Modelli e strategie

Decreto Semplificazioni, appalti protagonisti. Ora è in vigore

Dalle misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale agli appalti fino a 150.000 euro senza gara fino al 31 luglio 2020, come cambierà il sistema Italia?
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Decreto Semplificazioni, appalti protagonisti. Ora è in vigore
Un percorso travagliato e irto di ostacoli, un’approvazione all’alba per il Decreto Semplificazioni. E l’entrata in vigore venerdì 17 luglio 2020 dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 16 luglio 2020. Entro i prossimi 60 giorni il provvedimento dovrà essere convertito in legge. Molti i temi che saranno rivoluzionati (fra questi il tema degli appalti, come anticipato in un nostro precedente articolo), a partire dall’esempio per eccellenza: il modello Genova. Sono quattro i fili conduttori, del cambiamento:
  1. Semplificazioni in materia di contratti pubblici ed edilizia;
  2. Semplificazioni procedurali e responsabilità;
  3. Misure di semplificazione per il sostegno e la diffusione dell’amministrazione digitale;
  4. Semplificazioni in materia di attività di impresa, ambiente e green economy.
In calce all’articolo, riassunte il decreto semplificazione in pillole.

Decreto semplificazione: opere da sbloccare

Al decreto Semplificazioni è allegato il documento “Allegato infrastrutture” , che prevede lo sblocco di alcune opere pubbliche, tramite una “corsia preferenziale” ispirata al cosiddetto “modello Genova” (commissario ad hoc). Su circa 750 opere attualmente bloccate, per oltre 60 miliardi di euro di investimenti, l’elenco comprende:
  • infrastrutture “storiche” come il Mose e la Tav,
  • interventi specifici per Cortina,
  • n. 130 tra strade e autostrade (Salerno-Reggio Calabria, Palermo-Catania-Messina, Pescara-Roma, Pescara-Bari, Venezia-Trieste, Gronda, Ionica, ampliamento della Salaria, Pontina), ferrovie, porti e aeroporti, definiti opere “prioritarie”, che dovrebbero ripartire con un piano del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti da 200 miliardi di euro.

Contratti pubblici ed edilizia nel Decreto Semplificazione

Di seguito alcune anticipazioni sui contenuti del Decreto Semplificazione per appalti, contratti pubblici ed edilizia.

Cambia l’affidamento dei lavori: fase transitoria

Al fine di incentivare gli investimenti nel settore delle infrastrutture e dei servizi, si introduce in via transitoria, fino al 31 luglio 2021, una nuova disciplina degli affidamenti di lavori, servizi e forniture. Le nuove norme prevedono:
  • l’affidamento diretto per prestazioni di importo inferiore a 150.000 euro;
  • una procedura negoziata, senza bando, previa consultazione di un numero di operatori variabile sulla base dell’importo complessivo, per tutte le prestazioni di importo pari o superiore a 150.000 euro e inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria.

Tempi di aggiudicazione

È previsto che l’aggiudicazione o l’individuazione definitiva del contraente avvenga entro due mesi, aumentati a quattro in specifici casi. Il mancato rispetto di tali termini, i ritardi nella stipulazione del contratto e quelli nell’avvio dell’esecuzione dello stesso possono essere valutati ai fini della responsabilità del responsabile unico del procedimento (Rup) per danno erariale e, qualora imputabili all’operatore economico, costituiscono causa di esclusione dello stesso dalla procedura o di risoluzione del contratto.

