Ingegneria
Struttura Tecnica Nazionale, alchimia tra gli ordini professionali
Riparte dalla struttura tecnica nazionale l'attività di protezione civile svolta dagli ordini professionali. Definite cariche ed indirizzi operativi
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Dopo il lock-down a seguito dell’emergenza sanitaria Covid-19, il Paese deve ripartire. Per farlo occorre riorganizzarsi facendo un fronte comune alla gestione delle emergenze da parte, anche e soprattutto, degli ordini professionali.
In linea con i tempi post-emergenza, lo scorso 28 maggio 2020, si è tenuta una riunione online a cui hanno preso parte:
- Armando Zambrano (Presidente del Consiglio Nazionale Ingegneri),
- Giuseppe Capocchin (Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori),
- Francesco Peduto (Presidente del Consiglio Nazionale Geologi),
- Maurizio Savoncelli (Presidente del Consiglio Nazionale Geometri)
- i componenti il Comitato di Gestione e Coordinamento della STN, Felice Monaco (CNI), Walter Baricchi (CNAPPC), Adriana Cavaglià (CNG) ed Ezio Piantedosi (CNGeGL).
Chi sono i referenti?
Lo scorso 28 maggio 2020 sono sono state completate anche le cariche organizzative dell’associazione. Dopo la nomina del Consiglio Direttivo nelle persone di Armando Zambrano (Coordinatore), Giuseppe Cappochin, Francesco Peduto e Maurizio Savoncelli (Consiglieri), formalizzata nell’atto costitutivo, è stato designato quale il Coordinatore del Comitato di Gestione e Coordinamento Ezio Piantedosi (Vice Presidente CNGeGL).Formazione della Struttura Tecnica Nazionale
Dai presenti è giunta unanime anche la scelta di iniziare a costituire il pool di relatori del seminario telematico che durerà 6 ore, propedeutico alla formazione specialistica di professionisti chiamati a far parte della STN. Un percorso che vuole raggiungere uno standard superiore, che consenta loro di svolgere idoneamente la funzione di ausilio e supporto, alle attività emergenziali. Il quadro delle conoscenze deve considerare, infine, che alcune attività possono essere svolte anche all’estero, cooperando, d’intesa con la Protezione Civile Nazionale, con le organizzazioni internazionali e non governative, per la gestione delle emergenze in altri Stati, così come avvenuto nel recente sisma che ha colpito l’Albania a fine 2019.Quali sono le attività della Struttura Tecnica Nazionale?
Dal comunicato stampa diramato sembra che le funzioni siano le medesime del Nucleo Tecnico Nazionale, e allora perché abbandonare una strada già intrapresa? Nell’attesa di comprendere meglio quali siano le differenze, ci limitiamo a illustrare le mansioni previste dalla nuova struttura, che consistono:- Svolgere l’attività necessaria per collaborare con la Presidenza del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, Dipartimento della protezione civile, per la gestione delle emergenze sismiche e di altro tipo;
- Rispetto del quadro normativo europeo e nazionale che regola la materia. Ed in esecuzione delle convenzioni di collaborazione tra i Consigli Nazionali firmatari da un lato, e la Presidenza del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, Dipartimento della protezione civile dall’altro.
- Svolgere attività di ricognizione del danno e dell’agibilità (rilevamento dell’agibilità post sismica);
- Svolgere le attività complementari quali ad esempio: le attività di supporto geologico, geotecnico, cartografico e tutte le ulteriori attività di supporto alla gestione tecnica delle emergenze;
- Attività di formazione degli iscritti, anche ai fini dell’abilitazione alla redazione delle schede per l’agibilità degli edifici (scheda Aedes);
- Attività di coordinamento degli Ordini e Collegi territoriali. Questo sia per l’organizzazione delle attività sia per eventi e formazione sui temi della protezione civile, prevenzione e consapevolezza del rischio.