorare soluzioni innovative e tangibili che garantiscano sistemi energetici locali convenienti, sicuri e più puliti.
  • Tecnologia nelle città: esplorare le tecnologie emergenti e le soluzioni digitali per migliorare i servizi pubblici, la governance urbana, la qualità della vita, il coinvolgimento dei cittadini e garantire che le nostre città siano più sicure, più protette e accessibili a tutti.

Il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) cofinanzierà l’80% dei costi, ogni progetto riceverà fino a 5 milioni di euro. Il restante 20% sarà coperto dalle autorità locali e dai partner del progetto. La scadenza per presentare le proposte è il 14 ottobre 2024.

Rigenerazione urbana: l’Iniziativa Urbana Europea

L’Iniziativa Urbana Europea (IUE) consente alle città di testare soluzioni innovative per le sfide urbane che si trovano ad affrontare, sulla base di bandi e temi definiti dalla Commissione. Soluzioni trasferibili e replicabili in altre realtà del Vecchio Continente. L’IUE si basa sulle Azioni Innovative Urbane, l’iniziativa della Commissione lanciata durante il periodo di programmazione 2014-2020, ma si concentra maggiormente sull’innovazione urbana, sulla sostenibilità e sulla replicabilità in altre città.

Le città fungono da centri di innovazione e svolgono un ruolo fondamentale nel promuovere le transizioni verde e digitale sul campo. Con questo terzo invito a presentare proposte dell’IUE, diamo alle città l’opportunità di esplorare il potenziale delle tecnologie emergenti nel settore energetico, aprendo la strada verso un’Europa a impatto climatico zero”, spiega Elisa Ferreira, Commissaria per la Coesione e le Riforme.

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