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Superbonus: dati e prospettive al Congresso CNI

Dalla seconda metà del 2020 ad oggi - ha ricordato Zambrano al congresso CNI - la spesa complessiva per il Superbonus è stata pari a 51,2 miliardi di euro
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Superbonus: dati e prospettive al Congresso CNI
Si chiude oggi a bordo della MSC Poesia la prima edizione “in navigazione” del Congresso nazionale degli ingegneri. E se naturalmente i temi della crisi energetica e del PNRR sono stati al centro delle riflessioni di scenario tecnico e il tema del Ponte sullo Stretto ha permesso al neo ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini in collegamento streaming di dire la sua sull’opera più controversa d’Italia, il tema del Superbonus è quello che ha caratterizzato il lavoro dei professionisti tecnici in questi mesi complessi. Il presidente del Consiglio Nazionale Armando Zambrano ha proposto una riflessione sugli investimenti in Superbonus e sui notevoli effetti moltiplicativi.

Superbonus, i dati al 66esimo congresso CNI

“Tra agosto 2020 e dicembre 2021 la spesa per Superbonus 110% si stima sia stata di poco superiore ai 20 miliardi di euro, dei quali 16,2 miliardi di euro per il solo Superecobonus come certifica Enea. Dalla seconda metà del 2020 ad oggi la spesa complessiva è stata pari a 51,2 miliardi di euro”. Questi i numeri, curati dal Centro Studi CNI, citati da Armando Zambrano, Presidente del Consiglio Nazionale Ingegneri, intervenuto ieri nella seconda parte dei lavori, protrattisi fino a sera, del 66° Congresso Nazionale degli Ordini degli Ingegneri d’Italia dal titolo “Confini – Linguaggi, progetti e idee per un futuro sostenibile”. “Da gennaio a settembre 2022 – ha ricordato Zambrano – la spesa per Superecobonus 110% ha raggiunto 35 miliardi di euro; pertanto nei primi 9 mesi di questo anno, gli investimenti per la coibentazione e per l’efficientamento energetico degli edifici residenziali hanno già doppiato e superato l’intera spesa del 2021. La spesa per il momento si sta rivelando molto consistente e nel solo mese di settembre 2022, a causa anche e soprattutto delle scadenze legate agli interventi sugli edifici unifamiliari, si è raggiunta la cifra ‘record’ di 8,1 miliardi di euro. Tali livelli di spesa, concentrati in un arco temporale piuttosto contenuto, riescono a generare effetti moltiplicativi particolarmente consistenti. Il nostro Centro Studi ha stimato tali effetti diretti sul sistema economico utilizzando come base della stima il modello di calcolo derivante delle Tavole delle interdipendenze settoriali elaborate dall’Istat”. Giovanni Cardinale, Vice Presidente del CNI – ha posto l’accento sulla questione della centralità del progetto. “E’ il progetto – ha affermato – a dettare le regole e non viceversa, questa è la rivoluzione copernicana a cui assistiamo. In merito al bonus poi c’è una lettera non data: il fatto di rendere più efficiente la casa viene poi vista come un bene comune perché si prendono soldi pubblici”. Paolo La Greca dell’università degli studi di Catania ha poi ricordato che “le città del Sud hanno mostrato una capacità di risposta progettuale migliore”. In materia di Superbonus, Domenico Prisinzano dell’Enea ha sottolineato che “la misura ha avuto molto successo perché ha messo in moto svariati investimenti proprio nel settore ecosostenibile edilizio”.
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