Professione
Decreto Reclutamento, la carica dei 24mila assunti per il PNRR
Renato Brunetta spiega il Decreto Reclutamento: serviranno anche ingegneri per rendicontazione e gestione ma, per ora, solo a tempo determinato
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Con il Decreto Semplificazioni, il Decreto Reclutamento licenziato dal Consiglio dei Ministri numero 22 venerdì 4 giugno, è una delle 40 riforme previste per l’attuazione del PNRR. Contestualmente c’è stato anche il via libera al decreto legge per l’assegno temporaneo per i figli minori.
Il Decreto Reclutamento è in vigore dal 10 giugno 2021 (Decreto legge 9 giugno 2021, n. 80), come previsto dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Come ha dichiarato il ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, è un decreto per “il Capitale Umano della PA, come rafforzare il personale tutto, i tecnici, i funzionari, i dirigenti, gli ingegneri, i burocrati che dovranno attuare il Pnrr con progetti per 245 miliardi di euro per i prossimi cinque anni. Questo decreto è una ventata di novità e modernità, di rafforzamento della nostra pubblica amministrazione (che ha 3,2 milioni di dipendenti in Italia ndr)”.
I numeri del Decreto Reclutamento
“Ci saranno 500 assunzioni per la rendicontazione dei progetti che l’Europa ci finanzia – ha spiegato Renato Brunetta – 1000 alte specializzazioni per la Regioni visto che il 65% dei progetti del Pnrr dovranno essere realizzati dagli enti locali, 405 addetti informatici per la transizione digitale, 22.000 per gli uffici di processo e per la giustizia amministrativa”. “Questo decreto dà anche le regole per la selezione – ha specificato il ministro Brunetta – il reclutamento, l’assunzione e la contrattualizzazione di decine di migliaia di professionalità che saranno acquisite dai titolari di progetti del PNRR. A questo servirà la piattaforma del Dipartimento della Funzione Pubblica che permetterà di selezionare queste figure professionali, e messe a disposizione degli enti che dovranno attuare i progetti. Avremo un patrimonio di professionisti che, se lo vorranno, potranno entrare tramite un ultimo passaggio concorsuale, nei gangli della pubblica amministrazione”. Questo perché, e deve essere molto chiaro, questi 24.045 contratti funzionali al Pnrr da attuare entro il 2026, saranno o a tempo determinato o incarichi di collaborazione ed avranno una durata di massimo 5 anni.I numeri in dettaglio del Decreto Reclutamento
- 500 posti per persone con profilo economico, giuridico, informatico, statistico-matematico o ingegneristico gestionale per il controllo, il coordinamento e l’attuazione dei progetti del Pnrr. Di questi, 80 andranno al monitoraggio e la rendicontazione alla Ragioneria generale dello Stato. A questi si aggiungono 10 esperti e 7 dirigenti da ripartirsi nelle Ragionerie territoriali. Questo numero potrebbe essere incrementato con altre 300 figure tecniche, per un totale di 800 complessive possibili assunzioni;
- 16.500 nuovi ingressi per l’Ufficio del processo per la riduzione dell’arretrato, destinati a laureati in materie giuridiche ed economiche;
- 5.410 assunzioni relative a laureati e diplomati per il supporto tecnico-informatico nei tribunali;
- 1.000 nuovi posti per addetti a supporto degli Enti Locali per la gestione di procedure complesse del Pnrr;
- 268 posizioni destinate alla transizione digitale della Pubblica amministrazione;
- 67 posizioni per l’Agenzia per l’Italia digitale.


