Inquinamento

Rapporto ambientale sull’aviazione europea 2022: cosa è stato fatto e cosa migliorare

Per ridurre la portata degli impatti negativi è necessario attuare una serie di misure, tra le quali rotte sostenibili, il ricorso a carburanti meno inquinanti e buone pratiche da parte dei viaggiatori
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Rapporto ambientale sull’aviazione europea 2022: cosa è stato fatto e cosa migliorare
L‘aviazione europea fa i conti con l’impatto ambientale del traffico aereo e con degli scenari che devono tener conto di nuove variabili: i dati del rapporto 2022 sull’aviazione europea e un’analisi sull’impatto dei carburanti. L’impatto del traffico aereo sulla sostenibilità (non solo) ambientale Il report a tutto tondo Le raccomandazioni per un futuro più sostenibile

L’impatto del traffico aereo sulla sostenibilità (non solo) ambientale

Nel portale Teknoring, abbiamo parlato del traffico aereo in relazione a due importanti meccanismi fiscali che da diversi anni contribuiscono a mitigarne gli impatti ambientali ed a sostenerlo, con incentivi diretti agli operatori aerei oppure ai consumatori stessi:
  • l’Emission Trading System, un sistema che prevede la compravendita di “quote di emissione” di CO2: ogni anno ne viene assegnato un certo numero alle aziende, che le scambiano sul mercato in funzione del loro livello di sostenibilità;
In sostanza, l’ETS è il sistema di scambio delle emissioni di CO2 basato sul principio che chi emette più emissioni inquinanti paga di più: istituito nel 2005, fissa un tetto alla quantità di gas serra che le grandi imprese energivore e gli operatori aerei possono emettere.
  • il sistema italiano dei Sussidi Ambientalmente Dannosi. Il più oneroso dei SAD (circa 5 miliardi di €) è il differenziale di accisa fra benzina e gasolio, cui seguono le esenzioni di accisa per i carburanti impiegati nel trasporto aereo e in quello marittimo.
L’occasione per rivolgere di nuovo l’attenzione sul sistema del trasporto aereo ed il suo rapporto con la transizione ecologica in atto è data dalla pubblicazione del Rapporto ambientale sull’aviazione europea 2022 che esamina le prestazioni ambientali del settore dell’aviazione, ed i progressi compiuti a partire dal 2019, formulando anche raccomandazioni su come ridurre l’impatto del trasporto aereo.

