Architettura

Un diamante di Zaha Hadid per il porto di Anversa

Un edificio eccentrico a forma di diamante, posizionato sul tetto di un fabbricato storico, ospita il nuovo centro direzionale del porto di Anversa. Il progetto è dell’archistar Zaha Hadid
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Un diamante di Zaha Hadid per il porto di Anversa
Un volume vetrato a forma di diamante sfaccettato siede sul tetto della vecchia caserma dei vigili del fuoco di Anversa. È così che si presenta la nuova icona del porto della città, un’opera architettonica che integra passato, presente e futuro, progettata dalla grande architetta irachena Zaha Hadid a partire dal 2009 (anno in cui si aggiudicò la vittoria del concorso), ma inaugurata solo nel settembre 2016, a pochi mesi dalla sua improvvisa scomparsa. Con l’incarico di rinnovare e ampliare l’edificio esistente ormai dismesso, per ospitare il quartiere generale delle autorità portuali di Anversa e poter riunire in un’unica sede circa 500 dipendenti, l’archistar ha dato vita ad un’architettura brillante che simula sia un diamante, omaggio alla tradizione della città, sia una nave in vetro che si increspa come le onde e riflette i colori del cielo. Le geometrie audaci e inedite dell’Hadid, frutto di una progettazione matematica e parametrica, rappresentano infatti il segno distintivo delle sue architetture, come dimostrano le cosiddette ‘nuvole di vetro’ delle stazioni della funicolare di Innsbruck o la copertura della stazione marittima di Salerno, ma anche la flessibilità dei percorsi interni del Maxxi o della futura stazione di Napoli Afragola.
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L’ex caserma dei vigili del fuoco è stata ristrutturata, ampliata e rifunzionalizzata; una nuova struttura a forma di diamante si innesta sulla copertura dell’edificio storico © Hufton + Crow

Denominato Port House, l’edificio di Anversa ospita un centro direzionale con vista sul porto, sulla centro abitato e sul fiume Schelda sul quale è costruita la città belga, per un’ampiezza totale di 12.800 mq suddivisi in nove piani, quattro nella ex stazione dei vigili del fuoco, quattro nella nuova costruzione poliedrica e un piano supplementare che galleggia tra i due come con una piattaforma panoramica. La scelta di realizzare una struttura indipendente come coronamento della preesistente, nasce dall’esigenza di non voler occultare la visibilità dell’edificio storico e contemporaneamente riecheggiare la verticalità di una torre che compare nel progetto originale, mai eretta. Ampio 111 m in lunghezza, 24 in larghezza e 21 in altezza, il nuovo ampliamento presenta una pelle esterna costituita da pannelli triangolari in vetro, alcuni trasparenti, altri satinati o opachi, che trasmettono un grande dinamismo alla struttura e un continuo gioco di luci e colori. La composizione vanta inoltre una variazione superficiale delle facciate determinata dall’inserimento dell’edificio nel suo contesto; i prospetti appaiono infatti piani in direzione sud verso la città e tridimensionali in direzione nord verso il porto, per simulare il movimento del vento e del mare.
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Gli interni bianchi e scultorei giocano con la luce che proviene dai triangoli vetrati della facciata © Hufton + Crow

Strutturalmente il diamante non esercita alcun carico sull’edificio esistente poiché risulta sostenuto da un imponente nucleo in cemento armato (che supporta il prolungamento a sbalzo) e da una serie di colonne inclinate che si innestano all’interno dell’edifico storico, oltrepassando la nuova copertura vetrata del cortile centrale, che ora funge da foyer e reception della Port House. L’ex stazione è stata accuratamente ristrutturata secondo le linee guida del patrimonio locale e ospita anche una biblioteca e alcune sale lettura, in quei locali una volta utilizzati come grandi depositi per i camion. Ascensori vetrati offrono l’accesso diretto alla struttura superiore ma anche alla piattaforma intermedia che rappresenta una terrazza panoramica. Gli interni, bianchi scultorei e dinamici del nuovo ampliamento ospitano un ristornate, sale riunioni e un auditorium nei loro piani inferiori, mentre quelli superiori sono interamente dedicati ad uffici open space. Il progetto, sostenibile e a basso consumo, ha raggiunto il livello ‘very good’ del protocollo di valutazione ambientale BREEAM, nonostante la sfida di dover integrare un nuovo edificio a un fabbricato storico.

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Altri progetti di Zaha Hadid su Architetto.info Zaha Hadid nella ‘Silicon Valley’ della Russia Zaha Hadid a Mosca per Capital Hill, casa futuristica del magnate Doronin Le residenze CityLife fotografate da Simón García La stazione marittima di Salerno fotografata da Hélène Binet Scheda del progetto Architects: Zaha Hadid Architects Location: Anversa, Belgio Design: Zaha Hadid ePatrik Schumacher Direttore del progetto: Joris Pauwels Committente: Autorità Portuale di Anversa Site Area: 16.400 mq Dimensioni dell’edificio: 20.800 mq (6.600 mq di spazi rinnovati, 6.200 mq nuovo ampliamento; 8.000 mq parcheggio interrato) Altezza totale: 46 m (5 piani aggiuntivi) Cronologia del progetto: 2006-2016 Local Architect: Bureau Bouwtechniek Strutture: Studieburo Mouton Bvba Acustica: Daidalos Peutz Restauro: Origin Antincendio: Fpc Leggi anche: Torre Generali di Zaha Hadid per CityLife a Milano: casseforme e impalcature
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