Blocco del traffico a Milano: circolano solo elettriche e ibride
Una domenica a piedi, in bici o in auto a basse emissioni. Non ci sarà alternativa il 2 febbraio a Milano. La decisione della giunta guidata da Beppe Sala di bloccare la circolazione arriva a quasi cinque anni dall’ultima giornata “a piedi” nel capoluogo lombardo. L’ultimo stop risale al 2015, tre giorni di fila con sindaco Giuliano Pisapia. Come spiegato da Comune, il blocco, previsto in città dalle 10 alle 18, riguarderà tutte le tipologie di automobili, ad esclusione però di quelle a basse emissioni, elettriche o ibride plug-in.
A comunicare la decisione è stato il sindaco Beppe Sala tramite la sua pagina Facebook:
“I valori del Pm10 hanno nuovamente sforato i livelli di guardia. Le previsioni meteorologiche per i prossimi giorni non lasciano sperare in una diminuzione delle concentrazioni di polveri nell’aria”.
Anche se diversi osservatori del tema riconoscono che soluzioni come blocchi temporanei del traffico non possono certamente essere considerate risolutive, bisogna prendere atto del fatto che a Milano – come in altri luoghi d’Europa – questa misura viene almeno interpretata in modo “premiante” verso i soggetti che hanno scommesso su una mobilità personale a emissioni più contenute, e quindi l’elettrico e l’ibrido.
È lo stesso sindaco Sala che lo chiarisce, ammettendo in parte la scelta legata alla contingenza:
“Quella per l’ambiente è una battaglia di lungo periodo, che si realizza attraverso misure strutturali e scelte di ampia visione. Allo stesso tempo, però, le condizioni attuali mi inducono a intervenire in modo contingente.
La concentrazione delle polveri sottili PM10, ha sforato i limiti 24 volte nei primi 26 giorni del 2020. Un problema se si pensa che il numero massimo di superamenti consentiti in un anno è 35. “Ho chiesto agli uffici di verificare i dettagli operativi. Milanesi e turisti si preparino a trascorrere una giornata in città a piedi, in bici, sui mezzi pubblici ed elettrici”, ha concluso Sala.
Le nuove regole
A Milano il blocco auto di domenica si aggiunge al bando per i veicoli fino a Euro 4 diesel già in vigore. Gli automobilisti dovranno quindi considerare anche le nuove limitazioni al traffico, in vigore dal 28 gennaio in tutta la Lombardia. Nei comuni con più di 30 mila abitanti (oltre ad alcuni comuni più piccoli) non potranno infatti circolare i Diesel inferiori all’Euro 4. Obbligatorio anche spegnere i motori in sosta semaforica. Tra le province interessate: Milano, Monza, Pavia, Bergamo, Como, Varese, Lodi, Cremona e Mantova. Non solo nel capoluogo di regione infatti si sono registrati livelli allarmanti. In provincia si sono contati ben 5 giorni consecutivi di polveri sottili oltre la soglia.
Le altre città in Europa
Milano non è l’unica città ad essersi attivata per ridurre l’inquinamento da traffico su strada. Pochi giorni fa a Barcellona è scattato lo stop per le auto a benzina immatricolate prima del 2002 e per i diesel immatricolati prima del 2006. Modelli che non possono circolare in città dalle 7 del mattino alle 8 di sera. Come spiegato dal sindaco di Barcellona le violazioni della nuova norma possono costare fino a 100 euro di multa. La regola limiterà l’uso di circa 50 mila veicoli. Spazio invece alle auto elettriche che possono circolare liberamente anche in centro. L’altro fiore all’occhiello della mobilità green è Oslo, da molti considerata il paradiso delle auto elettriche. La capitale norvegese ha l’obiettivo di diventare entro il 2030 una città a emissioni zero e per questo ciclicamente mette al bando i veicoli diesel dalle sue strade. Unica eccezione consentita? Le ibride. Primo passo verso l’elettrico al 100%.



