Innovazione

Voucher per consulenza in innovazione, al via le domande per le MPMI

A disposizione 75 milioni di euro: previsto un contributo per progetti di trasformazione tecnologica
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Voucher per consulenza in innovazione, al via le domande per le MPMI

Risorse economiche per 75 milioni di euro a disposizione di imprese e reti di impresa. Dal 29 novembre è possibile inviare a questo link le domande per accedere al “Voucher per consulenza in innovazione”. La misura, voluta dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, prevede un contributo alle spese effettuate dalle imprese per progetti di innovazione e trasformazione tecnologica e digitale. A fronte di prestazioni di consulenza rese da un manager dell’innovazione qualificato o da una società iscritti nell’apposito elenco costituito dal MIMIT.

Nei giorni scorsi si è chiusa la fase preliminare di compilazione delle domande che ha visto ben 3.987 istanze e la partecipazione di oltre 7.600 PMI e reti d’impresa sparse sull’intero territorio nazionale. Ora, ecco il via alla presentazione delle domande.

Il Voucher per consulenza in innovazione e i contributi previsti

L’agevolazione è costituita da un contributo in forma di voucher concedibile in regime “de minimis” (Regolamento UE n. 1407/2013). Il finanziamento massimo concedibile è differenziato in funzione della tipologia di beneficiario:

  • Micro e piccole: contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 40 mila euro;
  • Medie imprese: contributo pari al 30% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 25 mila euro;
  • Reti di imprese: contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 80 mila euro.

Le agevolazioni concernono le micro, le piccole e le medio imprese operanti su tutto il territorio nazionale. Possono inoltre beneficiare del voucher anche le reti d’impresa composte da un numero non inferiore a tre PMI. Purché il contratto di rete configuri una collaborazione effettiva e stabile.

Spese ammissibili e categorie

Si considerano ammissibili le spese sostenute a fronte di prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione qualificato, indipendente e inserito temporaneamente. Deve inoltre disporre di un contratto di consulenza di durata non inferiore a nove mesi, nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete. La consulenza deve rientrare in una delle seguenti categorie:

  • big data e analisi dei dati;
  • cloud, fog e quantum computing;
  • cyber security;
  • integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali;
  • simulazione e sistemi cyber-fisici;
  • prototipazione rapida;
  • sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);
  • robotica avanzata e collaborativa;
  • manifattura additiva e stampa tridimensionale;
  • internet delle cose e delle macchine;
  • integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
  • programmi di digital marketing e di open innovation.
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