Il report a tutto tondo

L’European Aviation Environmental Report,
  • pubblicato dall’EASA (“European Union Aviation Safety Agency”)
  • con il sostegno dell’EEA (“European environment Agency”) e di Eurocontrol,
giunto alla sua terza edizione, non solo fornisce un quadro aggiornato delle conoscenze scientifiche rispetto agli scenari storici e futuri relativi al traffico aereo, oltre che al rumore e alle emissioni ad esso associati, ma esplora anche i settori chiave di mitigazione dell’impatto:
  • tecnologia e progettazione;
  • carburanti sostenibili per l’aviazione;
  • operazioni di gestione del traffico aereo;
  • aeroporti e misure di mercato (come il sistema ETS cui prima si accennava ma non solo.)
EASA stituita nel 2002, ha il compito di garantire la sicurezza e la protezione dell’ambiente nel settore dell’aviazione civile in Europa; conta i 27 Paesi dell’Ue cui si aggiungono anche Islanda, Liechtenstein, Svizzera, Norvegia
EEA Fornisce informazioni sull’ambiente ai responsabili politici e al pubblico, è stata istituita nel 1990 e contai Paesi Ue cui si aggiungono Norvegia, Islanda, Liechtenstein, Turchia e Svizzera.
EUROCONTROL È un’organizzazione intergovernativa, civile e militare cui partecipano 41 Stati europei: il suo scopo principale è quello di sviluppare e mantenere un efficiente sistema di controllo del traffico aereo a livello europeo, affiancando in questo impegno comune le autorità nazionali dell’aviazione civile (in Italia l’ENAC).
Dopo aver fornito una panoramica sul settore dell’aviazione,
Qualche dato
2005-2019 Numero di voli negli aeroporti UE27+EFTA: +15%.
2019-2021 Il numero di voli negli aeroporti dell’UE27+EFTA è sceso drasticamente da 9,3 milioni nel 2019, rispettivamente a 4,12 e 5,07 nel 2020 e 2021 a causa della pandemia.
Medio-lungo termine 12,2 milioni di voli annuali entro 2050, con le emissioni di CO2 degli aeromobili potenzialmente in aumento a 188 milioni di tonnellate, a meno che la protezione ambientale non venga ulteriormente integrata in tutto il settore.
  il report:
  • sottolinea la necessità di monitorare in modo indipendente i progressi per garantire trasparenza, responsabilità, credibilità e, in ultima analisi, stabilire la fiducia che le misure in atto raggiungeranno gli obiettivi concordati;
  • prosegue con un focus sugli impatti ambientali del sistema del trasporto aereo (inquinamento acustico, qualità dell’aria, cambiamento climatico).
Quindi il report dedica l’intero capitolo tre alle risorse che la tecnologia è in grado di fornire per contrastarli, ricordando come anche nel settore dell’aviazione è fondamentale attuare un modello economico circolare, che consideri gli impatti ambientali dell’intero ciclo di vita del prodotto.
Nel 2021, Science Based Targets (SBTi) ha pubblicato una guida per le compagnie aeree passeggeri e cargo per fissare i propri obiettivi di riduzione di CO2. La guida aiuta le aziende a capire quanto – e quanto velocemente – dovrebbero ridurre le proprie emissioni di gas a effetto serra (GHG) per allinearsi agli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Il metodo di definizione degli obiettivi per le compagnie aeree si basa sul Sectoral Decarbonization Approach (SDA) di SBTi (Science Based Targhets initiative), che afferma che l’intensità di GHG di un’azienda (grammi di CO2 equivalente per tonnellata di fatturato per chilometro) dovrebbe convergere all’intensità di GHG media del settore allineata a Parigi entro il 2050.
Il capitolo quattro è dedicato ai carburanti sostenibili, i c.d. Sustainable Aviation Fuels (SAF), (si tratta di carburanti utilizzabili in miscela per il rifornimento degli aerei in quanto presentano caratteristiche chimiche e fisiche pressoché identiche a quelle dei tradizionali carburanti per l’aviazione), una soluzione c.d. «drop-in».
La soluzione «drop-in» permette ai SAF di poter essere impiegati utilizzando le stesse infrastrutture di rifornimento e senza la necessità di adeguare gli aerei o i loro motori.
L’offerta dei SAF rimane bassa (attualmente è inferiore allo 0,05% del consumo totale di carburante per l’aviazione nell’Unione Europea), e per ovviare a questi numeri la Commissione europea ha proposto:
  • un “mandato di miscelazione” dei SAF per il carburante fornito agli aeroporti dell’UE, con quote minime di SAF che aumenteranno gradualmente dal 2% nel 2025 al 63% nel 2050, e
  • un “sottomandato per il SAF Power-to-Liquid”, nella convinzione che gli attuali (alti) costi scenderanno nel tempo, anche grazie alle future economie di scala di produzione
Seguono le misure applicabili nell’ambito del management del traffico aereo e di tutte le operazioni connesse: i miglioramenti operativi dell’ATM possono fornire un importante contributo alla riduzione delle emissioni di CO2, con i progressi compiuti sia nella progettazione dello spazio aereo che nella diffusione di tecnologie interoperabili (fra questi, la riduzione della frammentazione dei sistemi ATM in Europa).
ATM (fonte: ENAC) è “il complesso delle funzioni aeree e terrestri (servizi di traffico aereo, gestione dello spazio aereo e gestione del flusso di traffico aereo) richieste per garantire il movimento sicuro ed efficace degli aeromobili durante tutte le fasi delle operazioni”. Le Tecnologie e servizi per la gestione del traffico aereo (ATM – Air Traffic Management) di aeromobili assicurano il controllo di tutte le fasi di volo e la gestione delle operazioni a terra, attraverso sistemi modulari e integrati.
  In relazione alle misure attuabili negli aeroporti, il report:
  • cita il “portale ambientale” lanciato nel 2020 dall’EASA per facilitare la condivisione delle informazioni sulle certificazioni acustiche degli aeromobili, insieme al database ANP per la condivisione dei dati sul rumore e sulle prestazioni degli aeromobili;
  • biasima i “notevoli ritardi” nell’approvazione e nell’attuazione dei piani di transizione della navigazione basata sulle prestazioni, che a loro volta ritardano il raggiungimento dei benefici ambientali, evidenziando che “man mano che il settore dell’aviazione si evolve per rispondere alle sfide ambientali, e si creano nuovi segmenti di mercato, anche le infrastrutture aeroportuali devono adattarsi di conseguenza”.
Le misure di mercato sono l’oggetto dell’ultimo capitolo del report, nel quale l’EASA:
  • evidenzia la riduzione di emissioni nette di CO2 nel periodo 2013-2020, grazie al sistema ETS;
  • afferma che l’integrità ambientale delle compensazioni dipende dalla loro capacità di dimostrare che le riduzioni delle emissioni non si sarebbero verificate in assenza del meccanismo di mercato che finanzia la compensazione;
  • enfatizza le regole di contabilizzazione (concordate nell’ambito della COP26) previste dall’accordo di Parigi per i trasferimenti internazionali di unità del mercato del carbonio;
  • sottolinea l’importanza del ruolo della cooperazione internazionale per poter affrontare le sfide ambientali e di sostenibilità che il settore dell’aviazione incontra a livello globale.

