Innovazione

L’ENEA mette a punto un processo al plasma per la stampa 3D

L’impiego di una sorgente ad alta densità di energia come il plasma consente processi di stampa 3D veloci e un’alta flessibilità
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L’ENEA mette a punto un processo al plasma per la stampa 3D

I ricercatori ENEA del Centro Ricerche di Portici (Napoli) hanno messo a punto un processo al plasma innovativo finalizzato alla produzione di polveri da utilizzare per la stampa 3D di componenti complessi destinati ai settori aerospaziale, biomedico e della robotica. Presso il centro di Portici è stato progettato e installato un impianto-prototipo basato sulla tecnologia del plasma termico.

Stampa 3D e la velocizzazione dei processi

La tecnologia impiegata dall’ENEA sfrutta l’energia del plasma per fornire alta sferoidicità alle polveri, originariamente di forma irregolare. La buona scorrevolezza e la capacità di compattazione sono fondamentali per le applicazioni nel campo della stampa 3D. Il processo viene definito di spruzzatura termica: un rivestimento in cui materiali fusi (o riscaldati) vengono spruzzati da una fiamma originata da una pistola.

L’impiego di una sorgente ad alta densità di energia come il plasma consente processi di stampa 3D veloci e un’alta flessibilità. Questo permette di realizzare prodotti on demand con rapidi cambi di produzione e di condurre la lavorazione nei momenti di minor costo dell’energia, ridurre le scorte di magazzino e minimizzare la produzione di rifiuti.

Leggi anche: Un progetto per l’ideazione di nuovi metodi di stampa 3D

La sperimentazione dell’ENEA è stata condotta su polveri di Allumina e Acciaio SS316L, allo scopo di esplorare e individuare i migliori parametri di trattamento per il processo di produzione. L’infrastruttura di ricerca è stata sviluppata da ENEA nel corso degli anni, attraverso programmi di studio come i progetti PON TEDAT e Tripode2 e il recente Accordo di programma ENEA-MITE RSE 2019-2021. La nuova tecnologia sarà impiegata in programmi di ricerca futuri per testare il processo su nuovi materiali e migliorare l’efficienza di produzione dell’impianto.

La crescente diffusione delle tecniche di stampa 3D ha portato un grande interesse verso lo sviluppo dei materiali di stampa. Le polveri, e in particolare quelle metalliche, costituiscono un mercato in grande ascesa la cui produzione segue processi diversi a seconda delle materie prime impiegate e delle proprietà che ad esse si devono conferire”, spiega Sergio Galvagno, ricercatore del Laboratorio ENEA di Nanomateriali e dispositivi.

Leggi anche: La stampa 3D e le implicazioni per la salute dei lavoratori

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