Come funziona l’Assegno Unico Universale 2023?

La legge di Bilancio 2023 ha apportato modifiche alla disciplina dell’Auu – Assegno Unico Universale per i figli (a questo link la guida) , istituito con il dlgs n. 230 del 29 dicembre 2021, per i nuclei con ISEE fino a 40mila euro:
- maggiorazione del 50% nel primo anno di vita del bambino;
- maggiorazione del 50% nei primi tre anni di vita, in caso di 3 o più figli;
- diventa stabile la maggiorazione 2022 per i figli disabili maggiorenni fino a 21 anni;
- aumento maggiorazione forfettaria per le famiglie con 4 o più figli.
A decorrere dal 1° marzo 2023, per coloro che, nel corso del periodo gennaio 2022 – febbraio 2023, abbiano presentato una domanda di Assegno unico e universale per i figli a carico, e la stessa non sia stata respinta, revocata o decaduta od oggetto di rinuncia da parte del richiedente, l’INPS continuerà a erogare d’ufficio la misura, senza la necessità di presentare una nuova domanda.
Una nuova domanda di Auu va invece presentata all’INPS entro il 28 febbraio 2023 solo dai soggetti che non hanno mai beneficiato della misura, oppure nel caso siano variazioni dei requisiti della famiglia, ad esempio:
- la nascita di figli;
- la variazione o inserimento della condizione di disabilità del figlio;
- le variazioni della dichiarazione relativa alla frequenza scolastica/corso di formazione per il figlio maggiorenne (18-21 anni);
- le modifiche attinenti all’eventuale separazione/coniugio dei genitori;
- i criteri di ripartizione dell’Assegno tra i due genitori sulla base di apposito provvedimento del giudice o dell’accordo tra i genitori;
- variazione delle condizioni che occorrono per la spettanza delle maggiorazioni previste dagli articoli 4 e 5 del decreto legislativo n. 230/2021;
- variazioni delle modalità di pagamento prescelte dal richiedente e/o dall’eventuale altro genitore.