Roma, Museo della Shoah, ecco il progetto di Alemanno
Il museo della Shoah di Roma si collocherà all’interno di Villa Torlonia, già residenza di Mussolini, avrà una volumetria di 21 mila metri cubi e sarà articolato in otto piani tra parcheggi e sale espositive. La struttura, dotata di un parcheggio privato e di uno pubblico, si svilupperà su una superficie totale calpestabile di circa 5 mila metri quadrati che comprenderà spazi per l’esposizione permanente, per l’archivio, per la biblioteca e per gli uffici, oltre a una sala conferenze, un bookshop e una caffetteria. Raccoglierà tutti i documenti che testimoniano la tragedia dello sterminio e della persecuzione: tra i 1.200 documentari, 1.500 film, 1.200 libri e oltre 6.000 immagini fotografiche già raccolti, ci sarà anche il materiale della Fondazione Spielberg, documenti e immagini che il regista metterà a disposizione del museo.
La gara d’appalto per la realizzazione della nuova struttura (13,4 milioni di euro il costo totale) sarà pubblicata i primi mesi del 2011. “Il nostro impegno è quello di consegnare questo museo alla città di Roma all’inizio del 2013”, ha detto Alemanno annunciandone l’apertura per il mese di marzo.
Al momento, dai render presentati appare non più di una scatola nera di otto piani, di cui quattro interrati, recante i nomi delle vittime dell’Olocausto in Italia. Il progetto preliminare del museo è stato realizzato dagli architetti Luca Zevi e Giorgio Tamburini a spese della Lamaro appalti e consegnato gratuitamente al Comune di Roma in una presentazione ufficiale in presenza del sindaco Gianni Alemanno, del presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, dell’assessore regionale alla Cultura, Fabiana Santini e del presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici.
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