Contratti sopra soglia

Il Decreto Semplificazione introduce disposizioni volte a:
  • accelerare i contratti sopra soglia, prevedendo che l’aggiudicazione o l’individuazione definitiva del contraente debba avvenire entro il termine di sei mesi dall’avvio del procedimento.
  • Prevedere che la pendenza di un ricorso giurisdizionale non costituisca giustificazione adeguata per la mancata stipulazione del contratto nel termine previsto e, per le opere di rilevanza nazionale o sopra le soglie comunitarie, le sospensioni nell’esecuzione potranno essere stabilite dalle parti o dalle autorità giudiziarie solo in casi ben specificati.
  • Sarà obbligatorio costituire collegi consultivi tecnici con il compito di risolvere rapidamente le controversie e le dispute tecniche che potrebbero bloccare gli appalti e, per evitare che la mancanza di risorse blocchi i cantieri, viene creato un apposito Fondo, che potrà finanziare temporaneamente le stazioni appaltanti.
  • Si semplificano e si uniformano le procedure di nomina dei Commissari straordinari per le opere di maggiore complessità o più rilevanti per il tessuto economico, sociale e produttivo.

Decreto Semplificazione per l’ambito edilizio

In ambito edilizio, il Decreto Semplificazione provvede:
  • alla semplificazione degli interventi di demolizione e ricostruzione e delle procedure di modifica dei prospetti degli edifici;
  • all’accelerazione dei termini di svolgimento delle procedure edilizie tramite una conferenza di servizi semplificata per acquisire l’assenso delle altre amministrazioni; al rafforzamento degli incentivi per gli interventi di rigenerazione urbana, con la riduzione del contributo di costruzione da pagare al Comune;
  • alla proroga della validità dei titoli edilizi;
  • alla previsione del rilascio su richiesta dell’interessato circa l’intervenuta formazione del silenzio assenso da parte dello sportello unico edilizia (SUE).

Procedimenti e responsabilità degli amministratori

Per quanto riguarda le semplificazioni dei procedimenti:
  1. si prevede che, per la maggior parte degli adempimenti burocratici, scaduti i termini previsti dalla legge, valga la regola del silenzio-assenso, con inefficacia degli atti tardivamente intervenuti.
  2. Si introduce la conferenza di servizi semplificata, con la compressione dei tempi: tutte le amministrazioni coinvolte dovranno rispondere entro 60 giorni.
  3. Inoltre, le amministrazioni dovranno misurare la durata effettiva dei procedimenti di maggiore impatto per cittadini e imprese, confrontarli con i termini previsti dalla legge e pubblicarli.
  4. Sono previste semplificazioni per favorire la partecipazione di cittadini e imprese ai procedimenti amministrativi telematici, introducendo il principio generale che le pubbliche amministrazioni devono erogare i propri servizi in digitale e che i cittadini devono poter consultare gli atti in forma digitale.
  5. Taglio anche dei costi della burocrazia, prevedendo che, sia per le norme primarie che per i decreti attuativi, nel caso si introducano nuovi costi regolamentari, si debbano eliminare altri oneri di pari valore, oppure rendere i nuovi costi introdotti fiscalmente detraibili.
  6. Si introduce per il periodo 2020-2023, l’Agenda della semplificazione amministrativa, definita secondo le linee di indirizzo condivisa fra, Stato, Regioni, Province autonome ed enti locali e si prevede la definizione di una modulistica standard in tutto il Paese per la presentazione di istanze, dichiarazioni e segnalazioni da parte dei cittadini.

Gestione della fase transitoria

Sul fronte della responsabilità degli amministratori pubblici, si prevede, fino al 31 luglio 2021:
  1. la limitazione della responsabilità per danno erariale al solo dolo per quanto riguarda le azioni;
  2. resta invariata per quanto riguarda le omissioni, in modo che i funzionari siano chiamati a rispondere in misura maggiore per eventuali omissioni o inerzie, piuttosto che nel caso di condotte attive.
  3. Inoltre, la fattispecie del dolo viene riferita all’evento dannoso e non alla sola condotta, viene rafforzata il controllo concomitante da parte della Corte dei conti per accelerare le spese di investimento pubblico e viene definito in modo più puntuale il reato di abuso d’ufficio, affinché i funzionari pubblici abbiano certezza su quali sono gli specifici comportamenti puniti dalla legge.

