Architettura

La trasformazione urbanistica e architettonica di Tirana

Edifici alti e grattacieli tra i nuovi edifici che modificheranno il volto di Tirana, capitale dell'Albania. Ecco quali saranno
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La trasformazione urbanistica e architettonica di Tirana
Tirana è una delle città dove la trasformazione urbanistica e architettonica ne ha mutato il volto negli anni. Vediamo come è cambiata  Con una crescita annua del 7,2% prevista per il 2021, secondo la stima prodotta dal The World Bank, il Paese balcanico si è recentemente candidato per il suo ingresso nell’Unione Europea in qualità di Stato membro. Proviamo a capirne di più, attraverso una rapida carrellata delle diverse trasformazioni urbanistiche e architettoniche in corso nella capitale dei Balcani Occidentali, Tirana, raccontata per mezzo dei suoi edifici in divenire.

Henning Larsen – Eyes of Tirana (fonte idealconstruction.al)

Trasformazione urbanistica: il dinamismo di Tirana, capitale dello Stato balcanico

A circondare la centrale piazza Skanderbeg, la quale trae il proprio nome dall’eroe nazionale albanese Gjergj Kastrioti Skënderbeu, una teoria di edifici alti e grattacieli attualmente in costruzione. Tra questi, spicca l’Eyes of Tirana, edificio alto a firma dello studio danese Henning Larsen per quanto riguarda la progettazione architettonica. Dotato di un’altezza totale pari a +85,04 m, esso racchiude 55.444 mq suddivisi in 26 piani complessivi fuori terra, la cui fine lavori è prevista per il 2022. L’edificio contribuirà alla trasformazione urbanistica e architettonica della città. Un altro degli edifici alti che faranno da corona alla citata piazza Skanderbeg è l’erigenda torre ad uso ricettivo e commerciale in adiacenza al Tirana International Hotel & Conference Center, firmata da Bolles+Wilson insieme allo studio illirico Atelier 4. L’edificio a pianta rettangolare, alto 30 piani fuori terra, si incardina sul cosiddetto “Masterplan Francese” elaborato dall’atelier parigino Architecture Studio, il quale propone la costruzione di 10 grattacieli disposti a corona rispetto al maggiore spazio pubblico cittadino. Tra questi, vi è anche il Book Building a firma dello studio belga 51N4E, costruzione di 77 m fuori terra e di 24.000 mq di superficie, il quale sorgerà nelle immediate vicinanze di uno dei simboli cittadini, la Torre dell’Orologio, detta “Kulla e Sahatit” e risalente al 1822.

Il Tirana Garden Building

Sempre rimanendo in tema di edifici alti e grattacieli seppur situati in altre zone della capitale schipetara, vi è il Tirana Garden Building dello studio fiorentino Archea Associati, localizzato lungo la Rruga e Kavajes nel quartiere semicentrale denominato 21 Djethori. Avente un’altezza architettonica pari ad 85 m per un totale di 24 piani fuori terra, la fine lavori è prevista per l’anno in corso (2021). Tra gli altri, degno di nota è anche il DownTown One, progettato dallo studio olandese MVRDV e ubicato lungo il Bajram Curri Boulevard. Attualmente in fase di cantiere, l’edificio conta di 37 piani fuori terra per una superficie complessiva di 77.000 mq, la quale raggiungerà una quota architettonica pari a +144 m al proprio termine. Due sono le società di progettazione albanese attive nella sua progettazione, la LEAL per quanto riguarda le strutture e l’Elteknik relativamente agli impianti meccanici, elettrici ed idraulici, entrambe sotto la supervisione di Arup. Noto per i propri volumi a sbalzo destinati a spazi abitativi e ad uffici, utili a ricreare una mappa tridimensionale e pixelata dell’Albania, la fine lavori del DownTown One è prevista per il 2024.

MVRDV – DownTown One Tirana (fonte MVRDV.nl)

Trasformazione urbanistica: altre realizzazioni in corso in Tirana

Del medesimo studio olandese vi è anche la Skanderbeg Tower, che dovrebbe sorgere vicino alla piazza omonima su Rruga e Dibrës. Con una quota totale pari a circa +85 m per 25 piani in elevazione, il suo profilo intende ricreare quello del volto del già citato eroe nazionale albanese mediante un gioco di logge e terrazzi in facciata. Della firma neerlandese co-guidata da Winy Maas è infine anche la rifunzionalizzazione del celebre Mausoleo brutalista dell’ex dittatore del regime comunista albanese, Enver Hoxha. Da memoriale a base NATO durante la guerra in Kosovo nel 1998-1999, gli 11,835 mq del progetto intendono risarcire la città con nuovi spazi ad uso coworking, ristoro e per incubatori volti all’innovazione, in una collocazione che è prossima a quella del centro cittadino (Bajram Curri Boulevard angolo Boulevard Dëshmorët e Kombit). Tra gli ulteriori edifici che stanno modificando il lungolago cittadino, noto come Liqeni Artificial i Tiranës, vi è anche il complesso denominato Lake View. Progettato dallo studio olandese JA Joubert Architecture ed articolato nei volumi dalle forme sinuose e digradanti di Lakeside Hills 1, 2, 3, 4, 5, 6 e 7, esso presenta altezze massime di +62,75 m, pari a 17 piani fuori terra. Costituito da 600 appartamenti complessivi ed informalmente ribattezzato ‘Dubai’ dalla popolazione locale, la fine lavori è prevista nei primi mesi del prossimo anno (2022).

