Addio a James Irvine, anima gentile del design
Il mondo del design è in lutto per la scomparsa prematura di James Irvine, designer industriale di origini britanniche ma da molti anni legato all’Italia. Londinese, Irvine si è spento nei giorni scorsi a 54 anni nell’ospedale milanese di Fatebenefratelli.
Dopo essersi laureato al Royal College of Art nel 1984, si trasferisce a Milano, dove svolge fino al 1992 il ruolo di consulente di design per la Olivetti e collabora con Michele de Lucchi e Ettore Sottsass. Dopo un anno di esperienza a Tokyo per il Toshiba Design Centre, torna a Milano dove apre il suo studio personale.
Da allora collabora con marchi importanti Cappellini, Scp, Artemide, Alias, B&B Italia, Magis, Phaidon, Canon. Nel 2000 ha progettato una flotta di bus Mercedes-Benz destinati alla città tedesca di Hannover. In tempi recenti era diventato direttore creativo di Thonet e consulente di design per il brand giapponese Muji. La notizia è stata accolta con sgomento nel mondo del design mondiale; su tutte le parole di Yves Béhar, che lo definisce “un’anima gentile del design, dotata di un talento unico”.
Commosso anche il ricordo dell’Architetto Stefano Boeri, Assessore a Cultura, Moda, Design del Comune di Milano: “Irvine era un grande designer; gentile, sensibile, appassionato”.
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