Sintesi: Contratti ed appalti pubblici 

Tra le principali misure in materia di contratti pubblici, per incentivare gli investimenti nel settore delle infrastrutture e dei servizi, si introduce in via transitoria, fino al 31 luglio 2021, una nuova disciplina degli affidamenti di lavori, servizi e forniture: 
  • affidamento diretto per prestazioni di importo inferiore a 150.000 euro;  
  • procedura negoziata, senza bando, previa consultazione di un numero di operatori variabile sulla base del’importo complessivo, per tutte le prestazioni di importo pari o superiore a 150.000 euro e inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria; 
  • aggiudicazione o individuazione definitiva del contraente entro due mesi, aumentati a quattro in specifici casi; il mancato rispetto di tali termini possono essere valutati come responsabilità del responsabile unico del procedimento; 
  • aggiudicazione o individuazione definitiva del contraente nei contratti sopra soglia entro sei mesi dall’avvio del procedimento; 
  • la pendenza di un ricorso giurisdizionale non costituisce giustificazione adeguata per la mancata stipulazione del contratto nel termine previsto;  
  • le sospensioni nell’esecuzione delle opere di rilevanza nazionale o sopra le soglie comunitarie potranno essere stabilite dalle parti o dalle autorità giudiziarie solo in casi ben specificati; 
  • collegi consultivi tecnici obbligatori per risolvere rapidamente le controversie e le dispute tecniche che potrebbero bloccare gli appalti; 
  • fondo per finanziare temporaneamente le stazioni appaltanti ed evitare che la mancanza di risorse blocchi i cantieri; 
  • procedure semplificate e uniformi per la nomina dei Commissari straordinari per le opere di maggiore complessità o più rilevanti. 

Decreto Semplificazione per la diffusione dell’amministrazione digitale

In merito alla cittadinanza digitale e allo sviluppo dei servizi digitali della PA, nel Decreto Semplificazione si prevede:
  • Accesso a tutti i servizi digitali della Pa tramite Spid, Carta d’identità  digitale (Cie) e tramite app su smartphone;  
  • presentazione di autocertificazioni, istanze e dichiarazioni direttamente da cellulare tramite AppIO;  
  • semplificazioni per il rilascio della Cie;  
  • piattaforma unica di notifica digitale di tutti gli atti della Pa e via Pec degli atti giudiziari; semplificazione della firma elettronica avanzata;  
  • regole omogenee per tutte le Pa per gli acquisti informatici; 
  • formazione digitale dei dipendenti pubblici e progettazione dei servizi digitali ai cittadini; 
  • interoperabilità e accessibilità tra banche dati pubbliche e della Piattaforma digitale nazionale dati. 

Semplificazioni in materia di imprese, ambiente e green economy

Per le imprese, il Decreto Semplificazione prevede:
  1. la semplificazione e la velocizzazione dei lavori sulle infrastrutture di rete per le comunicazioni elettroniche e la banda larga;
  2. l’aumento dell’importo di erogazione in un’unica soluzione della “Nuova Sabatini” (contributi alle imprese per il rimborso di prestiti destinati a investimenti in beni strumentali) e la semplificazione del medesimo incentivo per le imprese del Mezzogiorno;
  3. la semplificazione delle procedure per la cancellazione dal registro delle imprese e per lo scioglimento degli enti cooperativi;
  4. il rafforzamento del sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici, la semplificazione delle attività del CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica) e quella delle erogazioni dei contributi pubblici nel settore dell’agricoltura; la possibilità per le società per azioni quotate di prevedere aumenti di capitale in deroga rispetto alla disciplina del codice civile.