Le raccomandazioni per un futuro più sostenibile

Non si finisce mai di migliorare, e di migliorarsi. Per questo motivo, l’EASA ed EEA fanno alcune raccomandazioni, che si basano sulle informazioni e sulle analisi contenute nel Rapporto ambientale sull’aviazione europea, che mirano a migliorare il livello di protezione ambientale nel settore dell’aviazione civile e ad assistere l’Unione Europea nel garantire che il settore dell’aviazione contribuisca agli obiettivi dello European Green Deal attraverso una collaborazione, un impegno e una verifica efficaci nel:
  • sostenere il raggiungimento degli obiettivi ambientali europei (stabilire percorsi di riduzione a lungo termine dell’inquinamento acustico e delle emissioni e obiettivi ambiziosi per l’aviazione europea in termini di misure di mitigazione sia interne al settore (tecnologia, operazioni, combustibili) sia ad esso esterne (quelle basate sul mercato);
  • integrare misure ambientali efficaci nel sistema europeo di gestione del traffico aereo (migliorare l’attuazione del Cielo Unico europeo;
  • esaminare ulteriormente gli incentivi economici che favoriscono una maggiore efficienza e migliori prestazioni ambientali; sviluppare metriche ambientali che riflettano meglio le prestazioni ambientali);
  • incrementare la fornitura e l’uso dei carburanti sostenibili per l’aviazione, esplorando la possibilità di creare una struttura di supporto coerente a lungo termine per garantire la corretta introduzione di nuovi percorsi di produzione di SAF in Europa con un elevato potenziale di riduzione delle emissioni;
  • promuovere la ricerca e identificare soluzioni per affrontare l’impatto sull’ambiente e sul clima e favorire la resilienza ai cambiamenti climatici (ad esempio coordinando ed eseguendo ulteriori ricerche in merito all’impatto climatico complessivo dell’aviazione, comprese le emissioni di non-CO2 e la formazione di nubi di scia di condensazione, al fine di ridurre le incertezze scientifiche e predisporre azioni efficaci in termini di costi);
  • incentivare l’innovazione tecnologica attraverso una continua cooperazione internazionale in materia di standard normativi;
  • promuovere operazioni e infrastrutture aeroportuali ecosostenibili;
  • promuovere gli investimenti e le misure basate sul mercato per migliorare la sostenibilità dell’aviazione.
A fronte dei progressi già compiuti nell’ottica di una crescente sostenibilità del settore dei trasporti aerei, allo stato attuale occorre dedicarsi con urgenza alla questione di come alimenteremo i nostri aerei nel modo più sostenibile possibile mentre ci muoviamo verso velivoli a emissioni zero a medio e lungo termine. Ovviamente tutto questo ha un costo, e la transizione va affrontata a livello sistemico, ossia cercando di capire a chi e come far pagare il costo della transizione: le merci e le persone devono continuare a poter volare a prezzi sostenibili, gli operatori dovranno poter continuare a mandare avanti flotte aeree, aeroporti e tutto il sistema delle infrastrutture, i Governi nazionali e istituzioni sovranazionali dovranno continuare a sostenere la transizione. Un altro punto evidenziato all’interno del report concerne la necessità di monitorare in modo indipendente i progressi al fine di garantire trasparenza, responsabilità e soprattutto credibilità per alimentare un rapporto di fiducia con tutti gli stakeholder, soprattutto nella misura in cui sarà richiesto agli utenti dei servizi di trasporto aereo di modificare i loro comportamenti, scegliendo per esempio traiettorie a minore impatto ambientale. Il grafico seguente quantifica per esempio l’effetto di riduzione di emissioni inquinanti se da qui al 2050 venissero usati dei carburanti sostenibili:
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