Innovazione

Droni su Marte, l’ambizioso progetto di Vector Robotics

L’italiana Vector Robotics ha messo a punto modelli di droni alimentati a energia solare, che potrebbero essere usati per ampliare il campo di riecrche esplorative su Marte
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Droni su Marte, l’ambizioso progetto di Vector Robotics
Ci sono voluti più di duecento anni, dai primi telescopi fino alla fine dell’Ottocento, perché Marte con la sua luce rossastra entrasse definitivamente nell’interesse più profondo che non fosse solo quello dell’occhio umano. Si scoprì per la prima volta una superficie piena di caratteristiche, modelli e morfologie interessanti. E che gli scienziati inizialmente attribuirono erroneamente a una vivace civiltà marziana. Appurato che non esistono costruzioni artificiali su Marte, resta l’ipotesi che circa tre miliardi e mezzo di anni fa, il pianeta asciutto e tossico di oggi poteva essere abitabile come la Terra. E così, dagli anni Sessanta, l’interesse su cosa Marte può insegnarci e su come crescono ed evolvono i pianeti è cresciuto sempre di più. Finora, solo veicoli spaziali senza equipaggio hanno effettuato il viaggio sul pianeta rosso. Ma presto le cose potrebbero cambiare.

Alla scoperta di Marte

Tra i numerosi progetti di ricerca esplorativa su Marte ce n’è uno, DOME (Drone Operation for Martian Environment), che per la prima volta cercherà di ampliare il quadro di conoscenze del pianeta. DOME è un progetto di ricerca costruito tra università e aziende (tra cui il Laboratorio di Fotogrammetria del Dipartimento di Culture del progetto della facoltà di Architettura dello IUAV e Vector Robotics).  L’obiettivo è quello di sviluppare nuove tecnologie a supporto delle missioni esplorative su Marte. In particolare, il progetto si concentra sulla costruzione di piattaforme aeree remote e autonome in grado di eseguire operazioni di osservazione, raccolta dati e analisi sia nell’atmosfera sia sulla superficie del ‘pianeta rosso’. Che costituiscono la frontiera più avanzata nell’esplorazione extraplanetaria.

Droni su Marte

Nonostante il fatto che Marte possa contare sulla più grande popolazione di robot dell’intero sistema solare, solo l’1 per cento della superficie del pianeta è stata esplorata in dettaglio. Fino a oggi la ricerca e l’osservazione sono state affidate a piattaforme come rover, sonde e orbitatori. Ma l’utilizzo dei droni appare come il modo più avanzato ed efficace per coprire grandi aree in poco tempo, con la precisione e le necessarie capacità analitiche. La tecnologia dei droni aerei si è notevolmente evoluta negli ultimi anni, grazie al crescente numero di potenziali applicazioni. La miniaturizzazione dell’hardware e gli algoritmi di deep learning hanno conferito a questa tecnologia un ruolo fondamentale negli scenari ad alto rischio.

X5 di Vector Robotics

Vector Robotics ha sviluppato per DOME droni sperimentali con caratteristiche uniche, come il modello X5, che risultano essere risorse notevoli per eseguire una vasta gamma di operazioni. Come ad esempio logistica, sicurezza, rilievi telemetrici e pattugliamento. Grazie al suo VTOL (vertical take-off and landing) e alle capacità di volo autonomo, il drone X5 può completare qualsiasi missione in modo indipendente. Potendo decollare, librarsi e atterrare senza la necessità del controllo diretto da parte dell’equipaggio a terra. Inoltre, in una delle sue versioni, X5 può essere alimentato da pannelli solari leggeri a doppia giunzione, che possono assicurare un’autonomia di volo alba-tramonto. Il drone è dotato di due telecamere (una telecamera fissa con otturatore globale e una per la navigazione) e una gamma di sensori, con la capacità di ospitare diversi carichi utili orientati alla missione, per una versatilità senza precedenti. L’equipaggio 212 ha testato il drone durante la missione analogica LATAM III presso la Mars Desert Research Station (MDRS) nello Utah, mentre il modello X5 MkII, con capacità di volo migliorate, è stato testato durante la missione analogica AMADEE-20 nell’ottobre 2020.
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