BIG per Tirana

Tra gli altri progetti in predicato di essere realizzati, vi è il potenziale nuovo Teatro Nazionale di Tirana e Masterplan, 9.300 mq a firma dello studio internazionale Bjarke Ingels Group (BIG). Lo studio danese ha infatti redatto il progetto dell’opera che sostituirà il già demolito Teatro Nazionale, progettato nel 1938 dall’architetto italiano Giulio Berté, il quale si trova però in fase di stallo per via di procedimenti legali attualmente in essere. Sempre dello studio danese BIG anche l’idea progettuale per la realizzazione della “Moschea e Museo dell’Armonia Religiosa” a Tirana, il cui raggruppamento è risultato vincitore del concorso internazionale lanciato nel 2011. I 27.000 mq del complesso non hanno però mai trovato la prosa della realizzazione.

Gli studi italiani attivi nella capitale albanese, Tirana

Tra gli edifici ad uso misto residenziale e commerciale, attualmente in costruzione, vi è il MET Tirana Building firmato dallo studio italiano MCA – Mario Cucinella Architects. Alto 48,7 m nel suo punto massimo e avente 12 piani fuori terra, l’edificio è realizzato in collaborazione con l’architetto locale Arben Shtylla, docente presso la Polis University di Tirana, con il contributo dello studio epceng di Erjon Petriti relativamente alla progettazione strutturale e della società di consulenza paesaggistica internazionale LAND per l’inserimento paesaggistico. Un altro edificio sempre a firma dello studio italiano MCA Architects è l’Ekspozita Building, dotato di 24 piani complessivi per una quota altimetrica della finitura architettonica prevista in +93 m nel suo punto più alto. Attualmente in costruzione, la funzione mista prevista dai progettisti ospiterà spazi residenziali, commerciali e ad uffici, la cui progettazione architettonica è stata redatta in partecipazione con lo studio locale Ekoplan.

Stefano Boeri Architetti – Blloku Cube Tirana (fonte stefanoboeriarchitetti.net)

Il contributo di Boeri nella trasformazione urbanistica di Tirana

Tra gli studi italiani più attivi a Tirana vi è anche quello di Stefano Boeri Architetti con l’edificio multifunzionale Bbloku Cube. Situato all’intersezione delle strade Pjeter Bogdani e Vaso Pasha, i 1.116,80 mq di superficie del progetto si localizzano nel quartiere denominato Bllok (Blocco, in italiano), da cui il fabbricato trae ispirazione nelle sue forme cubiche. Un tempo sede delle abitazioni del direttivo del Partito del Lavoro d’Albania e del Politburo del Paese durante la dittatura di Enver Hoxha, oggi si presenta come il quartiere più dinamico della capitale balcanica, lontano dall’immagine di luogo invalicabile a cui era interdetto l’accesso negli anni del regime. Avente una volumetria pari a circa 30×30 m, la progettazione architettonica dell’edificio è realizzata in collaborazione con lo studio locale ANK Architecture, così come per il WEST Residence in Rruga Ibrahim Rugova, a Tirana. Circa il nuovo Masterplan cittadino, denominato Tirana 2030 , questi è stato firmato dall’Arch. Andreas Faoro (contractor con l’ex-Ministero dello Sviluppo Urbano oggi delle Infrastrutture) cioè UNLAB studio di Architettura con base a Rotterdam e Tirana, insieme a Stefano Boeri Architetti e IND. Reso pubblico nel 2017, esso mira a fornire una visione strategica della capitale balcanica al 2030. Tale Piano presuppone la riduzione di due terzi delle previsioni di crescita demografica per l’area urbana e di concentrarsi invece su una nuova consapevolezza del paesaggio verde urbano. In dettaglio, questi indica 10 macro-temi da sviluppare quali la biodiversità, il policentrismo, il sapere diffuso, la mobilità, le risorse idriche, la geopolitica, il turismo, l’accessibilità, l’agricoltura e l’energia.

Alban Tower di Archea Associati

Infine, tra i progetti già realizzati nella capitale albanese troviamo anche i lavori dello studio fiorentino Archea Associati. Fondato nel 1988 da Laura Andreini, Marco Casamonti e Giovanni Polazzi, questi ha completato la costruzione dell’Alban Tower nel 2005, 12.400 mq suddivisi in 4 volumi verticali per un’altezza massima di 85 m fuori terra, così come il Nuovo Stadio Nazionale dell’Albania dalla capienza complessiva di 22.000 posti. Noto anche come Air Albania Stadium, l’impianto sportivo è stato terminato nel 2019. E ha contribuito alla trasformazione urbanistica dell’area.

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