Il progetto di un edificio in legno di quattro piani a Stoccarda segna un importante passo verso la riqualificazione di aree complesse, nelle quali occorre agire per arginare i problemi dei cambiamenti climatici
I cambiamenti climaticisono senza dubbio la questione cruciale del XXI secolo, e tra le sfide più urgenti poste da questo scenario tanto mutevole c’è quella della ridefinizione di un piano di risposta delle città a questi cambiamenti. L’impatto sociale, economico e ambientale legato ai fenomeni climatici sulle città richiede l’adozione di una nuova prospettiva e nuovi strumenti, che siano in grado di aumentarne la capacità di adattamento, e che solo parzialmente finora hanno generato nuovi spazi urbani di rivoluzionario significato.
Naturalmente il rapporto tra cambiamento climatico e città è piuttosto complesso, e solo in parte risolvibile in termini di mitigazione e adattamento; quella che da adesso e negli anni a venire dovrà essere quindi affrontata è una attenta pianificazione urbana e territoriale.
L’areale Olga
Nella parte Ovest della città di Stoccarda, ai piedi delle colline del distretto di Botnang, ai confini con quello di Stuttgart-Nord, vi è un insieme di tanti piccoli quartieri molto vicini l’un l’altro, densamente popolati, la cui caratteristica residenziale l’ha reso particolarmente adatto per un progetto di rinnovamento per migliorare la ventilazione tra gli edifici e alleggerire il carico termico dell’area.
In un ampio progetto che ha visto la riqualificazione in ottica ambientale di più di 200 abitazioni, un centro diurno per bambini, un centro per famiglie e di quartiere, parco giochi, parcheggi sotterranei e locali commerciali, spicca in modo particolare quello di un edificio sorto nei pressi dell’area dismessa dell’ex Olgahospital.
L’edificio, che è stato premiato dall’ordine degli architetti tedesco come esemplare nella regione di Stoccarda, si compone di quattro piani e undici appartamenti.
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Riqualificazione di aree complesse e nuovi spazi urbani: il progetto MaxAcht di un edificio in legno di quattro piani a Stoccarda
Progettato dallo studio Architekturagentur Stuttgart, si distingue oltre che per design ed estetica anche per l’ingegneria costruttiva della struttura che si avvale di elementi in legno massello completamente al naturale, assemblati da Holzius, società specializzata in costruzioni moderne in legno e in pareti in legno massiccio non trattato raccordati con una tecnica brevettata, senza uso di colle e parti metalliche.
La cooperativa edilizia MaxAcht nasce all’insegna di un modello in cui alcuni privati hanno deciso di dar vita a un progetto architettonico basato su una filosofia condivisa di sostenibilità.
L’idea di base è che il nostro modo di vivere e i materiali che utilizziamo per costruire hanno ripercussioni sull’ambiente, per questo è nostra responsabilità pensare a ciò che accade dei materiali utilizzati dopo che hanno esaurito la loro funzione.
“Sempre più utilizzata in Germania – spiega Herbert Niederfriniger, amministratore delegato Holzius – la cooperativa edilizia è un modello di convivenza che recupera dimensioni perdute di socialità e di aiuto reciproco, e allo stesso tempo abbatte i costi di costruzione legati ai subappalti edili affidando il progetto a un pool selezionato di aziende e a un architetto che svolge anche funzione di direttore lavori e di coordinamento delle aziende coinvolte”.
Un concept sostenibile per un nuovo spazio urbano
Relativamente all’edificio, il concept evoca un grande tronco d’albero appena tagliato, sinonimo della volontà della cooperativa di riportare in città la tradizione delle costruzioni in legno puntando su materiali naturali e ovviando all’uso di colle o di prodotti chimici.
Geometrie pulite, semplici ma sofisticate, accompagnano la costruzione in legno i cui elementi architettonici vengono assemblati e tenuti insieme grazie alla particolare tecnica costruttiva brevettata da Holzius che prevede l’uso di tasselli in legno con due lati sagomati a coda di rondine per realizzare pareti e solai e grazie al sistema di giunzione a pettine e incastri che garantisce una tenuta solida.
“Cambiamenti climatici e scarsità di alloggi di fronte a una popolazione mondiale che continua a crescere sono le principali sfide con cui un’architettura attenta e responsabile deve confrontarsi oggi”, sottolinea Niederfriniger.
“Eravamo 6 miliardi a fine ’90, siamo circa 7,7 miliardi oggi, le proiezioni a 30 anni mostrano che nel 2050 toccheremo i 9,7 miliardi e che, a fine secolo, nel 2100, sulla Terra cammineranno 11 miliardi di persone.”
“Questi trend impongono un’attenzione per l’ambiente che non può prescindere dal chiedersi anche cosa succede delle cose che costruiamo al termine del loro ciclo di vita. Il legno, anche quando tagliato, è un deposito naturale di CO2, il che significa che, con ogni metro cubo di legno utilizzato, rallentiamo l’aumento della CO2 nell’atmosfera e con quello l’Effetto Serra. Se dunque in 1 m³ di legno si immagazzina una tonnellata di CO2 e se per il progetto MaxAcht sono stati utilizzati circa 410m³ di elementi holzius, questo significa che, solo attraverso la conservazione, questo progetto preserva l’ambiente a lungo termine da circa 400t di CO2. Tanto che l’edificio è stato classificato CO2 neutro.”
E conclude: “A titolo di confronto: un anno di guida di un’auto con circa 11.500 km ha un’emissione di CO2 di 1,5t. Inoltre, se utilizzato allo stato naturale, al termine della sua funzione, il legno entra nel ciclo di vita naturale della terra senza aggravarla di ulteriori rifiuti da smaltire”.
Le caratteristiche tecniche
Le pareti esterne e interne sono state realizzate in legno massello così come gli elementi dei solai, in parte realizzati con una struttura mista legno-calcestruzzo.
Tutti gli elementi in legno massello sono lasciati a vista, di modo che gli inquilini godano di un ambiente in grado di trasmettere una speciale sensazione di accoglienza e circondati dal profumo del legno. Gli appartamenti occupano superfici comprese tra i 61 e 115 m².
Per andare incontro alle norme tedesche molto stringenti in materia di sicurezza antincendio, Holzius ha dovuto sottoporre i suoi materiali da costruzione a ulteriori test di laboratorio con cui ha conseguito la specificazione ETA con una classificazione REI M 90 per la costruzione di multipiani fino a sei piani.
“Fronte resistenza al fuoco, contrariamente a quello che si possa pensare, il legno è uno dei migliori materiali da costruzione”, aggiunge Niederfriniger.
“È vero che brucia, ma è altrettanto vero che ha alte temperature di innesco, comprese tra i 260° C e i 315° C. Inoltre, la combustione si verifica sulla superficie del legno a contatto con il fuoco, creando uno strato di legno carbonizzato che avanza lentamente verso l’interno, in media 0,7 mm al minuto.”
Dal punto di vista ingegneristico, il sistema di pareti Holzius, concepito come “blocchi multistrato autoportanti” giuntati con elementi a coda di rondine, affiancato a una messa in opera degli elementi in legno in assetto verticale, garantisce non solo una maggiore capacità di carico, ma anche un’assoluta stabilità del multipiano non soggetto alle fluttuazioni dovute all’umidità.