La conservazione dell’ex-zuccherificio di Avezzano trionfa al Premio “Domus Restauro e Conservazione”
Venerdì abbiamo annunciato i vincitori della terza edizione del Premio internazionale “Domus Restauro e Conservazione” nella sezione “opere realizzate” che ha visto trionfare e aggiudicarsi la medaglia d’oro il progetto dell’Arch. Andrea Bruno sulla Cattedrale di Bagrati, in Georgia, e il restauro di Punta della Dogana a Venezia, realizzato da Tadao Ando.
Ma il premio, promosso dalla Facoltà di Architettura dell’Università di Ferrara in collaborazione con Fassa Bortolo, ha visto anche un altro vincitore, per la sezione “progetti elaborati come tesi di laurea“. Si tratta del lavoro dal titolo Archeologia industriale in Abruzzo. La conservazione integrata dell’ex-zuccherificio di Avezzano, tesi realizzata dalle studentesse Alessandra Salciccia e Sara Susi dell’Università degli Studi di Chieti-Pescara ‘G. D’Annunzio’.
Seguita dalla prof.ssa Lucia Serafini e dal prof. Claudio Varagnoli, la tesi affronta uno dei temi più attuali da un punto di vista conservativo: il restauro delle testimonianze dell’archeologia industriale e la loro ri-funzionalizzazione. La commissione ha giudicato la tesi rigorosa tanto negli assunti, quanto nello svolgimento progettuale; inoltre affronta, in modo consapevole, ogni aspetto delle complesse tematiche conservative: dalle eliminazioni di aggiunte ritenute incongrue, al recupero delle grandi volumetrie dei corpi di fabbrica; dall’attento rispetto della ‘materia’, alla valutazione delle tecniche costruttive moderne; dalla progettazione degli spazi espositivi e lavorativi, alla sistemazione degli spazi esterni congeniali alla nuova destinazione d’uso.
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