Edilizia
Perché gli impianti di riscaldamento e condizionamento hanno consumi elevati? Facciamo chiarezza
Problemi e soluzioni, strumenti come i filtri defangatori e casistiche di installazione degli impianti per migliorare le performance e abbassare i consumi. Un'analisi firmata Caleffi Hydronic Solutions conferma l'importanza del ruolo del progettista
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Gli impianti di riscaldamento e condizionamento sono spesso criticati per bassi rendimenti e consumi elevati. I motivi alla base di queste condizioni sfavorevoli sono spesso sconosciuti al privato e trascurati dai tecnici consultati, eppure sono causa di inefficienza e inquinamento.
Al fine di sgravare l’uno e supportare gli altri è bene agire a monte: vale a dire in fase di progettazione.
È noto che gli inconvenienti causati dalla presenza di impurità in sospensione sono impattanti sia sul comfort in ambiente domestico sia sui costi in bolletta, che risultano essere elevati a fronte di una bassa efficienza.
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Come fare dunque per ridurre il consumo degli impianti e avere migliori performance?
Si deve prestare molta attenzione alla qualità dell’acqua e ai relativi trattamenti richiesti per poter garantire il regolare funzionamento degli impianti, rendimenti elevati, ridotti costi di gestione e di manutenzione, nonché il rispetto delle condizioni di garanzia dei vari componenti, quali ad esempio caldaie, pompe di calore e gruppi di refrigerazione.Quali strumenti sono a disposizione dei tecnici? La risposta è filtri e defangatori
Solitamente, si utilizzano principalmente filtri e defangatori per eliminare le impurità normalmente presenti nell’acqua (sabbia, ruggine, magnetite, ecc.). I filtri tradizionali sono in grado di intercettare le particelle di sporco superiori alla dimensione della loro maglia filtrante, già dal primo passaggio. Tuttavia, non sono in grado di catturare particelle di dimensioni più piccole e sono soggetti a frequenti intasamenti ed elevati costi di gestione. I defangatori, invece, hanno la capacità di trattenere anche le particelle con dimensioni molto piccole, come la magnetite che spesso circola negli impianti a seguito di interventi idraulici sulle tubazioni. Grazie al loro principio di funzionamento, ovvero la decantazione, non sono soggetti a intasamenti e non richiedono frequenti manutenzioni. Tuttavia, per poter eliminare le impurità, sono necessari più passaggi attraverso il dispositivo. Per sfruttare i vantaggi di entrambi i dispositivi, sul mercato si stanno sempre più affermando i filtri defangatori. La combinazione dei due tecnicismi permette di eliminare tutte le particelle sin dal primo passaggio.Impianti performanti e inconvenienti: facciamo chiarezza
Il continuo miglioramento tecnologico e la continua ricerca di innovazione conducono allo sviluppo di prodotti sempre più performanti. Durante l’esercizio degli impianti possono presentarsi inconvenienti quali:- incrostazioni
- corrosioni
- depositi
- crescite biologiche
- congelamento
- residui di degradazione del fluido termovettore.
Impianti e ruolo del progettista
Una corretta progettazione, un’installazione con messa in servizio a regola d’arte ed una gestione attenta possono evitare l’insorgere di tali problematiche o, comunque, limitarne gli effetti nel tempo. È nel primo step che è fondamentale il ruolo del progettista che deve sempre prevedere l’installazione di un idoneo filtro defangatore sull’impianto in costruzione.Le tre macro casistiche di installazione e progettazione
Possiamo ricondurre il ragionamento a tre macro casistiche di installazione e progettazione:- Caldaia murale da interno per impianto tradizionale
- Centrale termica per impianto tradizionale
- Impianti a pompe di calore
I vantaggi dei prodotti Caleffi
Caleffi dedica a ciascuna esigenza specifica alcuni prodotti e ne presenta uno per tipo.- Quello più iconico per la caldaia murale, da installare sotto caldaia è CALEFFI XS
- Quello con dimensioni adatte per centrale termica è DIRTMAGPRO®
- Quello per impianti a pompe di calore CALEFFI XF