Modelli e strategie

Nuove misure per progetti strategici: il Decreto Infrastrutture diventa legge

Con la conversione del decreto-legge 29 giugno 2024, il Decreto Infrastrutture introduce misure urgenti in ambito infrastrutturale, investimenti strategici, giustizia penale e sport
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Nuove misure per progetti strategici: il Decreto Infrastrutture diventa legge

Il Decreto Infrastrutture è ufficialmente legge. Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 194 del 20 agosto 2024, la Legge n. 120 dell’8 agosto 2024 sancisce la conversione del decreto-legge 29 giugno 2024, n. 89, che introduce misure urgenti in ambito infrastrutturale, investimenti strategici, giustizia penale e sport. Il provvedimento, definitivamente approvato dal Senato nella seduta del 5 agosto 2024, entra in vigore il 21 agosto 2024.

Decreto Infrastrutture: in che cosa consiste il nuovo testo

Il nuovo testo normativo rappresenta un tassello fondamentale nella strategia del Governo per rilanciare e accelerare lo sviluppo di progetti infrastrutturali considerati di rilevanza strategica per il Paese.

Tra le principali finalità del decreto vi è l’ottimizzazione dei processi decisionali e operativi relativi a grandi opere pubbliche. In tal senso l’obiettivo è quello di sbloccare cantieri, semplificare le procedure burocratiche e favorire l’afflusso di investimenti privati e pubblici.

Il provvedimento legislativo non si limita tuttavia agli aspetti infrastrutturali e giudiziari. Una parte significativa delle norme riguarda infatti il settore sportivo, con interventi volti a promuovere e regolamentare lo sviluppo delle infrastrutture sportive, nonché a supportare iniziative per il potenziamento delle discipline agonistiche a livello nazionale.

La legge n. 120 del 2024 si pone come uno strumento chiave per il rilancio economico e sociale dell’Italia, segnando una svolta nelle politiche di sviluppo e gestione delle opere pubbliche, nella tutela della legalità e nella promozione dello sport come elemento di coesione sociale.

Investimenti strategici per il sostegno all’internazionalizzazione

Il provvedimento legislativo include importanti misure destinate a potenziare gli investimenti strategici, con un’attenzione particolare all’Africa e all’internazionalizzazione delle imprese italiane. Tra gli strumenti chiave introdotti spicca l’incremento del fondo rotativo gestito da SIMEST, che sarà impiegato per supportare operazioni di venture capital in Paesi extra-UE.

Le risorse del fondo saranno mirate a sostenere le imprese italiane attive in Africa, favorendo non solo i loro investimenti, ma anche le forniture necessarie per lo sviluppo di progetti locali. A queste iniziative si affiancherà inoltre un cofinanziamento a fondo perduto, riservato alle imprese che operano nelle regioni del Sud Italia. Quest’ultimo si pone quindi l’obiettivo di stimolare la crescita economica in queste aree meno sviluppate.

In aggiunta, il decreto autorizza la Cassa depositi e prestiti (CDP) a finanziare progetti nell’ambito del Piano Mattei, con una priorità specifica per le iniziative da realizzare in Africa.

Le altre novità per il rilancio delle opere strategiche in Italia

Il recente Decreto Infrastrutture introduce dunque un complesso di norme finalizzate a ottimizzare e accelerare una serie di progetti e interventi infrastrutturali di rilevanza strategica per l’Italia.

Ecco pertanto un’analisi dettagliata delle principali novità introdotte dal provvedimento:

  • Aggiornamento delle concessioni autostradali: questo intervento mira a garantire una maggiore trasparenza e sostenibilità economica delle concessioni, allineando i piani finanziari alle effettive esigenze di manutenzione e sviluppo delle infrastrutture autostradali.
  • Operatività della società Stretto di Messina S.p.A:. previste semplificazioni amministrative per velocizzare l’approvazione del progetto esecutivo, garantendo una rapida operatività della Stretto di Messina S.p.A. Questo intervento è fondamentale per dare impulso a un’opera strategica che potrebbe trasformare la mobilità tra le due Regioni.
  • Razionalizzazione dei commissari straordinari: prevista una riduzione e riorganizzazione dei commissari straordinari. Questa razionalizzazione ha l’obiettivo di eliminare duplicazioni e sovrapposizioni, rendendo più snella la gestione delle emergenze e degli interventi infrastrutturali.
  • Rete transeuropea dei trasporti: si promuove la realizzazione e il completamento delle opere infrastrutturali che fanno parte della rete centrale della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T). Questo rafforzamento è cruciale per migliorare i collegamenti tra l’Italia e il resto dell’Europa, favorendo così la competitività del sistema logistico e dei trasporti italiani.
  • Operatività dell’Autorità per la laguna di Venezia: vengono introdotte misure per avviare l’operatività dell’Autorità per la gestione della laguna di Venezia. Questo passo è essenziale per garantire la protezione e la sostenibilità ambientale di uno dei siti più delicati e significativi del patrimonio italiano.
  • Interventi infrastrutturali su larga scala: si assicura la realizzazione e il completamento di importanti interventi infrastrutturali in settori chiave come il sistema stradale, idrico, ferroviario e del trasporto rapido di massa.
  • Accelerazione delle bonifiche: si mira a ridurre i tempi di bonifica, contribuendo al recupero ambientale e alla riqualificazione delle aree compromesse.
  • Riorganizzazione della governance della CCS: si ridefinisce l’assetto di governance dell’autorità nazionale competente per la cattura e lo stoccaggio della CO2 (CCS). Questa riorganizzazione è mirata a rafforzare la capacità del Paese di gestire le tecnologie innovative per la riduzione delle emissioni di carbonio.
  • Interventi infrastrutturali in Liguria e Genova si prevede il sostegno alle infrastrutture della Regione Liguria, inclusi interventi per il completamento della Scuola Politecnica di Genova.
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