Amianto, le scuole italiane sono da bonificare
La scuola è finita ma non è mai tardi per rilanciare l’allarme sulla presenza dell’amianto nelle scuole italiane. Gli studenti e i docenti italiani non sono ancora pienamente al sicuro: secondo l”ONA ci sono circa 2400 scuole e 1000 tra biblioteche ed edifici culturali le cui strutture contengono amianto, conosciuto anche come asbesto, fuori legge in Italia dal 1992.
Il dato deriva da una stima per difetto effettuata da ONA nel 2012 ed è stato confermato dal Censis nel 2014: si tratta di 352000 alunni e 50000 figure scolastiche, tra docenti e non docenti, esposti al rischio.
L’amianto come materiale da costruzione
Tumori della pleura, mesotelioma, carcinoma polmonare, sono solo alcune delle patologie associate alle fibre di questo materiale. È un insieme di minerali del gruppo degli inosilicati e dei fillosilicati, unito al cemento, è stato utilizzato come materiale da costruzione per l’edilizia, per formare un composto fibro-cementizio conosciuto con il nome commerciale ‘Eternit’.
Il materiale da costruzione degli anni ’60-’70
Tegole, pavimenti, tubazioni, coperture, canne fumarie, coibentazioni, sono stati in passato realizzati con amianto, fino a che, grazie alle scoperte mediche, non si stabilì il rapporto tra l’insorgere dei tumori e l’inalazione di asbesto. C’è da precisare che non è l’amianto in quanto minerale a essere pericoloso: pericolosi sono i manufatti edilizi contenenti fibre di amianto che versano in un cattivo stato di manutenzione. A dirci quali sono le procedure da seguire per la bonifica di MCA – Materiali contenenti amianto è anche l‘INAIL, con due nuovi fact sheet disponibili online.
Cosa è stato fatto finora per il rischio amianto
Con la legge n°257/1992 l’amianto diventa fuori legge in Italia. Si proclama la cessione di tutte le attività legate all’amianto, dall’estrazione alla lavorazione, all’impiego nel settore edile, meccanico o tessile. Si tratta solo del primo passo verso una serie di decreti legislativi e ministeriali che hanno meglio specificato il divieto (valori limite, soglie di pre-allarme ecc…), ma di importanza storica: la legge, infatti, fu la prima a tener conto dei possibili danni subiti a causa dell’inalazione di fibre cancerogene, classificandoli come malattie professionali.
Lavoro e amianto
Le condizioni dei lavoratori esposti all’amianto diventano da quel momento un tema sociale, che porta a parlare di sorveglianza sanitaria, risarcimento dei danni, riconoscimento di benefici e agevolazioni e avvio di procedure di pre-pensionamento.
Nel 2013, precisamente con il decreto-legge n°69 del 21 giugno, convertito con la legge n°98 del 9 agosto, il Governo decide di stanziare 150 milioni di euro a fondo perduto per la messa in sicurezza delle scuole, tenendo conto, tra gli altri, del rischio amianto.
Cosa fa l’ONA
L’Osservatorio Nazionale Amianto è una onlus che offre consulenza, assistenza medica e tutela legale alle vittime dell’amianto, occupandosi inoltre di svolgere ricerche, raccogliere dati e informazioni, coinvolgere attivamente le istituzioni politiche.
Grazie all’operato dell’ONA moltissimi edifici scolastici sono stati bonificati, ma c’è ancora tanto da fare. Come già riportato, sono 2400 le scuole che necessitano di interventi di bonifica, e tante sono le segnalazioni che continuano ad arrivare attraverso l’apposita piattaforma web resa disponibile da ONA a questo link.
Come i cittadini possono contribuire
I cittadini, quindi, possono segnalare in forma anonima i luoghi in cui ritengono sia presente amianto e per i quali richiedono un sopralluogo. In questo modo si contribuirà inoltre a implementare la mappa interattiva dei luoghi monitorati in cui è confermata la sua presenza, consultabile online.
Diversamente, i cittadini possono scaricare un modello di accesso agli atti e redarre formale richiesta alle autorità competenti per chiedere la bonifica e la messa in sicurezza delle scuole.
Il presidente di ONA, l’Avv. Ezio Bonanni, ritiene che “sia fondamentale affrontare e risolvere il problema amianto in Italia, dando priorità alle scuole, agli impianti sportivi e agli edifici pubblici, per evitare tutte le forme di esposizione alla fibra killer, e quindi realizzare la vera prevenzione che è quella primaria. In questo modo, si ammodernano le strutture, si aprono i cantieri, si crea lavoro e si tutela la salute e l’ambiente“.
La Conferenza ONA del 2015
Il 10 aprile 2015, presso Palazzo Vecchio a Firenze, si è tenuta la Conferenza ONA sulla bonifica dei siti, sottolineando l’emergenza nelle scuole. Bonanni, nel corso dell’evento, ha riportato l’esempio dell’Istituto Tecnico Leonardo Da Vinci di Firenze, dove sono state dettate alcune linee guida per auto-proteggersi dal rischio. In particolare è vietato:
- appendere chiodi;
- graffiare le pareti;
- chiudere con forza porte e finestre;
- correre nei corridoi;
- spostare banchi, sedie e cattedre.
Piccole ma necessarie precauzioni per evitare la fuoriuscita delle fibre di amianto da muri e solai, e cercare di difendere l’ambiente e la propria salute il più possibile nell’attesa di interventi concreti di bonifica, che l’ONA con il suo impegno continua a sollecitare.


