Com’è il villaggio del food di Amatrice realizzato da Stefano Boeri
Lo scorso luglio 2017 è stato ufficialmente consegnato il centro della ristorazione che porta la firma autorevole dell’architetto Stefano Boeri e costruito dalla filiera del Legno del Friuli Venezia Giulia.
La nuova piazza del Gusto, della Tradizione e della Solidarietà di Amatrice è stata realizzata grazie ai fondi raccolti da Corriere della Sera e TgLa7 attraverso il Comitato “Un aiuto subito. Terremoto Centro Italia 6.0”, che ha raccolto 8 milioni di euro, di cui 5 milioni impegnati nella costruzione del nuovo Polo di Amatrice.
La realizzazione dell’opera è stata possibile grazie al contributo operativo della Regione Friuli Venezia Giulia, Innova Fvg e Filiera del Legno Fvg, ha impegnato lo staff di Stefano Boeri Architetti in un progetto innovativo, interamente in legno, realizzato in tempi rapidissimi per contribuire a superare una drammatica emergenza.
Dettagli dell’opera
La piazza su cui sorge il centro della ristorazione del cibo “Villaggio del cibo” ha una vista sui monti della Laga, su cui si affacciano i tre lati vetrati della mensa ed un’ampia copertura inclinata che rivolge la vista sui monti.
Questo spazio ristorativo è anche un centro di aggregazione e rinascita cittadina, dove la comunità di ogni età può incontrarsi, sostare e giocare.
| Destinazione d’uso |
Mensa scolastica Otto ristoranti |
| Superficie coperta
– Mensa – Ristoranti
|
8.500 mq 490 mq (150 posti a sedere) 85 – 500 mq |
| Struttura portante | Legno lamellare di abete |
| Rivestimenti | Pannelli esterni in larice |
| Copertura | Elementi modulari in lamiera coibentata |
| Serramenti perimetrali | Alluminio e vetrocamera |
| Pavimentazioni interne ed esterne | Cemento elicotterato |
| Pavimentazione locali di servizio e cucina | Gres |
| Allestimenti interni | Elementi modulari ripetibili e assemblabili |

Al fine di rendere distinguibili i diversi punti di ristorazione, si è puntato su elementi atti a conferire riconoscibilità e personalizzazione dei diversi ambienti. La stessa considerazione è estesa ad esempio alle insegne dei locali, considerando al contempo l’uniformità al concept e al disegno d’insieme.
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