Edilizia

Superbonus 110%, in arrivo le aliquote differenziate

Lo anticipa il sottosegretario Vannia Gava: l’obiettivo è semplificare l’accesso alle procedure agevolate ed una maggiore interoperabilità tra le varie detrazioni
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Superbonus 110%, in arrivo le aliquote differenziate
Il Superbonus potrebbe cambiare. Ancora. A confermarlo è il Ministero della Transizione ecologica. Sarà necessaria “un’azione di semplificazione per il Superbonus e per le altre detrazioni sull’efficienza, a cui dovrebbe essere affiancata un’armonizzazione delle aliquote e la cessione del credito e lo sconto in fattura”. Una posizione, quella del Mite, cristallizzata dal sottosegretario Vannia Gava, rispondendo, lo scorso 31 marzo, ad un’interrogazione del deputato del Pd, Gianluca Benamati, presso la Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo della Camera dei Deputati. Il titolo dell’interrogazione, d’altronde, non lascia adito a dubbi: “Semplificazione delle procedure per l’accesso al cosiddetto Superbonus 110% nonché misure di efficientamento per la fruizione delle detrazioni”. Ecco l’articolata risposta del sottosegretario Gava, di sicuro interesse per i possibili risvolti futuri per i professionisti tecnici.

Superbonus e semplificazioni

Nell’interrogazione, Gianluca Benamati chiede lumi sulle iniziative messe in campo per semplificare il più possibile le procedure per il Superbonus 110%. Inoltre, se si sta studiando “un unico modello procedurale e possibilmente una unica percentuale di detrazione con meccanismi di aggiustamento a scalare del rimborso nella progressione temporale”. Tutto ciò per permettere “a famiglie e imprese di programmare e portare a compimento spese e investimenti”. Domande legittime, dunque, corroborate dalla bozza del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), che dà particolare rilevanza agli interventi di riqualificazione degli edifici residenziali. Prevista, infatti, la proroga del Superbonus 110% per i condomini e gli ex-IACP, rispettivamente al 31 dicembre 2022 e 30 giugno 2023.

L’importanza dell’edilizia

La risposta è emblematica. Il sottosegretario Gava ribadisce che “L’edilizia rappresenta per l’Italia un settore trainante del sistema economico e occupazionale”. In tale ambito, “lo sviluppo di questo settore può rappresentare una risposta non solo all’attuale crisi economica causata dall’emergenza sanitaria, ma anche agli obiettivi energetico-ambientali”. Fissati al 2030, dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) e dal processo di completa decarbonizzazione del settore civile previsto, per il 2050, dalla strategia per la riqualificazione energetica del parco immobiliare nazionale e dalla Renovation wave. Nell’ambito dell’efficienza energetica, il sottosegretario Gava segnala come meccanismi incentivanti e molto apprezzati dai cittadini” il cosiddetto “Ecobonus” ed il Conto termico. A cui si aggiungono (“anche se con finalità non prettamente di efficienza energetica”) il “Bonus Casa”, il “Sismabonus” ed il “Bonus facciate”.

La revisione delle agevolazioni fiscali

Fondamentale, poi, l’apporto del Superbonus. Per tutti questi motivi, il sottosegretario Gava si spinge a dire che “La politica a favore dell’efficienza energetica dovrà ovviamente continuare oltre le date segnalate”. Tra le idee, “si potrebbe proporre una revisione complessiva delle attuali detrazioni fiscali (Superbonus, Ecobonus, Sismabonus, Bonus casa, Bonus facciate, Bonus mobili, Bonus verde, Bonus alberghi), con un maggior coordinamento sia nelle modalità di accesso, sia nei contenuti”. Un approccio integrato agli incentivi consentirebbe anche di “ottimizzare le tempistiche ed i costi di riqualificazione di ogni edificio”. L’obiettivo deve essere promuovere interventi di riqualificazione in un’ottica di “sostenibilità che interessi vari aspetti, quali l’efficienza, la produzione di energia da fonti rinnovabili e l’elettrificazione dei consumi”, aggiunge Vannia Gava.

Le aliquote di detrazione

Incentivi importanti, dunque. Ed ecco la soluzione da adottare, secondo Vannia Gava: “La riforma del quadro normativo relativo agli incentivi per il patrimonio immobiliare potrebbe prevedere diverse aliquote di detrazione, in funzione delle performances generali raggiunte dall’edificio. Da ottenere attraverso interventi con vari livelli di priorità”. Le detrazioni così armonizzate dovrebbero continuare ad essere affiancate da strumenti già rodati. Tra questi, “la cessione del credito e lo sconto in fattura, con procedure adeguate anche per le PMI del settore. Oltre a misure di efficientamento e di semplificazione della disciplina di cui al Testo unico dell’edilizia”.

Le reazioni: Assoenergia

Le reazioni alle parole del sottosegretario Gava non si sono fatte attendere. Secondo Andrea Rossetti, presidente di Assopetroli-Assoenergia, “occorre coordinare ed estendere i bonus per l’efficienza energetica e rendere strutturali la cessione del credito e lo sconto in fattura”, seguendo “l’intento del Governo, che accogliamo con piena soddisfazione”. L’associazione auspica “una completa stabilizzazione dei meccanismi incentivanti finora attivi” e “una revisione complessiva delle attuali detrazioni fiscali”. Ritenendo, infine, che i tempi siano maturi per ragionare su un Testo Unico.
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