Ingegneria

Ponti e classificazione del rischio, pronte le linee guida

Il documento per il monitoraggio, la valutazione della sicurezza strutturale e la classificazione del rischio dei ponti esistenti atteso per febbraio 2020
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Ponti e classificazione del rischio, pronte le linee guida
Il Cni attraverso la circolare 476/XIX Sessione 2020 ha portato all’attenzione il processo partecipato di avanzamento dei lavori per la redazione delle nuove “Linee guida per il monitoraggio, la valutazione della sicurezza strutturale e la classificazione del rischio dei ponti esistenti”. Un aspetto innovativo della circolare n.7/2019 esplicativa delle norme Ntc18 è quello di aver introdotto nel capitolo 8, relativo alle costruzioni esistenti, i ponti.

Ponti esistenti, un passo in avanti sul fronte della sicurezza infrastrutturale

Su questo fronte bisogna fare attenzione alle richieste manutentive dei ponti esistenti, che dal 14 agosto 2018 sono sotto l’attenzione mediatica e non solo. Al paragrafo C8.8 “Indicazioni aggiuntive relative ai ponti esistenti” la circolare illustra, non in modo dettagliato, l’approccio sommario conoscitivo volto alla definizione del modello strutturale atto a comprendere carenze, difetti e degrado dell’infrastruttura. Non è marcata la differenza in termini di verifiche ed intervento rispetto al progetto ex novo. Pertanto, la necessità di apposite linee guida è quanto mai indispensabile e vincolante nell’approccio con l’esistente, al fine di delinear un procedimento omologato di riconoscimento delle criticità. A quali domande dovranno rispondere le “Linee guida per il monitoraggio, la valutazione della sicurezza strutturale e la classificazione del rischio dei ponti esistenti”? Ne abbiamo raccolte alcune, tra cui:
  1. Cosa deve prevedere il piano di manutenzione di un ponte esistente?
  2. Quale approccio specifico di conoscenza deve subire?
  3. Quali interventi di mitigazione del rischio potrà subire in funzione delle criticità riscontrante?
  4. Si introdurrà il concetto di vita di esercizio residua?
  5. E ancora, cosa e quale tipo di monitoraggio dovrà soddisfare?

Monitoraggio ponti esistenti, l’attesa per la data

La presentazione del documento “Linee guida per il monitoraggio, la valutazione della sicurezza strutturale e la classificazione del rischio dei ponti esistenti” da parte della Commissione del Cni, che vede la partecipazione dell’ingegnere Giovanni Cardinale, è prevista per il mese di febbraio 2020. La commissione relatrice si è insediata il 9 gennaio e giovedì 16 gennaio ha tenuto la seconda riunione, in sede congiunta con il gruppo di lavoro che aveva redatto le linee guida. Nell’ambito di questo incontro le linee guida sono state presentate ai concessionari stradali ed autostradali ed ai principali stakeholders del settore. Presente anche il rappresentante della Conferenza Unificata delle Regioni e delle Province autonome di Bolzano e Trento.

Come sono strutturate le linee guida?

Le “Linee guida per il monitoraggio, la valutazione della sicurezza strutturale e la classificazione del rischio dei ponti esistenti” sono strutturate nel rispetto delle Ntc18 e della relativa circolare esplicativa. Ricordiamo che il riferimento ai ponti esistenti è presente solo nella circolare ma non trova una corrispondenza nelle Ntc18. Con l’approvazione di questo documento si completa una indicazione prescrittiva prevista nel Decreto Genova, già avviata con la costituzione dell’Archivio nazionale informatizzato (AINOP) redatto da una specifica struttura di Missione del Ministero di cui aveva fatto parte anche il CNI ed attuato con il recente d. m. 8 ottobre 2019. Il futuro documento “Linee guida per il monitoraggio, la valutazione della sicurezza strutturale e la classificazione del rischio dei ponti esistenti” sarà suddiviso in tre parti:
  1. Censimento e classificazione del rischio
  2. Valutazione della sicurezza
  3. Monitoraggio

A chi spetteranno le ispezioni dei ponti?

Il Cni riprenderà il processo formativo, iniziato con la struttura di missione del Mit, per l’attivazione di una convenzione con l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa, istituita con il decreto Genova). In questa convenzione saranno messi a fuoco anche i processi formativi che il CNI si impegnerà a mettere in essere. Serviranno a garantire la preparazione dei soggetti che si occuperanno di dette ispezioni. L’elevato numero dei ponti da censire richiederà processi di sussidiarietà che interesseranno certamente gli ingegneri iscritti negli Ordini provinciali.
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