Tutela dell’ambiente e Green Economy

In tema di sostegno alla tutela dell’ambiente e alla Green Economy, il Decreto Semplifcazione prevede:
  1. l’introduzione della razionalizzazione delle procedure di valutazione d’impatto ambientale (VIA) associate alle opere pubbliche;
  2. l’esclusione dall’obbligo di assoggettabilità alla VIA e al regime dei beni e interessi culturali per interventi urgenti di sicurezza sulle dighe esistenti prescritti dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che non trasformino in maniera significativa gli sbarramenti;
  3. la semplificazione delle procedure per interventi e opere nei luoghi oggetto di bonifica nei Siti di Interesse Nazionale (SIN);
  4. la velocizzazione dei tempi di assegnazione dei fondi contro il dissesto idrogeologico ai commissari;
  5. la razionalizzazione degli interventi nelle Zone Economiche Ambientali;
  6. semplificazioni in materia di interventi su progetti o impianti alimentati da fonti di energia rinnovabile. Realizzazione di punti e stazioni di ricarica per veicoli elettrici;
  7. una nuova disciplina sui trasferimenti di energia rinnovabili dall’Italia agli altri Paesi europei, con benefici per le casse dello Stato; l’estensione ai piccoli Comuni (fino a 20.000 abitanti) del meccanismo dello “scambio sul posto altrove” per incentivare l’utilizzo di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili;
  8. un piano straordinario di manutenzione del territorio forestale e montano per soddisfare le esigenze di miglioramento della qualità delle superfici forestali secondo direttrici incentivanti e di semplificazione; semplificazioni per il rilascio delle garanzie pubbliche da parte di SACE a favore di progetti del green new deal.

Programma Nazionale di Riforma 2020 (PNR)

Il Piano delinea le politiche che il Governo intende adottare nel triennio 2021-23 per:
  • il rilancio della crescita,
  • l’innovazione,
  • la sostenibilità,
  • l’inclusione sociale,
  • la coesione territoriale,
nel nuovo scenario determinato dal Coronavirus. Il documento traccia le linee essenziali del Programma di Ripresa e Resilienza (Recovery Plan) che il Governo metterà a punto dopo l’adozione dello Strumento Europeo per la Ripresa (“Next Generation EU”). Lo schema è costruito intorno a tre linee strategiche:
  1. modernizzazione del Paese;
  2. transizione ecologica;
  3. inclusione sociale e territoriale e parità di genere.
Per il perseguimento di questi obiettivi, il Governo intende fare leva su una serie di strumenti da dispiegare nel corso del prossimo triennio, tra i quali:
  1. il rilancio degli investimenti pubblici, con l’obiettivo di portarli stabilmente sopra il 3% del PIL, concentrandosi su diverse aree di intervento, tra cui: lo sviluppo delle reti di telecomunicazione e di trasporto, la green economy, la protezione dell’ambiente, l’attenuazione dei rischi idrogeologici e sismici; la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e dell’istruzione; l’aumento delle spese per l’istruzione, la ricerca e lo sviluppo, puntando a incrementare la spesa pubblica per la ricerca e per l’istruzione di 0,4 punti percentuali di PIL nei prossimi tre anni;
  2. il rilancio degli investimenti privati, con diversi obiettivi:
    • promuovere l’innovazione,
    • favorire il consolidamento patrimoniale delle aziende,
    • aumentare gli investimenti nell’economia reale,
    • favorire la crescita dimensionale,
    • incentivare il trasferimento o la riorganizzazione in Italia di attività svolte all’estero;
  3. interventi per il rilancio di importanti filiere e settori produttivi, come il settore sanitario, l’auto e la componentistica, il turismo e lo spettacolo, l’edilizia, la produzione di energia, la siderurgia;
  4. riforme volte a rafforzare la competitività dell’economia e a migliorare l’equità, l’inclusione sociale e la sostenibilità ambientale. Tra queste: una amministrazione della giustizia più moderna e più efficiente; interventi sul sistema dell’istruzione, per una maggiore inclusione, più alti livelli di conseguimento educativo, e per ridurre il disallineamento fra le qualifiche richieste dalle imprese e quelle disponibili. Inoltre, una riforma tributaria che migliori l’equità e l’efficienza, riduca le aliquote effettive sui redditi da lavoro e aumenti la propensione delle imprese ad investire e a creare reddito e occupazione.

