Professione

Covid-19: da Inarcassa ok allo stanziamento di 100 milioni di euro

Per gli iscritti ad Inarcassa, colpiti come tutti dall'emergenza Covid-19 il 30 marzo un bando per accedere al finanziamento massimo di € 50.000
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Covid-19: da Inarcassa ok allo stanziamento di 100 milioni di euro

Quando sarà rientrata l’emergenza sanitaria del Coronavirus, si dovrà (probabilmente in molti la stanno già affrontando) far fronte all’emergenza economica. I professionisti iscritti ad Inarcassa, tutt’oggi operativi ai sensi dei decreti ministeriali, ultimo in ordine temporale il decreto Chiudi Italia, sono comunque limitati nelle proprie competenze per causa di forza maggiore. E’ forse il riscontro dell’oggettiva e diffusa difficoltà operativa unita all’emergenza sanitaria che ha visto, lo scorso 25 marzo, esprimersi il Consiglio di Amministrazione di Inarcassa a deliberare all’unanimità lo stanziamento aggiuntivo di 100 milioni di euro da destinare nel 2020 alle misure di assistenza tese a fronteggiare l’emergenza Covid-19.

Lunedì 30 marzo sul sito di Inarcassa sarà pubblicato il bando per accedere al finanziamento destinato ai professionisti.

Inoltre, Inarcassa insieme alle altre Casse di Previdenza aderenti all’AdEPP ha sottoscritto una lettera di richieste urgenti indirizzate al Governo e ai Ministeri Vigilanti, sollecitando, in considerazione della gravissima situazione, una immediata risposta.

Conferma dei servizi deliberati il 13 marzo 2020

Il Consiglio di Amministrazione ha altresì messo a punto i servizi già deliberati il 13 marzo 2020, pubblicando, inoltre, il prossimo 30 marzo un bando per accedere al finanziamento massimo di € 50.000.

Agevolazioni finanziarie

Finanziamenti fino a un massimo di € 50.000, da restituire in 5 anni, per tutti gli iscritti in regola con gli adempimenti contributivi, con il 100% degli interessi a carico di Inarcassa.

Il finanziamento è concesso in regime di convenzione con l’istituto di credito tesoriere, Banca Popolare di Sondrio.

Il bando sarà pubblicato lunedì 30 marzo sul sito della Cassa, contestualmente all’attivazione della procedura. Il finanziamento può essere concesso per:

  • qualsiasi esigenza di liquidità nello svolgimento dell’attività professionale connessa all’attuale stato di crisi;
  • l’anticipazione dei costi da sostenere per progetti e interventi da effettuarsi a fronte di committenze di uno o più incarichi professionali;
  • l’acquisto di strumentazioni materiali ed immateriali necessarie allo svolgimento dell’attività professionale.

Misure di assistenza

  • Sussidi per coloro che hanno contratto il Covid-19. Il sussidio, da erogarsi una tantum viene previsto per nucleo familiare degli iscritti e pensionati in caso di contagio: sia dell’associato che di uno o più componenti il nucleo, coniuge o figli aventi diritto alla pensione ed ai superstiti. E’ già disponibile sul sito il modello di richiesta, alla voce ‘modulistica’.
  • Assistenza sanitaria nell’ambito delle coperture assicurative della Polizza collettiva, offerte con la Compagnia RBM Salute. E’ stata introdotta, con onere a carico dell’Associazione, un’ulteriore garanzia valida per tutti gli iscritti e i pensionati in regola con la contribuzione.
  • E’ in particolare prevista un’indennità giornaliera di 30 euro fino ad un massimo di 30 gg in caso di ricovero per Covid-19 e una indennità una tantum di euro 1.500, in caso di terapia intensiva.

Covid-19 ed Inarcassa: quali ulteriori azioni occorre prevedere?

Dopo le misure, già varate nella seduta del 13 marzo scorso, con un impegno preliminare di 8 milioni di euro, il CdA ha affrontato l’analisi costi/benefici delle possibili ulteriori azioni da proporre al prossimo Consiglio nazionale dei delegati (Cnd)  a seguito della variazione di bilancio di 100 milioni.

Le azioni di intervento e la loro efficacia devono obbligatoriamente essere oggetto di autorizzazione da parte dei ministeri vigilanti. Per questo motivo Inarcassa chiede al Cdn di valutare ed integrare i seguenti provvedimenti, in modo da rispondere efficacemente alle esigenze degli associati.

Primo provvedimento: liquidità

  1. Sostegno alla professione con ampliamento del finanziamento/prestito d’onore a tasso zero;
  2. costituzione di un Fondo di garanzia per chi non ha merito di credito;
  3. ulteriori stanziamenti assistenziali/sanitari per quanti interessati da patologia COVID-19;
  4. sussidi aggiuntivi a quelli eventualmente previsti dal Governo.

Secondo provvedimento: aspetto contributivo e genitorialità

  1. Deroga del contributo soggettivo minimo 2020 con possibilità di riscatto, nel futuro, con le modalità già operative in Inarcassa.
  2. Sulla genitorialità: Sussidio una tantum – aggiuntivo rispetto al cosiddetto bonus ‘baby sitter’ previsto dal Governo – per papà e/o mamme con bambini under 12.

Covid-19 ed Inarcassa: le prime risposte agli iscritti

In relazione ai quesiti posti da molti iscritti il CdA ha ritenuto opportuno deliberare che:

  1. le singole misure adottate sono tra loro cumulabili;
  2. nonostante la natura straordinaria e temporanea della tipologia di interventi, la cumulabilità si estende a qualsiasi altra prestazione assistenziale e previdenziale, ordinariamente erogata dall’Associazione sia direttamente, sia in regime di convenzione, con particolare riferimento alle indennità di maternità, paternità, inabilità temporanea, copertura sanitaria, diaria da ricovero.
  3. Inarcassa Card: è in fase di negoziazione, per quanto attiene la linea contributi e finanziamenti, il blocco temporaneo dei pagamenti.
  4. Rientrerebbe nei provvedimenti proposti dal Governo un assegno una tantum di 600 euro per gli iscritti fino ad un limite di reddito da definirsi, ex art. 44 decreto Cura Italia, dal Fondo di 300 milioni di euro, per i soli liberi professionisti non pensionati. La copertura coinvolgerebbe una platea di circa 700.000 iscritti alle Casse, ivi compresi ingegneri e architetti.

Art. 44 – (Istituzione del Fondo per il reddito di ultima istanza a favore dei lavoratori danneggiati dal virus COVID-19)

1. Al fine di garantire misure di sostegno al reddito per i lavoratori dipendenti e autonomi che in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID 19 hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro è istituito, nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, un Fondo denominato “Fondo per il reddito di ultima istanza” volto a garantire il riconoscimento ai medesimi soggetti di cui al presente comma, di una indennità, nel limite di spesa 300 milioni di euro per l’anno 2020.
2. Con uno o più decreti del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro trenta giorni dall’entrata in vigore del presente decreto, sono definiti i criteri di priorità e le modalità di attribuzione dell’indennità di cui al comma 1, nonché la eventuale quota del limite di spesa di cui al comma 1 da destinare, in via eccezionale, in considerazione della situazione di emergenza epidemiologica, al sostegno del reddito dei professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria di cui ai decreti legislativi 30 giugno 1994, n. 509 e 10 febbraio 1996, n. 103.
3. Alla copertura degli oneri previsti dal presente articolo si provvede ai sensi dell’articolo 126.

 

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