Modelli e strategie

Economia circolare: un nuovo progetto per ridare vita a auto e elettrodomestici

Al via in Italia il progetto Europeo CIRCUITS, un programma che ha come obiettivo lo sviluppo di soluzioni digitali per la progettazione, la produzione e la gestione di componenti elettronici a fine vita.
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Economia circolare: un nuovo progetto per ridare vita a auto e elettrodomestici

Al via in Italia il progetto Europeo CIRCUITS (acronimo che sta per “Circular Integration of independent Reverse supply Chains for the smart reUse of IndusTrially relevant Semiconductors”), un programma che ha come obiettivo lo sviluppo di soluzioni digitali per la progettazione, la produzione e la gestione di componenti elettronici a fine vita.

A presentarlo è stato il Politecnico di Milano, che ha annunciato questa “Azione di Ricerca e Innovazione”, coordinata dai professori Paolo Rosa e Sergio Terzi del Dipartimento di Ingegneria Gestionale dell’Università lombarda.

Economia circolare: Cosa prevede il progetto CIRCUITS?

CIRCUITS si muove principalmente su due strade, che coincidono anche con la mission del progetto, ovvero:

  •  sviluppare nuove tecnologie per progettare, disassemblare e riusare in modo efficiente e sostenibile le componenti elettroniche fuori uso all’interno di nuovi prodotti;
  •  definire nuovi modelli di business migliorando la condivisione e la standardizzazione di dati tra i leader industriali coinvolti nelle stesse filiere.

Al centro delle soluzioni allo studio, come spiegato, vi sono i componenti elettronici nel settore automotive e degli elettrodomestici a fine vita.

In particolare, verranno dimostrati i vantaggi dell’economia circolare digitale attraverso 4 impianti pilota:

  • sviluppo di centraline elettroniche rispettose dell’ambiente incorporate negli inverter e nei sistemi di gestione della batteria dei veicoli elettrici;
  •  sviluppo di sensori per pneumatici di nuova generazione;
  •  sviluppo di schede elettroniche flessibili rispettose dell’ambiente;
  •  classificazione e stoccaggio dei circuiti stampati obsoleti di varie apparecchiature elettriche ed elettroniche.

In tal modo, CIRCUITS supporterà concretamente le aziende del settore automotive ed elettronica di massa, dimostrando i benefici ottenibili dall’applicazione del paradigma dell’economia circolare sia da un punto di vista del business e delle supply chain che da quello tecnologico e della sostenibilità, attraverso l’adozione delle tecnologie di Industria 4.0 nei processi di gestione dei componenti elettronici fuori uso e nella progettazione dei nuovi prodotti.

Gli obiettivi internazionali

Il lavoro del Politecnico di Milano è stato pensato e sviluppato su scala internazionale. Infatti, il “CircUits” lanciato il 1° gennaio 2023, è cofinanziato dalla Commissione Europea con il programma Horizon Europe.

Con un budget complessivo di 6 milioni di euro, quello che si è voluto fare fin da subito è stato affrontare l’emergente crisi dei materiali semiconduttori sostenendo le catene del valore nel settore automobilistico e di massa industrie elettroniche.

Guardando a quelli che sono i principali obiettivi fissati nel prossimo triennio, con il progetto si intende:

  •  sfruttare appieno le potenzialità e i benefici delle pratiche circolari attraverso le tecnologie digitali;
  •  aumentare l’efficienza delle risorse, l’indipendenza e ridurre l’impronta ambientale negativa dei processi di produzione dell’elettronica;
  •  migliorare la condivisione, lo scambio e la standardizzazione di informazioni e dati tra i leader del settore nelle stesse catene del valore e/o simili;
  •  dimostrare i vantaggi dell’economia circolare digitale attraverso 4 progetti pilota.

Non a caso, il progetto prevede anche test in un ambiente industriale appropriato, che renda concreto lo sviluppo di metodi sostenibili, basati su un modello circolare, per produrre nuovi componenti e prodotti ad alto valore aggiunto riutilizzando semiconduttori provenienti da diverse fonti e supportandone la rigenerazione.

Guidato da un partner italiano e con il coinvolgimento in totale di 20 partner, il programma durerà 36 mesi. e punterà a ridurre gli impatti negativi, principalmente sull’ambiente, della crescente dipendenza dai sistemi basati su semiconduttori nei settori dell’elettronica di massa e dell’automotive.

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