E’ operativa l’
Ordinanza 126 del
Commissario alla Ricostruzione post sisma 2016, Giovanni Legnini, che
aumenta il contributo pubblico per la ricostruzione degli edifici danneggiati dal terremoto. Il provvedimento regolamenta il Prezzario del Cratere e prevede anche lo stanziamento di risorse aggiuntive per le opere pubbliche già finanziate.
Il posticipo al 15 ottobre 2022
L’Ordinanza regolamenta il nuovo Prezzario Unico del Cratere 2022. Stabilendo un
aumento del costo parametrico, ovvero del tetto massimo del contributo concedibile,
pari al 25% per gli immobili produttivi e al 20% per quelli residenziali. Previste, inoltre, particolari maggiorazioni che fanno lievitare l’importo fino a quasi il 50% per alcune tipologie di edifici. Oltre ad un aggiornamento semestrale del Prezzario. Ma non solo.
Posticipato al prossimo 15 ottobre il termine ultimo per la
presentazione delle
domande e dei
progetti di ricostruzione da parte dei residenti beneficiari di Cas (Contributo di autonoma sistemazione) e
Sae (Sistemi abitativi emergenziali).
Il nuovo Prezzario del Cratere: criteri e modalità
Il Prezzario ed il nuovo costo parametrico si applicheranno a tutte le
nuove richieste di contributo. Oltre a quelle presentate ma non ancora approvate dagli Uffici Speciali della Ricostruzione, e anche a quelle decretate in precedenza. Con il riconoscimento dei maggiori costi per le lavorazioni effettuate a partire dal mese di luglio del 2021. L’Ordinanza fa lievitare il
contributo per gli edifici uni e bifamiliari con danni gravissimi del 25%. L’aumento si attesta al 20% per tutte le altre tipologie di immobili. Con aumenti, in particolari casi, sino al 50%. Per gli
immobili produttivi il nuovo costo parametrico registra una
maggiorazione di un ulteriore 30% per gli edifici in cemento armato e del 40% se realizzati in acciaio. Il Prezzario Unico 2022 ed il nuovo costo parametrico potranno essere applicati sia alle nuove richieste di contributo, sia a quelle già presentate e non ancora approvate.
Aiuto a cittadini e imprese
Si tratta di un provvedimento che “
risponde in modo adeguato ai problemi delle imprese e dei cittadini. In una fase congiunturale molto critica, segnata da un
forte aumento dei prezzi e dalla scarsa disponibilità di materiali essenziali per l’edilizia” sottolinea il Commissario, Giovanni Legnini. Che aggiunge: “Dopo le riforme e le semplificazioni degli anni scorsi, ed ora che il passaggio dell’adeguamento dei prezzi si è risolto, ci sono le migliori condizioni possibili perché la ricostruzione avanzi in modo deciso e convinto. I cittadini possono contare sul Superbonus 110% fino al 2025 per coprire le eventuali spese non coperte dal contributo, i professionisti e le imprese su compensi adeguati e liquidi”. E ancora: “Molto del lavoro che resta da fare è nelle mani degli amministratori locali, dei cittadini, dei loro tecnici e delle imprese. Ho piena fiducia che tutti sapranno cogliere le opportunità che il nuovo quadro economico ci offre”.
Rinvio scadenze per Cas e Sae
Un’altra importante novità riguarda il
rinvio delle scadenze per i titolari di Cas e Sae. In seguito ad un incontro tra il
Commissario Legnini e il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, è emersa la necessità di stabilire nuovi termini per i prossimi adempimenti dei residenti nel territorio colpito dal terremoto. Il nodo è relativo all’
assistenza abitativa dei residenti beneficiari di Cas e Sae. Il termine per la dichiarazione di conferma dei requisiti, che sarà fissato da un’Ordinanza della Protezione Civile,
sarà differito al prossimo 15 settembre. La dichiarazione sarà telematica, con accesso diretto alla piattaforma elettronica da parte dei cittadini dotati di strumenti di identificazione digitale.
Il termine per la presentazione dei progetti di ricostruzione e della richiesta del contributo,
sarà rinviato al prossimo 15 ottobre.