Professione

Assemblea Ance e PNRR: azionisti al 50% per il bene dell’Italia

Il Pnrr, su un totale di 222 miliardi, impatta per ben 108 miliardi sul settore delle costruzioni: i dati e le prospettive all'assemblea Ance 2021
Condividi
Assemblea Ance e PNRR: azionisti al 50% per il bene dell’Italia
L’assemblea annuale dell’Ance non poteva che legarsi a doppio filo al PNRR e alle grandissime attese che tutto il mondo delle costruzioni ha sull’attuazione del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. Pronti! è la crasi tra claim e titolo scelto quest’anno dal presidente dell’Ance Gabriele Buia per la kermesse del 28 ottobre 2021 tenutasi all’Auditorium della Conciliazione di Roma, dopo il prologo in salsa pugliese dedicato al ruolo del Mezzogiorno nell’uso dei fondi del PNRR. Ecco di cosa si è discusso.

Gabriele Buia e il focus sul PNRR all’assemblea annuale di Ance

Il PNRR prevede la realizzazione di centinaia di interventi di tutti i livelli: grandi infrastrutture, manutenzione, messa in sicurezza di città e territori – ha ribadito il presidente dell’Ance nella sua relazione all’assemblea annuale. “Opere che possono essere affidate ognuna in base al proprio grado di complessità e di specificità senza accorpamenti forzosi. Quelli – ha ricordato Buia – che rischiano di snaturare il mercato, di svilire competenze e di impedire la crescita delle imprese. Il PNRR, su un totale di 222 miliardi, impatta per ben 108 miliardi sul settore delle costruzioni. Ed è per questo che il presidente dell’Ance ha evidenziato la dimensione di compartecipazione al 50% dell’applicazione del PNRR. Strategica e che necessita di assoluta comunione d’intenti. “Una scelta importante che ci rende protagonisti di una nuova stagione di investimenti nel settore delle costruzioni, tornati a essere, finalmente – ha ricordato Buia – l’asse portante della crescita italiana. Aver spento per lungo tempo il motore del nostro settore è costato a tutta l’economia italiana, non solo a noi, un prezzo altissimo, in termini di mancata crescita e degrado di territori e infrastrutture. I ritardi accumulati hanno dimensioni terribili: in 20 anni il nostro Pil è cresciuto solo del 4% contro il 36% della Spagna, il 27% della Francia e il 26% della Germania –  ricorda Buia e  – se non vogliamo pregiudicare le opere del PNRR bisogna far fronte all’aumento smisurato del costo delle materie prime e alla loro carenza. Un fenomeno che Ance segnala da un anno”. L’Ance infatti segnala che il costo dell’acciaio ha subito negli ultimi mesi un’impennata di prezzo del 243%, le plastiche sono aumentate del 100%, l’energia del 225%.

Gli obiettivi dell’Assemblea Ance: Superbonus e manodopera oltre il Covid e con il PNRR

“Dall’inizio della crisi del 2008, siamo stati travolti da uno tsunami che ci ha portato, nel 2016, a un crollo complessivo del 38%. Oggi siamo ancora a – 35%. E adesso occorre risalire la cima rapidamente se vogliamo tornare in soli 3 anni ai livelli pre crisi“. Nella sua relazione all’assemblea Ance 2021 Buia punta in alto, ma richiama il mondo della politica industriale e fiscale a rinnovare le regole. “Abbiamo appena cominciato a risalire la china. Le occasioni ci sono. Altra urgenza da affrontare per i costruttori è la scarsità di manodopera e di figure professionali, con un fabbisogno di almeno 265mila unità tra operai, professionisti e tecnici specializzati”. Naturalmente il mondo delle costruzioni chiede che nella Legge di Bilancio ci siano certezze per la proroga al 2023 per il superbonus del 110%, compresi gli incentivi per la demolizione e ricostruzione, e almeno al 2022 per tutti gli altri bonus edilizi. “Serve chiarezza sulla durata e la modalità di utilizzo di tutti i bonus edilizi. Dobbiamo poter programmare gli interventi”. In un solo anno, ha ricordato Buia, “sono stati effettuati interventi su 6mila condomini contro i mille effettuati in sei anni di ecobonus al 65%. Rispetto al vecchio ecobonus, il 110% ‘permette di ridurre le emissioni di Co2 di circa il 28% in più sul singolo immobile”.

La sicurezza nei cantieri non è un optional: il Patto di cantiere

“Ridurre il costo del lavoro in edilizia è necessario per contrastare il dumping contrattuale e favorire l’assunzione dei giovani’, ha spiegato Buia nella sua relazione, facendo un passaggio importante sulla sicurezza sul lavoro. “Sul tema della sicurezza non possono esserci ambiguità. I morti sul lavoro sono una ferita inaccettabile per il Paese e per ognuno di noi. La sicurezza non può essere un optional, ma deve essere un diritto/dovere per tutti. Come settore tanto è stato fatto con risultati importanti in termini di prevenzione e di formazione, ma ancora non basta”. Gabriele Buia si è rivolto durante l’Assemblea Ance direttamente alle organizzazioni sindacali: “Siamo pronti ad accogliere proposte e a valutare insieme nuove soluzioni e processi per rendere ancora più sicuri i nostri cantieri. Qualunque accordo in tal senso – spiega Buia – deve coinvolgere imprese, lavoratori e istituzioni, nessuno escluso. La battaglia contro gli infortuni si vince solo in tre, diffondendo la cultura della sicurezza e promuovendo la formazione, insieme a scuole e Università, non certo introducendo ulteriori sanzioni o patenti. Per questo proponiamo un Patto di cantiere nel quale imprese e lavoratori si impegnano ad adottare comportamenti adeguati e a seguire scrupolosamente le misure di prevenzione con la collaborazione delle istituzioni, degli organismi di controllo e degli enti bilaterali di settore”.

Le promesse del ministro Giovannini all’Assemblea Ance

L’aumento smisurato delle materie prime e la conseguente difficoltà di reperirle, le carenze del Codice appalti, la scarsità di manodopera e di figure professionali, la necessità per i bonus edilizi di una normativa stabilizzata nel tempo che dia la possibilità a famiglie e imprese di programmare la propria attività e infine la rigenerazione urbana che è ancora ai blocchi di partenza. Sono solo alcune delle richieste avanzate  dal Presidente dei costruttori al Governo. A raccoglierle è stato il Ministro per le Infrastrutture e la mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, che ha riaffermato l’impegno del Governo sulla riforma del Codice contratti pubblici e l’intenzione a continuare la strada del dialogo e della leale collaborazione con le imprese di costruzioni protagoniste di una stagione molto impegnativa.
Condividi

Potrebbero interessarti

Condominio

Dalla costituzione del condominio alla gestione delle tabelle millesimali, dalle delibere assembleari ai lavori edilizi e ai titoli abilitativi:...

Decreto Salva Casa

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 124 del 29 maggio 2024 il Decreto Legge 29 maggio 2024, n. 69 recante “Disposizioni urgenti in materia di...