Professione

Inarcassa, bonus Covid-19 e finanziamenti: istruzioni per l’uso

Le misure intraprese da Inarcassa per sostenere i propri iscritti a seguito dell'emergenza Covid-19. Dal primo aprile 2020 operativa la richiesta bonus
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Inarcassa, bonus Covid-19 e finanziamenti: istruzioni per l’uso

Nel pomeriggio dell’1 aprile 2020, con un po’ di problemi sulla piattaforma Inarcassa, gli iscritti hanno potuto accedere alla propria pagina riservata per richiedere l’indennità una tantum di 600 euro, avvallata dal decreto attuativo del d.l. 18/2020.

Sono passati nemmeno due giorni e le numerose richieste accompagnano altrettanto numerose domande da parte degli iscritti. Inarcassa a questo proposito ha creato una pagina dedicata alle faq, al fine di fornire chiarimenti in merito.

Vediamo qui di seguito le misure intraprese dal governo e da Inarcassa a sostegno dei professionisti iscritti, in termini di una tantum e finanziamenti, nonchè i chiarimenti inviati dal Cni agli iscritti.

I chiarimenti del Cni

Il Cni invia ai propri iscritti un chiarimento sintetico relativamente alle misure economiche a supporto dei professionisti.

Chi può fare richiesta del bonus? I professionisti che risultino iscritti ad Inarcassa alla data del 23 febbraio 2020 e che non siano percettori di pensione
A quali condizioni? Il richiedente deve aver percepito un reddito complessivo nell’anno di imposta 2018 non superiore a 35mila euro

Oppure

Il richiedente deve aver percepito nell’anno di imposta 2018 un reddito complessivo compreso tra 35mila e 50mila euro ed aver chiuso la partita Iva, o ridotto l’attività autonoma o libero-professionale di almeno il 33% nel primo trimestre 2020, rispetto allo stesso reddito del primo trimestre 2019, a causa dell’epidemia COVID-19.

 

L’Iscritto ad Inarcassa deve essere in regola con i versamenti previdenziali alla Cassa?

 

No. Non è un requisito che Inarcassa può chiedere e comunque non è un criterio per l’ottenimento del bonus.
 

Occorre essere iscritti ad Inarcassa dal 2018?

 

No. si può essere iscritti anche dai primi mesi del 2020, l’importante è rientrare in una delle due fasce di reddito sopra indicate
 

Occorre dimostrare che nel 2018 si svolgeva lavoro autonomo?

 

No
Quali documenti occorre presentare  

La domanda si inoltra tramite Inarcassa on line e consiste nella compilazione di una autodichiarazione relativa ai requisiti contributivi e reddituali. Va allegata copia della scansione del documento di identità e del codice fiscale.

 

Dove si inoltra la domanda Dal seguente link: https://www.inarcassa.it/idp/Authn/UserPassword

Inarcassa risponde agli iscritti

Il comune denominatore dei chiarimenti corrisponde principalmente agli scaglioni di accesso all’indennità. In molti casi le seguenti situazioni sono risolte attraverso una autocertificazione da parte dell’iscritto, ovvero:

  1. Riduzione del reddito almeno del 33%.
  2. Per professionista iscritto che nel 2018 non era nè detentore di p.iva nè iscritto ad Inarcassa.
  3. Dimostrazione che i provvedimenti restrittivi emanati abbiano determinato una contrazione dell’attività lavorativa.

Un’altra preoccupazione è legata ai tempi di rilascio dell’indennità. A questo Inarcassa risponde così: “Al termine della procedura di invio, come indicato, viene notificata un’attestazione, protocollata, di ricezione della richiesta. Successivamente riceverà o una comunicazione di ammissione o una comunicazione di reiezione. Il bonifico sarà effettuato prima possibile, tenendo conto anche dei tempi tecnici di lavorazione delle banche”.

Le faq complete ed i relativi chiarimenti aggiornati in tempo reale sono disponibili al seguente link.

Modalità di attribuzione dei 600 euro per gli iscritti ad Inarcassa

Di seguito riportiamo le modalità di presentazione, attribuzione ed erogazione dei 600 euro:

  1. Criteri di ammissibilità delle istanze per richiedere i 600 euro
  2. Periodo di presentazione delle istanze per richiedere i 600 euro
  3. Modalità di attribuzione dei 600 euro

Criteri di ammissibilità delle istanze per richiedere i 600 euro

Il  decreto attuativo stabilisce che le istanze siano ritenute ammissibili se hanno i seguenti requisiti:

  1. Devono essere presentate tra il 1° ed il 30 aprile 2020;
  2. Devono essere presentate dai professionisti non titolari di pensione;
  3. Di non percepire altre indennità;
  4. I professioni che lo richiedono devono avere un reddito complessivo, percepito nell’anno di imposta 2018, non superiore a 35.000 euro;
  5. Le domande potranno essere presentate anche da coloro che abbiano percepito nell’anno di imposta 2018 un reddito complessivo compreso tra 35.000 euro e 50.000 euro a condizione:
    • o di aver chiuso la partita IVA dal 23 febbraio al 31 marzo 2020
    • o di aver subito una riduzione di almeno un terzo del reddito nel primo trimestre 2020 rispetto al primo trimetre 2019.

Dal decreto è stata rimosso il requisito di “Regolarità contributiva per l’anno 2019”.

