Professione

ICT, aumentano le opportunità di lavoro per gli ingegneri

Dall'industria 4.0 alla Ricerca, i tecnici dell'ICT e del digitale sono sempre più indispensabili alle aziende e le opportunità di lavoro si moltiplicano
Condividi
ICT, aumentano le opportunità di lavoro per gli ingegneri

La rivoluzione digitale continua con l’ICT. Accompagnata da cambiamenti sociali, economici e politici avvenuti all’interno della quarta rivoluzione industriale e che ci hanno portato nell’attuale società della comunicazione. Protagonisti del cambiamento, i profili tecnici e digitali come gli ingegneri del terzo settore, quello dell’informazione (L-8). Parliamo, principalmente, di ingegneri informatici, elettronici e delle telecomunicazioni. Qui l’elenco completo delle triennali selezionando l’ateneo di interesse si può poi scoprire quali magistrali offre.
Trattandosi di un settore pervasivo, nella maggior parte dei campi produttivi ci sono esigenze informatiche, spesso gli ingegneri sono chiamati dal mondo del lavoro ancor prima di terminare gli studi triennali. Scopriamo, dunque, quali opportunità offre il mondo ICT, partendo dai risultati dell’anno passato e individuando alcune delle possibilità di questi giorni.

I dati del 2018

Nel 2018 le imprese italiane hanno assunto 60.256 profili attinenti alle professioni ingegneristiche, contro le circa 50mila dell’anno precedente. È quanto emerge dall’analisi dei dati estratti dal Sistema informativo delle Comunicazioni obbligatorie, elaborati nell’ambito di una collaborazione tra Anpal Servizi e la Fondazione del Consiglio Nazionale degli ingegneri.
Ben oltre la metà delle assunzioni del 2018 riguarda i profili ICT, importante anche la domanda di ingegneri energetici e meccanici (5.409 assunzioni), civili (3.648), elettronici e delle telecomunicazioni (2.659), elettrici (1.614) e gestionali (1.584).

Il posto fisso ma digital

In deciso aumento la quota di assunzioni a tempo indeterminato: 54,2% contro il 49,9% del 2017. Questo perché gli ingegneri del settore informatico sono molto richiesti a livello aziendale. Nonostante la laurea offra la possibilità di lavorare come consulente libero professionista, spesso si tratta di lavoro in team insieme con altri ingegneri, programmatori, tecnici e Software Developer. Questo necessità continuità e una posizione aziendale ben precisa.
La zona di Milano offre il maggior numero di opportunità lavorative a vocazione ingegneristica, arrivando a sfiorare nel 2018 le 15mila assunzioni. Seguono Roma con 7.790 assunzioni, Torino (3.907) e Bologna (2.587). Notevolmente più critica la situazione nel Mezzogiorno, dove tuttavia spiccano Napoli (1.963), Bari (837) e Cosenza (561).

Nuove opportunità con l’ICT

Moviri, società specializzata nella fornitura di servizi tecnologici e software (una realtà milanese con sedi a Los Angeles, Boston, Singapore) intende assumere 92 figure tra laureati in ingegneria, matematica, fisica ed economia. Sono invece un migliaio i nuovi inserimenti prospettati da Capgemini Italia nel 2019. Che ricerca giovani talenti con grande passione per i temi del digitale e delle nuove tecnologie e profili professionisti con esperienze su cloud, artificial intelligence, data intelligence, customer experience, digital marketing, cybersecurity e digital manufacturing, e figure di consulenza negli ambiti dei financial services, manufacturing & automotive, consumer products & retail, energy & utilities, telco & media e pubblica amministrazione.

Anche Bosch è alla ricerca di nuove risorse per la sede di Cernusco sul Naviglio e Torino. Numerose anche le offerte come developper ambito videogame, una su tante è l’azienda Ubisoft sempre alla ricerca di programmatori (2 le posizione aperte ad oggi nella sede di Milano). Condizione necessaria per lavorare nel settore, ottima conoscenza dell’inglese! A questo ci hanno pensato già gli Atenei che offrono, nella maggior arte dei casi, corsi di laurea totalmente in inglese.

La Ricerca

Un altro settore molto vivace e in forte espansione per le figure dell’informazione è la Ricerca. È  facile collocarsi nel mondo del lavoro anche solo in possesso di una triennale. Per questo molti abbandonano l’idea di proseguire con la magistrale e quindi con il dottorato di ricerca. Ma la ricerca fattore trainante nello sviluppo di nuove tecnologie software e hardware. Ecco perché spesso sono le aziende a finanziare i dottorati di ricerca e offrire, ai tesisti, la possibilità di avere un contratto. Lo fa la già citata Moviri, legata a filo doppio con il Politecnico di Milano. Ma anche Confindustria Friuli Venezia Giulia in accordo con l’ateneo triestino, per colmare l’esigenza del settore nella regione, eroga borse di studio per invogliare gli studenti a continuare gli studi con una magistrale. Il CNR ha recentemente pubblicato dei bandi per ricercatori, a tempo determinato, e non mancano le offerte per il sottore dell’informatica. Infine citiamo i bandi del MIUR (tutte le offerte qui) dove, attualmente, per il settore di ingegneria industriale e dell’informazione sono presenti più di 100 bandi per assegni di ricerca.

Il lavoro quasi assicurato

Dunque la laurea in Ingegneria continua ad essere un buon investimento, e i recenti risultati della consueta indagine di AlmaLaurea lo confermano (per saperne di più leggi qui). Se parliamo di Ingegneria dell’Informazione, addirittura, il lavoro è assicurato, in Italia come all’estero, a 25 come a 45 anni. E’ consigliabile però, compatibilmente con le proprie possibilità, proseguire con una magistrale; magari nel settore biomedico, della sicurezza, o della robotica e IA, così da poter ambire alle posizione di più alto rilievo. Le possibilità sono davvero molte nel mondo digitale e attendono nuovi protagonisti.

Condividi

Potrebbero interessarti

Condominio

Dalla costituzione del condominio alla gestione delle tabelle millesimali, dalle delibere assembleari ai lavori edilizi e ai titoli abilitativi:...

Decreto Salva Casa

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 124 del 29 maggio 2024 il Decreto Legge 29 maggio 2024, n. 69 recante “Disposizioni urgenti in materia di...