Modelli e strategie
Il PNRR rilancia l’edilizia scolastica con Piano RiGenerazione Scuola
il Piano RiGenerazione Scuola, ispirandosi agli obiettivi dell’Agenda 2030, intende promuovere un Piano nazionale per la transizione ecologica e culturale delle scuole
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Diversi i fondi PNRR per l’edilizia scolastica. Ance fa il punto in un convegno
Il problema della sicurezza delle scuole è stato spesso portato all’attenzione del Governo. Molti degli Istituti sparsi nel Paese, infatti, destano preoccupazioni, con una situazione nettamente peggiore al Sud e nelle periferie.
Di questo si è parlato anche durante il seminario online “PNRR, SCUOLE, TERRITORI – Scuole e nuova cittadinanza” organizzato da Ance con la collaborazione del Ministero dell’Istruzione, tenutosi il 24 gennaio.
Scuole e sicurezza: i numeri preoccupanti in Italia
Sul fronte sicurezza, ad oggi, la situazione nelle scuole non è molto incoraggiante. Secondo un report Ance, dei 40.160 edifici attivi in Italia (per 8,3 milioni di studenti), oltre la metà è stato costruito prima del 1974, inoltre:- il 43% si trova in zone ad alto rischio sismico (1 e 2);
- il 54% non dispone di certificato di collaudo;
- il 59% non dispone della prevenzione incendi;
- il 42,5% non ha accorgimenti di riduzione dei consumi energetici
- e il 17,7% non ha un piano di emergenza;
Piano RiGenerazione Scuola: così l’edilizia va in aiuto al mondo dell’Istruzione
Al seminario Ance la discussione si è spostata poi su rilancio e riqualificazione, a partire dall’esposizione del Piano RiGenerazione Scuola da parte della senatrice Barbara Floridia, Sottosegretaria del Ministero dell’istruzione, che ha richiamato le grandi opportunità derivanti dal PNRR insieme all’avv. Alessando Dini, ispirati agli obiettivi dell’Agenda 2030, con la quale si intende promuovere un Piano nazionale per la transizione ecologica e culturale delle scuole. In particolare, il Piano del MIUR, che riserva molta attenzione alle infrastrutture fisiche e digitali, prevede la costruzione di 200 scuole nuove ad elevata efficienza energetica, scuole sane, bonificate dall’amianto, scuole verdi e scuole digitali. Gli obiettivi fissati si distinguono in sociali, economici e ambientali, e puntano a valorizzare e rendere ripetibili le migliori esperienze e progettualità scolastiche, ma anche a fornire strumenti didattici alle scuole sulla transizione ecologica, monitorare e implementare le attività di educazione civica, offrire strumenti di formazione per i docenti, dedicare risorse alle attività di educazione alla sostenibilità e creare legami educativi con partner riconosciuti. Il pilastro RiGenerazione, sul fronte infrastrutture, prevede invece la creazione di spazi e luoghi fisici e digitali in grado di fornire un chiaro indirizzo per la realizzazione di nuove scuole sostenibili, con ampie aree verdi e ambienti didattici rimodulati. Questi interventi puntano anche alla riqualificazione energetica delle scuole, la modifica degli esterni in spazi verdi e la bonifica dall’amianto. Da qui la:- realizzazione di 200 scuole ad elevata efficienza energetica (NZEB);
- necessità di iniziare a costruire le scuole come comunità energetiche;
- realizzazione di laboratori green con orti, aule all’aperto e spazi verdi;
- l’avvio di nuovi progetti di digitalizzazione.
PNRR edilizia scolastica, le risorse destinate alle regioni
Un altro tema è stato poi affrontato durante il seminario Ance, ovvero quello dell’edilizia scolastica come opportunità di rigenerazione dei luoghi attraverso un rafforzamento delle relazioni tra scuola, società e territorio. Grazie alla distribuzione delle risorse del PNRR, infatti, 5,2 miliardi di euro saranno destinati a comuni, province, città metropolitane e regioni. Volendo fare una mappatura del territorio, le risorse per l’edilizia scolastica assegnate per ogni regione sono:- Abruzzo 300,4 milioni;
- Basilicata 252,1 milioni;
- Calabria 493,7 milioni;
- Campania 1.075,2 milioni;
- Emilia Romagna 435,6 milioni;
- Friuli-Venezia Giulia 180,4 milioni;
- Lazio 388,1 milioni;
- Liguria 222,4 milioni;
- Lombardia 967,6 milioni;
- Marche 274,3 milioni;
- Molise 152,6 milioni;
- Piemonte 482,4 milioni;
- Puglia 599,7 milioni;
- Sardegna 247,6 milioni;
- Sicilia 884,7 milioni;
- Toscana 417,3 milioni;
- Trentino-Alto Adige 155,8 milioni;
- Umbria 134,9 milioni;
- Valle D’Aosta 29,0 milioni;
- Veneto 551,5 milioni.