Periodo di presentazione delle istanze per richiedere i 600 euro

Le istanze saranno presentate solo esclusivamente nell’area riservata di Inarcassa On Line tra il 1° ed il 30 aprile 2020.

Modalità di attribuzione dei 600 euro

Secondo quanto annunciato dai Ministeri del Lavoro e dell’Economia, le indennità verranno erogate:

  1. dopo aver verificato il possesso dei requisiti;
  2. agli iscritti seguendo l’ordine cronologico di presentazione;
  3. Inarcassa avrà cura di non escludere alcun professionista avente diritto.

Ulteriori chiarimenti, utili alla miglior fruizione dell’agevolazione prevista dal Decreto, verranno forniti sul sito della Cassa ad avvenuta pubblicazione del testo definitivo, da parte dei ministeri competenti.

Finanziamenti Inarcassa Emergenza Covid-19

Nell’ambito degli interventi deliberati da Inarcassa il 13 marzo 2020, sono disponibili per gli associati Finanziamenti in conto interessi fino a 50.000 euro, da restituire in 5 anni senza interessi, che restano in carico a Inarcassa, finalizzati a fronteggiare l’emergenza Covid-19.

I finanziamenti sono erogati tramite convenzione con l’Istituto Tesoriere Banca Popolare di Sondrio. Il bando e la scheda di finanziamento sono scaricabili dal link in fondo all’articolo.

Finalità del finanziamento

Il finanziamento può essere concesso per:

  • qualsiasi esigenza di liquidità nello svolgimento dell’attività professionale connessa allo stato di crisi;
  • anticipazione costi da sostenere per progetti ed interventi da effettuarsi a fronte di committenze di uno o più incarichi professionali;
  • acquisto di immobilizzazioni materiali e immateriali necessarie allo svolgimento dell’attività professionale.

L’importo finanziabile sarà da un minimo di € 5.000 a un massimo di € 50.000 per sinogolo professionista, anche associato o socio di una socità di professionisti o società tra professionisti.

Chi può accedere al finanziamento Inarcassa e come?

Possono accedere al finanziamento agevolato Covid-19 tutti gli iscritti ad Inarcassa, senza limiti di età, in regola per il rilascio del certificato di regolarità contributiva alla data della richiesta.

La domanda può essere inoltrata esclusivamente tramite Inarcassa On line. E’ sufficiente collegarsi alla propria area riservata digitando i codici personali e selezionare, nella sezione “Servizi finanziari e assicurativi”, la voce corrispondente.

Termine di presentazione della domanda

Le domande possono essere presentate entro il 31 dicembre 2020 e saranno istruite secondo l’ordine cronologico di presentazione fino a capienza dello stanziamento deliberato.

Qual è la durata del finanziamento?

Il prestito concesso avrà durata di 24, 36, 48 e 60 mesi, con 6 mesi di preammortamento ed il tasso nominale annuo, interamente a carico di Inarcassa, sarà fisso, parametrato al’IRS di periodo maggiorato di uno spread di 2,5 punti percentuali, tasso minimo pari allo spread. Inarcassa corrisponderà il 100% della quota interessi alla scadenza di ogni rata.

Il contributo sugli interessi è previsto esclusivamente in regime di iscrizione ad Inarcassa; pertanto qualora, per qualsiasi ragione, intervenga la cancellazione dai ruoli dell’Associazione detto contributo viene meno e il professionista dovrà provvedere al loro pagamento integrale a decorrere dalla prima rata non ancora corrisposta, a meno dell’immediato rimborso del credito residuo.

Spese e modalità di erogazione del finanziamento

  1. SPESE ISTRUTTORIA “una tantum”: € 50 trattenute sull’importo erogato.
  2. PERIODICITA’ di RIMBORSO: Rate mensili, con inizio dopo 6 mesi dall’erogazione.
  3. SPESE INCASSO RATE: € 3,50 per ciascuna rata.
  4. PENALITA’ DI ESTINZIONE ANTICIPATA: in caso di estinzione anticipata sarà prevista l’applicazione di una penale pari all’1% del capitale residuo.
  5. COPERTURA ASSICURATIVA: è possibile aderire alla polizza assicurativa denominata Arc@professione che garantisce al titolare del finanziamento il pagamento del debito residuo in caso di morte o invalidità totale e permanente.
  6. ONERI FISCALI: all’atto dell’erogazione sarà trattenuta in ottemperanza al DPR 601/73, l’imposta sostitutiva pari allo 0,25% del capitale erogato.
  7. EROGAZIONE: Il finanziamento viene concesso a insindacabile giudizio della Banca Popolare di Sondrio.

Bonus baby sitting Inps

L’art. 23 del D.L. 18/2020 prevede anche per i liberi professionisti iscrittiad Inarcassa la possibilità di accedere al bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting, nel limite massimo complessivo di 600 euro.

In base alla stessa norma, le modalità operative e il monitoraggio delle domande sono in capo all’INPS.

Le domande dovranno dunque essere presentate direttamente all’INPS con le modalità indicate nella circolare n. 44 del 24/3/2020.

L’INPS precisa, infine, che le istanze saranno verificate ed accettate secondo l’ordine cronologico di presentazione fino ad esaurimento delle risorse, salvo ulteriori stanziamenti da parte dello Stato.

Pubblicato il 30/03/2020 ed aggiornato il 3/04/2020

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