Architettura

Il premio Carlo Scarpa per il giardino vola in Cina

Vincono i giardini del tè di Dazhangshan con il paesaggio ondulato e ordinato della contea di Wuyuan, territorio dagli alti valori estetici, culturali, ecologici e storici
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Il premio Carlo Scarpa per il giardino vola in Cina
I giardini del tè di Dazhangshan, area della Cina meridionale in cui da oltre 1200 anni si coltivano alcune delle più rinomate varietà di foglie di tè al mondo, si sono aggiudicati la trentesima edizione del Premio internazionale Carlo Scarpa per il giardino. Promosso dal 1990 da Fondazione Benetton Studi Ricerche, premia ogni anno l’intervento che eleva e diffonde nel miglior modo la cultura del governo del paesaggio e di cura dei luoghi e nel recente passato ha concentrato la sua attenzione e la sua opera di promozione e diffusione sui Céide Fields irlandesi (2018) e sui Jardín de Cactus dell’isola di Lanzarote (2017).

I giardini del tè di Dazhangshan

Il paesaggio che caratterizza la contea di Wuyuan, collocata nella parte nord orientale della provincia del Jiangxi dentro il ‘triangolo d’oro del tè’, ha preso forma nel corso di oltre un millennio di storia ne ha trasformato i rilievi creando un paesaggio dai caratteristici campi ondulati, caratterizzati dal correre ordinato di piantagioni organizzate in bassi filari che, nelle valli ai piedi del monte Dazhangshan, interrompono foreste e risaie e diventano depositari di valori che, andando oltre l’estetica, sono ecologici, culturali, storici, di sostenibilità e di cura responsabile del territorio da tramandare alle generazioni future. La coltivazione del tè avviene da sempre ricorrendo a metodologie tradizionali e seguendo i principi della coltivazione biologica che nel 2001 hanno valso ai frutti di questa regione il riconoscimento dell’Organizzazione del Commercio Equo Internazionale FLO (Fairtrade Labelling Organizations International). La produzione viene oggi portata avanti da 250 famiglie di coltivatori che abitano in 8 cittadine che, immerse nelle colline coltivate, occupano un territorio di circa 530 ettari (9.300 dei quali coltivati a tè, che si affiancano a boschi e risaie).

La motivazione per il premio Carlo Scarpa

Il premio Carlo Scarpa 2019, conferito da una giuria presieduta da Luigi Latini (Università IUAV di Venezia), non ha voluto riconoscere solo i peculiari caratteri del paesaggio ma anche il piccolo e virtuoso sistema economico generato dalla coltivazione del tè: “intende essere espressione di vicinanza e riconoscimento per tutte quelle persone che in questo luogo, dove la complessità degli aspetti economici, ecologici, etici ed estetici che definiscono un paesaggio appaiono unirsi armoniosamente, testimoniano con il proprio lavoro la necessità di sviluppare una relazione sempre più consapevole con la terra e con i suoi frutti”. A Dazhangshan i villaggi, i campi e le colline diventano infatti parti di un sistema organico e integrato che, oltre ad avere disegnato un paesaggio antropizzato dagli alti valori, ha portato alla nascita della Jiangxi Wuyuan Dazhangshan Organic Food Company, cooperativa auto organizzata che oggi, sebbene non unica in questa parte di territorio, mette insieme coltivatori diretti e figure, tecniche e commerciali, legate alla produzione e alla vendita del tè generando vantaggi per tutti, a partire dai guadagni provenienti sia da sane modalità di coltivazione che dalla forza di un consorzio diventato marchio di qualità superiore.

Photogallery

La mostra e il progetto di diffusione

L’ancora recente apertura della Galleria delle Prigioni, che nel centro di Treviso trasformano su progetto del figlio di Carlo Scarpa Tobia, le ex carceri asburgiche in spazio per l’esposizione dell’arte, diventa il luogo ideale per la consueta mostra dei progetti partecipanti al premio. Unendo il paesaggio all’arte, è in previsione un’esposizione che, incentrata sul tema “curare la terra”, porterà sul paesaggio lo sguardo di alcuni artisti. Gli appuntamenti previsti sono quindi i seguenti: venerdì 10 maggio verrà aperta la mostra ‘The Ground We Have in Common’, curata da Patrizia Boschiero, Fondazione Benetto, e Nicolas Vamvouklis; l’11 maggio si svolgeranno la cerimonia pubblica del premio (negli spazi del Teatro Comunale di Treviso in cui saranno presentati anche un film documentario e un volume dedicati al progetto vincitore) e un convegno internazionale di approfondimento (che si terrà presso la sede di Fondazione Benetton), mentre domenica 12 maggio la chiesa di San Teonisto (anch’essa frutto di un recente intervento di recupero e rifunzionalizzazione progettato da Tobia Scarpa per Fondazione Benetton) ospiterà un concerto di musica cinese.
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