Modelli e strategie

Una Vision Zero per una mobilità urbana più sicura e green

Vision Zero è una proposta organica, patrocinata da Legambiente, per l'utilizzo dei fondi per la mobilità in città, nel contesto di Next Generation EU
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Una Vision Zero per una mobilità urbana più sicura e green
LegambienteFondazione GuccioneVivinstrada e Kyoto Club presentano Vision Zero. Una proposta organica di utilizzo dei fondi per la mobilità in città, inquadrabile come richiesta al Governo e ai Ministeri competenti nel contesto del programma di investimenti che l’Italia deve presentare alla Commissione Europea per Next Generation EU. Si richiedono, nello specifico: 23 miliardi in investimenti su sicurezza stradale, mobilità sostenibile, trasporto ferroviario regionale, trasporto pubblico locale e sharing. Nello specifico la richiesta è di stanziare 8 miliardi sul Fondo Nazionale per la Sicurezza Stradale per riqualificare le strade urbane e le città e per un piano di formazione e comunicazione riguardante le alternative all’automobile. Per Vision Zero s’intende infatti un cambio di passo nella cultura della mobilità – ancora incentrata sull’egemonia dell’auto privata – in direzione più sicura e green, con l’obiettivo ultimo dell’azzeramento di morti e feriti su strada.

Quattro obiettivi

Il Piano Vision Zero è articolato in 4 punti cardine:
  1. riqualificare le città e rifinanziare il Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale (Legge 144/1999), elaborando progetti di mobilità dolce cofinanziati dagli enti locali;
  2. potenziare trasporto ferroviario regionale (5 miliardi di spesa preventivata) e trasporto pubblico locale e sharing mobility (10 miliardi di spesa preventivata);
  3. affidare a un sottosegretario alla Presidenza del Consiglio l’organo di governance per coordinare le azioni di tutti i Ministeri che hanno competenze su mobilità, inquinamento, clima e sicurezza stradale;
  4. predisporre un Piano per la formazione e la comunicazione della Vision Zero. Per costruire una nuova mobilità occorre dotarsi di una Centro di Alta Formazione, fulcro della diffusione di una rinnovata visione delle politiche stradali, green e infrastrutturali integrate (spesa preventivata di 3 miliardi di euro).

Vision Zero vuol dire nuova mobilità, sicurezza stradale, ambiente, democrazia rappresentativa e diretta, rigenerazione urbana, decarbonizzazione. Tra collisioni stradali e inquinamento urbano nel 2019 sono morte più di 83.000 persone: il costo sociale, sempre secondo i dati ISTAT di quell’anno, risulta pari a 16,9 miliardi di euro, l’1% del pil nazionale. Questo sanguinoso tributo, che ha un costo sociale ed economico enorme, vede la velocità come causa principale delle collisioni stradali ed elemento che ne determina la gravità, ma non è inevitabile”, la dichiarazione congiunta delle associazioni proponenti.

Si può cambiare, semplicemente attivando il dispositivo ISA (Intelligent Speed Adaptation), moderando la velocità con maggiori controlli e la riduzione delle sezioni stradali e della velocità, aumentando il modale share e dissuadendo dall’uso del mezzo privato, rimettendo al centro delle città e della viabilità le persone e non le automobili, al centro della mobilità gli utenti e non i mezzi di trasporto”.
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