Architettura

Little Island, un nuovo parco galleggiante a New York

Realizzata lungo la riva occidendale del fiume Hudson Little Island è un' isola artificiale con spazi verdi che verranno utilizzati anche per eventi
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Little Island, un nuovo parco galleggiante a New York
Little Island è la seconda architettura newyorchese completata dall’architetto britannico Thomas Heatherwick. Si trova sull’acqua all’interno dell’Hudson River Park e occupa la posizione del demolito Pier 55. È stata realizzata con le strutture di Arup e il progetto del verde di Mathews Nielsen Landscape Architects. Il nuovo parco nasce a valle di un concorso di progettazione bandito nel 2013 dall’Hudson River Park Trust e dall’imprenditore e filantropo Barry Diller. Prosegue il piano di sviluppo dell’area di Hudson Yards, impostato dal masterplan dello studio Kohn Pedersen Fox Associates. Sorge in prossimità della High Line di Diller Scofidio + Renfro, collegato alla terraferma da due ponti.

Un nuovo iconico parco per Hudson Yards

Little Island è una piccola isola artificiale posizionata lungo la riva occidentale del fiume Hudson. Unisce la realizzazione di un programma funzionale alla public art in un modo nuovamente capace di fare parlare di sé, come molte delle architetture di Heatherwick. La sua topografia realizza un variegato paesaggio artificiale distribuito all’interno di un’area di 11.000 metri quadri. Colloca aree verdi ampiamente fruibili e spazi pubblici e per spettacoli e performance. Al suo interno si snodano 540 metri di percorsi pedonali. Un’arena all’aperto capace di ospitare 700 spettatori rivolge il suo emiciclo verso il palcoscenico centrale e, alle sue spalle, le acque del fiume. Il piccolo parco offre anche un’area per spettacoli di minore dimensione, di capienza 200 persone. Little Island si imposta dentro una pianta quadrata ruotata rispetto al waterfront. La sua superficie è sorretta dall’unione di 280 plastici funghi fitomorfi in cemento armato indipendenti l’uno dall’altro. Heatherwick ha voluto sviluppare un’architettura site-specific che evolve le storiche e caratteristiche strutture di sostegno dei Pier costieri, le cui tracce riaffiorano nelle acque tutt’intorno al nuovo parco.

Le strutture di Arup

Tutti i funghi, progettati e ingegnerizzati da Arup, sono strutture prefabbricate che posano le loro fondazioni 60 metri sotto la superficie dell’acqua. Sono stati realizzati dalla Fort Miller Company nello stabilimento di Easton, in Pennsylvania. Sono costituite da steli cavi a sezione circolare di 0,9 metri di diametro che sorreggono da quattro a sei strutture a petalo in calcestruzzo alleggerito unite fra loro. Ogni fungo è in grado di reggere carichi fino a 350 tonnellate consentendo la piantumazione in terra piena. Le differenti altezze, variabili tra i 4,6 e i 18,9 metri sulla superficie dell’acqua, superiormente creano una dinamica superficie con forti dislivelli tra le sue parti. Gettata in opera in cemento armato, vuole ricordare una foglia sull’acqua. All’esterno, le scelte formali e volumetriche dell’insieme di pilastri creano una nuova opera a metà fra architettura e land art affiorante dal fiume.

Il verde di Mathews Nielsen Landscape Architects

Il progetto del verde di Little Island è stato affidato dallo studio Mathews Nielsen Landscape Architects, autore del masterplan complessivo dell’Hudson River Park. La nuova isola vuole realizzare un piccolo giardino botanico che offre 35 specie di alberi, 65 specie di arbusti e 290 varietà tra erbe, piante perenni, viti e bulbi. La selezione è stata fatta pensando all’attrattività verso gli uccelli e gli impollinatori, oltre che per i colori e le fragranze.

Photogallery

La seconda volta di Thomas Heatherwick a New York

La realizzazione del nuovo Hudson Park porta a compimento la seconda opera di Thomas Heatherwick realizzata a New York. L’architetto britannico ha infatti completato nel 2019 il controverso Vessel. Successione quasi labirintica di scale che si elevano per 15 piani, Vessel nacque per diventare nuovo landmark dell’area di Hudson Yards. Aspramente criticato per la sua apparente assenza di senso (venne definito dalla stampa ‘stairway to nowhere’), è stato riaperto alla fine di maggio. La chiusura è stata imposta dall’emergenza sanitaria ma anche dalle richieste pubbliche per aumentare la sicurezza in seguito ai suicidi avvenuti al suo interno: tre, tutti under 25. Vessel è stato così riaperto con un biglietto di ingresso e il divieto a visitatori solitari e ai bambini con meno di 5 anni di percorrere le sue 154 rampe.
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