Inquinamento

Lotta al cambiamento climatico, per gli europei è una priorità

Sondaggio Euronews-Ipsos: oltre la metà degli intervistati in 18 Paesi UE ritiene la sostenibilità e le politiche ambientaliste fondamentali per il futuro del Pianeta
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Lotta al cambiamento climatico, per gli europei è una priorità

Per i cittadini europei la lotta al cambiamento climatico è una priorità. È quanto emerge da un sondaggio esclusivo condotto da Euronews-Ipsos, prima iniziativa paneuropea di questo tipo, approntata in vista delle elezioni europee in programma il prossimo giugno.

L’impegno verso le strategie legate alla sostenibilità, alle politiche energetiche ed ambientaliste sono viste di buon occhio dagli abitanti del Vecchio Continente. Nello specifico, la “questione climatica” si preannuncia come fondamentale da affrontare – con idee concrete ed applicabili – per tutti i politici che vorranno poi sedere negli scranni di Bruxelles. Il sondaggio ha coinvolto 25.916 persone in 18 paesi. Numerose le questioni affrontate, dall’economia alle tematiche prettamente politiche sino alla necessaria svolta green.

Lotta al cambiamento climatico: i risultati del sondaggio

In Europa, il 52% degli intervistati ritiene che la lotta al cambiamento climatico sia strategica per il futuro del Pianeta. Un ulteriore 32% ritiene che sia importante ma non prioritario e il 16% pensa, invece, che la tematica ambientalista sia una questione secondaria. La scomposizione dei dati nelle singole nazioni rivela però un quadro più complesso e variegato.

Quali sono i Paesi dove il cambiamento climatico è considerato prioritario? Danimarca su tutti (69%); poi ecco il Portogallo (67%) e la Svezia (62%). Un ulteriore 23% in Danimarca, 28% in Portogallo e 26% in Svezia ritiene che sia importante ma non prioritario. L’altra faccia della medaglia è invece rappresentata da Polonia, Repubblica Ceca e Finlandia. A Varsavia, Praga ed Helsinki poco più di un terzo degli intervistati (34%) considera importante il cambiamento climatico.

Donne ambientaliste

In generale, le donne sono maggiormente ambientaliste (55%) rispetto agli uomini (49%). Ma non solo: il fattore età non è determinante nell’indirizzare le scelte politiche delle persone in tale ambito. “Circa la metà delle persone di tutte le fasce d’età ritiene che questo problema sia una priorità e circa un terzo lo ritiene importante” si legge nelle conclusioni del documento prodotto da Euronews-Ipsos.

Tra le domande poste al panel, vi è la seguente: l’UE ha avuto un impatto positivo sulla tutela dell’ambiente? Quando si parla di cambiamento climatico, nuove leggi storiche hanno apportato importanti cambiamenti con misure volte a ridurre le emissioni del 55% entro il 2030. Complessivamente solo il 32% degli elettori è convinta che negli ultimi anni Bruxelles abbia assunto decisioni ficcanti sulla tutela dell’ambiente.

Le convinzioni dei romeni e dei francesi

È in Romania (48% degli intervistati) che si considerano con convinzione le politiche europee a difesa del clima. Gli elettori in Portogallo (47%) e Finlandia (45%) hanno idee simili. All’estremo opposto, solo il 23% dei francesi valuta positivamente l’apporto europeo in tale ambito. Il 38% si è dichiarato neutrale sulla questione e il 39% ritiene che l’UE abbia avuto un impatto negativo: la percentuale più alta tra tutti i 18 Paesi. Nei Paesi Bassi, gli intervistati non sono molto più fiduciosi, dato che solo un quarto delle persone ha una visione positiva dell’azione ambientale dell’UE.

Sia la Francia che i Paesi Bassi – spiegano gli esperti Euronews – sono stati al centro delle recenti proteste degli agricoltori in tutta Europa, che hanno visto il settore agricolo reagire vigorosamente contro normative e politiche che rendono i loro prodotti meno competitivi rispetto a quelli importati dal resto del mondo”.

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