L'Unité d'abitation di Marsiglia in una veste "quotidiana"
Spesso ci si dimentica che le grandi opere di architettura progettate e costruite dai maestri del secolo scorso continuano a vivere nelle città e fra le persone al di là degli scatti d’autore che le hanno rese celebri sui manuali e sui libri di Storia. L’Unité d’abitation di Le Corbusier non si sottrae a questo destino.
I proprietari dell’Appartamento 50 dell’unità abitativa di Marsiglia, una Cité Radieuse in nuce nella visione di Le Corbusier, hanno concesso la realizzazione di un’installazione temporanea nell’appartamento ai fratelli Ronan e Erwan Bouroullec, famosi designer parigini. Ed essi hanno dato vita a una personale interpretazione dello spazio lasciandolo di uso quotidiano, valorizzandolo tenendo ben presente le intenzioni e le peculiarità del progetto e altresì la sua natura di “unità abitativa”, ovvero di casa comoda ed essenziale.
“L’ appartamento 50 non è un museo, è uno spazio vissuto che abbiamo ripensato e rimodellato solo per il tempo della stagione estiva. Abbiamo deciso di presentare una selezione di oggetti dalla nostra raccolta di disegni che ci sembravano adattarsi giustamente allo spazio di questo appartamento e corrispondere al modo in cui anche i proprietari lo vivono. Facendo eco al mobilio che originariamente arredava la casa, ad opera di Charlotte Perriand e di Jean Prouvé, ci è apparso naturale articolare il rimodellamento intorno alla collezione SteelWood, di Magis – tra cui un tavolo, alcune sedie e un sistema di scaffalatura. Inoltre, pur ricordando che Le Corbusier aveva un interesse speciale per gli arazzi, abbiamo pensato che fosse pertinente installare l’ormai celebre gruppo di Nuvole di Kvadrat a muro.” Così sintetizza brevemente Ronan Bouroullec.
Infine, il tappeto Zip, di Vitra e due dei più recenti progetti di illuminazione della coppia di designer, tra cui Lampalumina, prodotta da Bitossi, e LightHouse prodotta da Established & Sons e Venini, completano questo progetto di rivisitazione di uno degli spazi che più ha cambiato il modo di pensare e di abitare del Novecento e, questa ne è una piccola dimostrazione, valido ancora oggi.{GALLERY}
