Riciclo dei pneumatici fuori uso, il nuovo decreto End of Waste
Arriva una spinta decisa al settore del riciclo dei Pneumatici Fuori Uso. Dopo la firma del Ministero dell’Ambiente, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto End of Waste per la gomma riciclata dei PFU. Un testo atteso e che dovrebbe dare un ulteriore slancio a un settore che vanta già ottime performance in Italia.
Ogni anno nel nostro Paese vengono generate circa 400.000 tonnellate di PFU-Pneumatici Fuori Uso, tra mercato del ricambio e della demolizione veicoli. Un sistema che attualmente nel suo complesso garantisce la raccolta e il recupero del 100% dei PFU generati da pneumatici regolarmente immessi sul mercato.
Riciclo PFU, una filiera florida
Sono circa 100 le aziende, con oltre 1.000 addetti, che su tutto il territorio nazionale si occupano di raccolta e trasporto dei PFU e della produzione di granulo e polverino. Materiali di scarto che vengono attualmente utilizzati in diversi settori e con varie applicazioni.
Si va dagli asfalti “modificati” con polverino di gomma, che consentono di ottenere pavimentazioni stradali che durano fino a tre volte di più di un asfalto tradizionale e che riducono il rumore del passaggio dei veicoli. Alle superfici sportive, dove la gomma riciclata conferisce quelle caratteristiche di elasticità, resistenza e assorbimento degli urti necessari alla pratica sportiva. Fino ai materiali per l’isolamento acustico e lo smorzamento delle vibrazioni, l’arredo urbano e molto altro ancora.
Il plauso di Ecopneus
Plauso al Decreto del Ministero dell’Ambiente arriva da Ecopneus, la società senza scopo di lucro che gestisce ogni anno mediamente il riciclo di circa 200.000 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso in Italia, oltre il 50% del totale nazionale. Per il Direttore Generale Ecopneus Giovanni Corbetta “il nuovo assetto voluto dal Legislatore interviene su alcuni aspetti operativi legati alla gestione dei PFU che finora sono andati spesso a penalizzare i soggetti in forma associata come Ecopneus che, per via dei considerevoli quantitativi di PFU gestiti annualmente, ha negli anni dovuto sopperire ad alcune anomalie del sistema. Sentiamo in maniera forte il mandato del Legislatore e per questo abbiamo dato sempre il nostro pieno supporto al Ministero per il superamento di ogni eventuale criticità, attraverso un dialogo e un confronto costante, anche grazie ai quali è stato possibile arrivare all’emanazione del nuovo regolamento sui PFU”.
Nuove applicazioni, sicure e di qualità
Il primo obiettivo del Decreto è quello di consentire un ampliamento dei campi applicativi. Un inquadramento dettagliato sulle corrette procedure per il riciclo dei pneumatici fuori uso. Questo favorirà nel tempo un sempre maggiore utilizzo della gomma vulcanizzata granulare che se ne ottiene.
Al tempo stesso si garantisce, attraverso la definizione di un sistema di analisi, monitoraggio e tracciamento del materiale, una sua maggiore qualità e sicurezza delle applicazioni.
Contrastare maggiormente gli illeciti ambientali
Le nuove regole consentiranno inoltre di contrastare ancor più gli illeciti ambientali, facilitando i controlli da parte degli Enti preposti grazie alla definizione dettagliata dell’iter di gestione e trattamento dei materiali a fine vita. Gli impianti di trattamento dovranno ad esempio munirsi di un sistema idoneo al lavaggio dei Pneumatici Fuori Uso in ingresso. Oltre allo svolgimento di campionamenti e analisi periodiche del materiale riciclato in uscita e all’implementazione di procedure per la gestione della qualità.
Criteri specifici per identificare i PFU come rifiuti
Più in dettaglio, il regolamento stabilisce criteri e condizioni specifici, nel rispetto dei quali la gomma vulcanizzata derivante da PFU cessa di essere qualificata come rifiuto, indicando:
- la tipologia dei rifiuti a cui il regolamento si applica
- le modalità di ricevimento e accettazione dei conferimenti
- alcune caratteristiche dell’impianto
- le modalità di controllo e verifiche dell’output per lotti di produzione per il rilascio della dichiarazione di conformità
- i vincoli di conservazione della documentazione e di tracciamento
- gli impieghi consentiti e i limiti di utilizzo della GVG-Gomma Vulcanizzata Granulare