Decreto semplificazione: question time

Qui di seguito un riassunto strutturato sui principali temi affrontato dal decreto semplificazione.
Edilizia
  • Semplificazione degli interventi di demolizione e ricostruzione e delle procedure di modifica dei prospetti degli edifici;  
  • accelerazione dei termini di svolgimento delle procedure edilizie tramite una conferenza di servizi semplificata per acquisire l’assenso delle altre amministrazioni;  
  • rafforzamento degli incentivi per gli interventi di rigenerazione urbana, con la riduzione del contributo di costruzione da pagare al Comune;  
  • proroga della validità dei titoli edilizi;  
  • rilascio su richiesta dell’interessato della intervenuta formazione del silenzio assenso da parte dello sportello unico edilizia. 
Procedimenti amministrativi
  • Regola del silenzio-assenso alla scadenza dei termini previsti dalla legge, con inefficacia degli atti tardivamente intervenuti, per la maggior parte degli adempimenti burocratici; 
  • conferenza di servizi semplificata, con coinvolgimento di tutte le amministrazioni interessate entro 60 giorni; 
  • pubblicazione, da parte delle amministrazioni, della durata effettiva dei procedimenti di maggiore impatto per cittadini e imprese; 
  • principio generale di preminenza dei procedimenti amministrativi telematici; 
  • Agenda 2020-2023 della semplificazione amministrativa, condivisa fra Stato, Regioni, Province autonome ed enti locali; 
  • modulistica standard nazionale per la presentazione di istanze, dichiarazioni e segnalazioni da parte dei cittadini. 
Imprese
  • Regola del silenzio-assenso alla scadenza dei termini previsti dalla legge, con inefficacia degli atti tardivamente intervenuti, per la maggior parte degli adempimenti burocratici; 
  • conferenza di servizi semplificata, con coinvolgimento di tutte le amministrazioni interessate entro 60 giorni; 
  • pubblicazione, da parte delle amministrazioni, della durata effettiva dei procedimenti di maggiore impatto per cittadini e imprese; 
  • principio generale di preminenza dei procedimenti amministrativi telematici; 
  • Agenda 2020-2023 della semplificazione amministrativa, condivisa fra Stato, Regioni, Province autonome ed enti locali; 
  • modulistica standard nazionale per la presentazione di istanze, dichiarazioni e segnalazioni da parte dei cittadini. 
Ambiente & Green Economy
  • Razionalizzazione delle procedure di valutazione d’impatto ambientale (Via) associate alle opere pubbliche;  
  • esclusione dall’obbligo di assoggettabilità alla Via e al regime dei beni e interessi culturali per interventi urgenti di sicurezza sulle dighe esistenti prescritti dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che non trasformino in maniera significativa gli sbarramenti;  
  • semplificazione delle procedure per interventi e opere nei luoghi oggetto di bonifica nei Siti di Interesse Nazionale (Sin);  
  • velocizzazione dei tempi di assegnazione dei fondi contro il dissesto idrogeologico ai commissari;  
  • razionalizzazione degli interventi nelle Zone Economiche Ambientali;  
  • semplificazioni in materia di interventi su progetti o impianti alimentati da fonti di energia rinnovabile, e per realizzare punti e stazioni di ricarica per veicoli elettrici;  
  • estensione ai piccoli Comuni (fino a 20.000 abitanti) del meccanismo dello “scambio sul posto altrove” per incentivare l’utilizzo di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili; piano straordinario di manutenzione del territorio forestale e montano;  
  • semplificazioni per il rilascio delle garanzie pubbliche per progetti del green new deal. 
Articolo pubblicato il 7.07.2020 – aggiornato il 18.07.2020  
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