Modelli e strategie

Pnrr italiano, promossi a pieni voti a Bruxelles

Con il via libera della Commissione Ue arrivano anche i primi finanziamenti: 25 miliardi di euro già a luglio
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Pnrr italiano, promossi a pieni voti a Bruxelles

Promosso pieni voti, o quasi, il Pnrr italiano. Bruxelles ha assegnato al documento tutte A, il massimo, e una B alla voce ‘Costi’. Una pagella allineata a quella degli altri piani finora approvati, quelli di Austria, Lussemburgo, Danimarca, Grecia, Slovacchia, Spagna e Portogallo.

Pnrr italiano ben allineato al Green Deal

Il Pnrr italiano, stando alla ‘pagella’ UE,  è “ben allineato” al Green Deal. Grazie al 37% di misure indirizzate alla transizione climatica, tra cui progetti di efficientamento energetico degli edifici (Superbonus) e per favorire la concorrenza nel mercato del gas e dell’elettricità. Bruxelles rileva poi che al digitale è dedicato il 25% del piano, con misure per la digitalizzazione delle imprese, incentivi fiscali per la transizione 4.0, la banda larga e il sostegno a ricerca e innovazione. 

Per la Commissione il Pnrr italiano “rappresenta una risposta bilanciata e completa alla situazione economica e sociale”, e “contribuisce in maniera efficace ad affrontare le sfide identificate dalle raccomandazioni”. Inoltre “rafforza il potenziale di crescita, la creazione di posti di lavoro, e la resilienza economica, sociale ed istituzionale”. Tutte le misure, compreso il meccanismo anti-frodi, sono state giudicate ‘coerenti’ e in linea con l’obiettivo di un impatto duraturo.

B solo per la voce dei costi ma c’è la benedizione diretta di Ursula

L’unica B, come detto, riguarda la voce dei costi. Giudizio che accomuna il piano italiano a quelli finora promossi. Il giudizio positivo al Pnrr italiano è stato naturalmente centrale nell’incontro romano del tour Make it Real della presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen. “Grazie Mario. Il Recovery plan italiano soddisfa i criteri della Commissione europea, è ambizioso e lungimirante. L’Italia ha il pieno sostegno della Commissione, c’è stata una cooperazione eccellente”. Il premier Mario Draghi ha ribadito durante l’incontro con la Von der Leyen che “entro il mese di giugno presenteremo un disegno di legge delega per la riforma di appalti e concessioni, nel mese di luglio ci sarà la concorrenza e a giorni dovrebbe andare in Consiglio dei ministri la giustizia. L’idea è di procedere veramente a grande velocità, e molti ministeri stanno già lavorando per la stesura dei bandi di gara”.

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