Sismabonus e classificazione del rischio sismico: i contenuti delle Linee guida
Dal 1° marzo 2017 sono pienamente operative le Linee guida per la classificazione di rischio sismico delle costruzioni. Il documento è ufficializzato nel decreto ministeriale del 28 febbraio 2017 del Mit, con efficacia immediata. Il decreto che riporta le Linee guida è lo strumento attuativo con cui il Governo attiva quanto stabilito dalla Legge di Stabilità 2017, approvata il 21 dicembre 2016, in merito al Sismabonus come incentivo per sostenere un piano volontario dei cittadini, supportato dalle detrazioni statali, per la prevenzione nazionale del rischio sismico degli edifici. Come anticipato nei giorni scorsi, le Linee guida esplorano un metodo la cui risultante è una classificazione per lettere, dalla A+ (rischio più basso) alla G, secondo una parametrizzazione che ricorda quella delle classi energetiche.
In questo articolo vi mostriamo i contenuti delle linee guida e del Sismabonus, in sintesi, basandoci sulle medesime slide presentate dal Ministero. Se però volete scaricare subito i documenti, cliccate qui per le Linee guida per la classificazione di rischio sismico delle costruzioni e qui per il modulo di classificazione sismica.
Le Linee Guida: strumento di classificazione degli edifici e di prevenzione sismica
Il 20 febbraio 2017 l’Assemblea Generale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha espresso all’unanimità parere favorevole al testo delle “Linee Guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni”.
Le Linee Guida forniscono lo strumento di regolamentazione degli incentivi fiscali, legati alla misura del cosiddetto Sismabonus, con uno specifico riferimento all’edilizia privata e produttiva, costituendo il primo strumento di attivazione di una concreta politica di Prevenzione Sismica del patrimonio edilizio abitativo e produttivo del Paese.
La misura fiscale a cui si legano le Linee Guida rappresenta una novità per l’Italia, spiega il Mit: per la prima volta si può attuare, su larga scala e senza graduatorie di accesso ai benefici, un’azione volontaria con forti incentivi statali di prevenzione sismica sugli edifici esistenti privati.
L’approccio delle Linee guida
Le Linee Guida affrontano, con un nuovo approccio, il tema della classificazione del Rischio Sismico delle costruzioni esistenti coniugando:
- il rispetto del valore della salvaguardia della vita umana (mediante i livelli di sicurezza previsti dalla Vigenti Norme Tecniche per le Costruzioni)
- la considerazione delle possibili perdite economiche e delle perdite sociali (in base a robuste stime convenzionali basate anche sui dati della Ricostruzione post Sisma Abruzzo 2009)
- classe A+ (meno rischio)
- classe A
- classe B
- classe C
- classe D
- classe E
- classe F
- classe G (più rischio)
Parametro Sicurezza: Classe IS-V (Indice di sicurezza) rapporto tra l’accelerazione di picco al suolo che determina il raggiungimento dello Stato Limite di salvaguardia della Vita e quella prevista, nel sito, per un nuovo edificio
Le Linee Guida e il decreto ministeriale
Dal punto di vista dei contenuti tecnici, le Linee guida costituiscono:
- uno strumento efficace e di facile comprensione;
- non richiedono strumenti e concetti diversi rispetto a quelli già utilizzati dai professionisti nell’applicazione delle vigenti norme tecniche per le costruzioni
- consentono la pronta attuazione al disposto della Legge di Stabilità 2017.
- Le modalità per l’attestazione, da parte di professionisti abilitati, dell’efficacia degli interventi effettuati;
- L’istituzione, presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, di una Commissione permanente di monitoraggio, incaricata di valutare l’efficacia dell’azione di prevenzione sismica sul patrimonio edilizio.
- Estensione alle zone sismiche 1, 2 e 3, buona parte del territorio nazionale a rischio (in precedenza, solo 1 e 2)
- Stabilizzazione per 5 anni, tra il 1 gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021 (riguarda gli immobili adibiti a abitazioni, seconde case e ad attività produttive)
- Detrazioni in 5 anni (anziché 10)
- Detrazioni premianti maggiore è l’efficacia dell’intervento
- Cessione del credito ai fornitori per chi non può sostenere la spesa (con successivo provvedimento dell’Agenzia delle Entrate)
- abitazioni, prime e seconde case, e edifici produttivi
- detrazione al 70% se migliora di 1 classe di rischio
- detrazione all’80% se migliora di 2 o più classi di rischio
- condomini parti comuni
- detrazione al 75% se migliora di 1 classe di rischio
- detrazione all’85% se migliora di 2 o più classi di rischio
- Il proprietario che intende accedere al beneficio, incarica un professionista della valutazione della classe di rischio e della predisposizione del progetto di intervento;
- Il professionista, architetto o ingegnere, individua la classe di Rischio della costruzione nello stato di fatto prima dell’intervento;
- Il professionista progetta l’intervento di riduzione del rischio sismico e determina la classe di Rischio della costruzione a seguito del completamento dell’intervento;
- Il professionista assevera i valori delle classi di rischio e l’efficacia dell’intervento;
- il proprietario può procedere ai primi pagamenti delle fatture ricevute;
- per la cessione del credito seguirà provvedimento Agenzia delle Entrate;
- Il direttore dei lavori e il collaudatore statico attestano al termine dell’intervento la conformità come da progetto.
