Edilizia

Come cambia l’APE con i requisiti minimi 2024?

Con il nuovo Decreto Requisiti Minimi 2024, che sostituisce il DM 26 Giugno 2015, si introducono alcune novità nella redazione dell'Attestato di Prestazione Energetica. Ecco quali sono
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Come cambia l’APE con i requisiti minimi 2024?

Cosa cambia nella redazione dell’APE col nuovo DM Requisiti Minimi? Con questo nuovo provvedimento, che sostituisce il DM 26 Giugno 2015, si introducono alcune novità che interessano l’Attestato di Prestazione Energetica. Vediamo quindi in questo articolo targato Logical Soft e firmato da Fabrizio Dellachà, il nuovo APE e le principali novità introdotte dal Decreto Requisiti Minimi 2024.

Nuovo APE e Requisiti Minimi 2024: le novità principali

Il recente aggiornamento del D.M. 26/06/2015 ha portato significative novità nelle Linee Guida APE (Attestato di Prestazione Energetica), influenzando la certificazione energetica degli edifici.

Questo articolo esplora i 3 principali cambiamenti:

  1. la revisione dei parametri dell’edificio di riferimento;
  2. la modifica del calcolo dei ponti termici;
  3. la nuova scala di classificazione energetica.
  1. Il nuovo edificio di riferimento

La revisione dei parametri dell’edificio di riferimento rappresenta un aggiornamento cruciale. L’edificio di riferimento è un modello teorico con parametri standard, utilizzato per valutare la prestazione energetica degli edifici reali. Con il nuovo DM Requisiti Minimi, i parametri di questo modello sono stati aggiornati per riflettere standard più rigorosi in termini di efficienza energetica.

a) Cosa cambia:

  • Parametri più stringenti:

i nuovi parametri includono miglioramenti nelle prestazioni dell’involucro edilizio, dell’efficienza degli impianti di riscaldamento e raffreddamento e dell’illuminazione.

  • Conseguenze sulla scala di classificazione:

con l’aggiornamento dei parametri, anche la scala tra le classi energetiche è stata rivista. Ora, per ottenere una classe energetica elevata, gli edifici devono raggiungere standard di efficienza superiori rispetto al passato.

b) Impatto sugli edifici esistenti: gli edifici che precedentemente rientravano in una determinata classe energetica potrebbero ora trovarsi in una classe inferiore a causa dei nuovi parametri, incentivando ulteriori interventi di miglioramento energetico. 

  1. La modifica del Calcolo dei Ponti Termici

Un’altra novità rilevante riguarda il calcolo dei ponti termici. I ponti termici sono zone dell’edificio in cui si verifica una maggiore dispersione del flusso termico, come le giunzioni tra pareti, solai e infissi. In passato, il calcolo dei ponti termici era sottostimato poiché non erano tenuti in considerazione nell’edificio di riferimento. Con le nuove disposizioni, questo aspetto è stato affrontato in modo più rigoroso.

a) Cosa cambia:

  • Integrazione nell’edificio di riferimento:

ora, anche l’edificio di riferimento tiene conto dei ponti termici. Questo significa che le perdite energetiche dovute ai ponti termici sono considerate sia per l’edificio reale che per il modello di riferimento.

  • Metodi di calcolo più accurati:

sono stati introdotti metodi di calcolo più precisi e dettagliati per valutare l’impatto dei ponti termici sulla prestazione energetica complessiva dell’edificio.

b) Impatto sui progettisti: I progettisti dovranno prestare maggiore attenzione alla progettazione dei dettagli costruttivi per minimizzare i ponti termici negli snodi geometrici o in caso di discontinuità stratigrafica. Questo richiederà l’adozione di soluzioni tecniche avanzate e materiali isolanti di qualità superiore, la cui corretta posa sarà fondamentale per le prestazioni energetiche.

  1. La nuova Scala di Classificazione Energetica

L’aggiornamento dei parametri dell’edificio di riferimento e l’inclusione dei ponti termici hanno portato alla ridefinizione della scala di classificazione energetica. Questa nuova scala è pensata per essere più rappresentativa delle reali prestazioni energetiche degli edifici, incentivando l’adozione di tecnologie più efficienti.

a) Cosa cambia:

  • Classi energetiche più rigorose:

le nuove classi energetiche richiedono prestazioni superiori, rendendo più difficile raggiungere le classi più elevate senza significativi interventi di efficientamento energetico.

  • Trasparenza per i consumatori:

la nuova scala offre una rappresentazione più accurata e trasparente della qualità energetica degli edifici, aiutando i consumatori a fare scelte più consapevoli e informate.

b) Impatto sul mercato immobiliare: gli edifici con una classe energetica superiore saranno più valorizzati sul mercato immobiliare, mentre quelli con classi inferiori potrebbero vedere una diminuzione del loro valore, spingendo i proprietari a investire in miglioramenti energetici.

Leggi qui l’articolo completo

 

L’autore Fabrizio Dellachà

Ingegnere Edile/Architetto, laureatomi presso l’Università degli Studi di Pavia.
Svolgo l’attività di libero professionista, sono CTU presso il foro Alessandrino e mi dedico alle tematiche energetiche, all’impiantistica, alle fonti rinnovabili ed alla sostenibilità in edilizia.

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