Compliance

Cybersicurezza, nasce la nuova agenzia governativa

Alla guida Roberto Baldoni, professore ordinario di Sistemi Distribuiti a La Sapienza di Roma. Sulla cybersicurezza nuove risorse per 300 esperti
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Cybersicurezza, nasce la nuova agenzia governativa
Convertito nella legge n. 109 del 4 agosto 2021 il Decreto Legge n. 82 del 14 giugno 2021. Si tratta delle Disposizioni urgenti in materia di cybersicurezza, definizione dell’architettura nazionale di cybersicurezza e istituzione dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Il provvedimento è stato approvato dal Consiglio dei Ministri n. 23. A guidare questa nuova agenzia, che sarà composta a regime da 300 esperti ed ha una dotazione finanziaria fino al 2027 di 530 milioni di euro, sarà Roberto Baldoni, Ordinario di Sistemi Distribuiti a La Sapienza di Roma Il provvedimento completa la strategia di cyber-resilienza nazionale, avviata con la disciplina sul perimetro cibernetico, e accresce, attraverso la promozione della cultura della sicurezza cibernetica, la consapevolezza del settore pubblico, privato e della società civile sui rischi e le minacce cyber.

Le funzioni dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale

L’Agenzia opererà sotto la responsabilità del Presidente del Consiglio dei ministri e dell’Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica e in stretto raccordo con il Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e sarà tra l’altro incaricata di:
  • esercitare le funzioni di Autorità nazionale in materia di cybersecurity, a tutela degli interessi nazionali e della resilienza dei servizi e delle funzioni essenziali dello Stato da minacce cibernetiche;
  • sviluppare capacità nazionali di prevenzione, monitoraggio, rilevamento e mitigazione, per far fronte agli incidenti di sicurezza informatica e agli attacchi informatici, anche attraverso il Computer Security Incident Response Team (CSIRT) italiano e l’avvio operativo del Centro di valutazione e certificazione nazionale;
  • contribuire all’innalzamento della sicurezza dei sistemi di Information and communications technology (ICT) dei soggetti inclusi nel perimetro di sicurezza nazionale cibernetica, delle pubbliche amministrazioni, degli operatori di servizi essenziali (OSE) e dei fornitori di servizi digitali (FSD);
  • supportare lo sviluppo di competenze industriali, tecnologiche e scientifiche, promuovendo progetti per l’innovazione e lo sviluppo e mirando a stimolare nel contempo la crescita di una solida forza di lavoro nazionale nel campo della cybersecurity in un’ottica di autonomia strategica nazionale nel settore;
  • assumere le funzioni di interlocutore unico nazionale per i soggetti pubblici e privati in materia di misure di sicurezza e attività ispettive negli ambiti del perimetro di sicurezza nazionale cibernetica, della sicurezza delle reti e dei sistemi informativi (direttiva NIS), e della sicurezza delle reti di comunicazione elettronica.

Il lavoro con i servizi segreti per la cybersicurezza e con l’Europa

Il decreto istituisce il Comitato interministeriale per la cybersicurezza (CIC) e prevede specifici poteri di controllo da parte del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (COPASIR). Infine, quale tempestivo adeguamento alla normativa europea, il Governo ha individuato l’Agenzia quale Centro nazionale di coordinamento italiano, che si interfaccerà con il “Centro europeo di competenza per la cybersicurezza nell’ambito industriale, tecnologico e della ricerca” di recente istituzione, concorrendo ad aumentare l’autonomia strategica europea nel settore. Dopo l’approvazione del decreto per l’istituzione dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale il premier Mario Draghi, ha firmato l’aggiornamento dell’elenco dei soggetti inclusi nel perimetro di sicurezza nazionale cibernetica. Si tratta di un allargamento dell’ambito di applicazione del perimetro a ulteriori soggetti pubblici e privati che, complessivamente, esercitano, attraverso reti, sistemi informativi e servizi informatici, 223 funzioni essenziali dello Stato, ovvero erogano servizi essenziali per il mantenimento di attività civili, sociali o economiche strategiche. Allo stesso tempo, si è provveduto ad un affinamento di alcune funzioni e servizi essenziali dello Stato già ricompresi nel perimetro. Il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza ha provveduto a darne comunicazione agli interessati che, entro sei mesi, saranno tenuti a comunicare le reti, i sistemi informativi e i servizi informatici che impiegano rispettivamente per l’erogazione delle funzioni e dei servizi essenziali dello Stato inclusi nel perimetro. Articolo pubblicato il 16.06.2021 – aggiornato il 08.08.2021
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